Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] Il 26 ottobre 1944 l’EIAR si trasforma in RAI (Radio audizioni Italia, dal 1954 Radiotelevisione italiana), ma la ), a cura di M. Pettorino et al., Napoli, Liguori, 3 voll., vol. 1º, pp. 361-398.
Bonomi, Ilaria, Masini, Andrea & Morgana, Silvia (a ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] domina ormai nei media (televisione, radio, cinema) e appare spesso , I promessi sposi, cap. XI)
2.2.1 Presenza e assenza. Come s’è accennato, in spese di rappresentanza […]
con la carta di credito della RAI: roba da almeno 68 mila euro in 15 mesi ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] promossa ancora dalla RAI. Ma ormai nel variegato panorama radiotelevisivo attuale, pubblico e privato (➔ radio e lingua; nazionali in Europa, «La Crusca per voi» 30, pp. 1-4.
Sabatini, Francesco (2005b), Una politica per il patrimonio linguistico ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] numerosa è quella cosiddetta a quattro uscite (che usa gli stessi affissi delle classi flessive 1 e 2 dei nomi):
(3) bell-o [sing. masch.] / bell-i da Confederazione Generale Italiana del Lavoro, RAI da Radio Audizioni Italiane), e le cosiddette ➔ ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] della capitale e l’affermarsi della radio che proprio da Roma diffondeva le di recitazione, nei corsi […] della RAI-TV non si deve poter ottenere anche (1946-1976), Roma, Salerno Editrice, 3 voll., vol. 1°, pp. 49-69 (1a ed. in «Studi di filologia ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] diffondere la lingua, soprattutto grazie alla radio e, poi, alla televisione. Per consultabile on line sul sito della Rai.
Per quanto riguarda la storia grafica , in Serianni & Trifone 1993-1994, vol. 1°, pp. 139-227.
Migliorini, Bruno (1990), La ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] in questo periodo, la radio (➔ radio e lingua), sia con ), che, soprattutto negli anni del monopolio RAI, è stata «maestra di italiano» ( italiano in America Latina. Convegno internazionale (Buenos Aires, 1-5 settembre 1986), a cura di V. Lo ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] , poi a Roma, dove lavora per la Rai; scrive le opere maggiori, dai racconti milanesi (Come lavoro; cfr. Roscioni 19953: cap. 1°; Matt 2006: 29 segg.; Flores 1973). di espressionismo. Infatti, lavorando per la radio, mise insieme una serie di Norme ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] rappresentando la nostra popolazione solo l'1% di quella mondiale; un altro dato dell'Istruzione e dell'Università, la RAI, la Società Dante Alighieri, l'Unione linguistici ben più diversificati. La radio e la televisione utilizzano una lingua ...
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Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
archi-addicted
s. m. o f. inv. (scherz.) Chi non può fare a meno di ammirare e visitare le grandi opere architettoniche.
• Sono in progress il [...] tecnico, che non sia pentastellato (tg.rai.it, 29 marzo 2013, ‘Articoli’). musica trasmessa dalle stazioni radio o riprodotta attraverso cassette del suffisso -are1. Già attestato in ilgiornale.it, 1° ottobre 2012, Milano, ‘News’ (Viviana Persiani ...
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RAI.
– 1. s. f. sigla di Radio Audizioni Italia, denominazione assunta dopo la seconda guerra mondiale dall’EIAR (società concessionaria dei servizî di radiodiffusione in Italia), ora correntemente usata per indicare l’ente che gestisce le...
simulcast
(Simulcast) s. m. inv. 1. Trasmissione simultanea su due media tradizionali, tipicamente radio e televisione. 2. Nelle trasmissioni multimediali, modalità di trasmissione per la distribuzione di contenuti su internet in sincronizzazione...