RAI-RADIOTELEVISIONE ITALIANA
Michele Saba
Franco Mencarelli
. In questo articolo sono trattati particolarmente l'organizzazione amministrativa e nella seconda parte il diritto, mentre per notizie [...] ed educative; da un giornale radio nascono tre giornali radio, uno per rete, e il telegiornale si ogni giorno un quotidiano). L'ascolto medio dei programmi serali televisivi della RAI nel 1978 è stato calcolato in circa 14 milioni e in circa 22 ...
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Radio
Aldo Grasso
La radio nel nuovo millennio
Il più nuovo dei vecchi media: così si potrebbe definire la r. all'inizio del 21° sec., guardando indietro alla sua storia più che centenaria e al suo [...] broadcasting fra gli anni Venti e Quaranta (i radio days narrati da W. Allen), assumendo una comprende sia le reti pubbliche della RAI sia l'universo delle reti commerciali andato crescendo, finendo per rappresentare uno dei mercati più consistenti e ...
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Radio
Gianfranco Bettetini
Guido Gola
Giorgio Simonelli
Gaetano Tramontana
sommario: 1. La rinascita della radiofonia negli anni novanta. 2. La configurazione del sistema radiofonico italiano: a) [...] , in termini di ascolto, tra RadioRai e le emittenti private.
A partire radio pubblica, specie RadioUno e Radio Due, ma anche le radio private molto 'parlate', secondo gli interessi specifici: Radio Radicale, Radio Popolare, Radio Maria e Radio ...
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televisione Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione immediata a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini non permanenti di oggetti fissi o in movimento; [...] del sistema radiotelevisivo italiano e della Rai-Radiotelevisione italiana S.p.A., della società industriale. Ebbe così luogo uno strisciante ma fortissimo cambiamento nelle usanze linea di demarcazione fra t., radio e trasmissione dati. Il sistema ...
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RADIODIFFUSIONE
Gian Mario Polacco
(App. II, II, p. 656; III, II, p. 564; IV, III, p. 136)
Con il termine r. s'intende il sistema atto a portare fino agli utenti, ovunque dislocati sul territorio, segnali-informazioni [...] . Questa carenza dello stato ha avuto come conseguenza uno spreco notevole di risorse, insieme a un sensibile industria, è il Radio Data System (RDS) già ampiamente utilizzato da molti paesi, tra i primi dall'Italia nelle reti RAI e anche in ...
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. Con questo nome o con quello più usato in passato di "telediffusione" (che tuttavia si presta facilmente ad equivoco data l'assonanza con il termine televisione) s'intende la trasmissione a più utenti [...] il numero dei programmi trasmessi è superiore ad uno, le linee di collegamento sono costituite da con buoni risultati per via radio. Questi fattori conservano tuttora Italia il servizio della f., affidato alla RAI, ha avuto inizio il 1° dicembre 1958 ...
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Telematica
Paola M. Manacorda
Origine e significato del termine
Il termine 'telematica' deriva dal francese télématique, a sua volta crasi delle due parole télécommunication e informatique. Esso appare [...] cablate (wireless), cioè costituite da onde radio che viaggiano nell'etere. Un'ulteriore lo schermo di un PC ma occorrerà uno schermo televisivo.Si delineano quindi due in videocassetta (sistema oggi usato dalla RAI per il programma "Nettuno") alla ...
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Trasmissione di programmi parlati o musicali, effettuata per mezzo di radioonde da enti pubblici e privati con finalità di informazione, ricreative e culturali.
Gli esordi delle trasmissioni radiofoniche [...] Stato; il programma, passato in televisione nel 1957, ebbe uno straordinario successo e ben 18 edizioni. La rivista e il di programmazione proposti dalla RAI, soprattutto in rapporto alla nascita tumultuosa delle radio libere che, peraltro, solo ...
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RADIOCOMUNICAZIONI (XXVIII, p. 703; App. I, p. 956)
Ascanio NIUTTA
Il progredire delle cognizioni scientifiche e i perfezionamenti avvenuti nel campo della tecnica radio e elettronica nell'ultimo decennio [...] del modulatore per ricavarne due battimenti di cui uno sarà soppresso dal filtro e l'altro sarà i circuiti "a 4 fili" costituenti i ponti radio, in circuiti "a 2 fili" atti ad La radiodiffusione è espletata dalla RAI (v. radiodiffusione, in questaApp ...
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RAI.
– 1. s. f. sigla di Radio Audizioni Italia, denominazione assunta dopo la seconda guerra mondiale dall’EIAR (società concessionaria dei servizî di radiodiffusione in Italia), ora correntemente usata per indicare l’ente che gestisce le...
servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere...