Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] Il suo intento non è di raccontare ciò che è accaduto, ma di attingere la verità di un discorso efficace, fatto di ragioni così ben disposte da costituire il mezzo migliore per agire nell'ambito della πόλις, oggi e in futuro. Tuttavia una storia del ...
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BALDUCCI, Nicola
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Nacque a Roma all'inizio del sec. XVII. Fu, secondo quanto riferisce il Mandosio, dapprima accolito apostolico, poi oratoriano. Deputato della congregazione di Propaganda Fide, ebbe [...] fiorentini... libri quinque,Florentiae 1755, c. XXXX, n. 6) e di oratori (cfr. F. S. Quadrio, Della storia e della ragione d'ogni poesia, 111,2, Milano 1744, p. 498), fu infatti fecondissimo autore di scritti ascetici e agiografici, parte dei quali ...
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PANNENBERG, Wolfahrt
Marco M. Olivetti
Teologo evangelico, nato a Stettino il 2 ottobre 1928. Ha studiato filosofia e teologia nelle università di Berlino, Gottinga, Basilea e Heidelberg, dove si laureò [...] proprio significato rapportandosi al tutto (cfr. Grundzüge der Christologie, Gütersloh 1962,19724; trad. it. Brescia 1973). La ragione, in quanto storica, è sempre anticipante e connessa con la fede; da ciò la considerabilità della teologia accanto ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] . sermone 54, 2]. Difatti un solo ed unico soggetto è veramente il Figlio di Dio ed è veramente il Figlio dell'uomo: è Dio per la ragione che 'in principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio' [Giovanni 1, 1], ed è uomo per la ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] Bo, La poesia a Firenze, cit., p. 208; ibidem anche Che cosa è stata la NRF [1964], pp. 859-868.
49 C. Bo, Per la prima ragione, in Id., L’assenza, la poesia, Milano 1945 (ora Roma 2002); poi con il titolo Che cos’era l’assenza in Id., Scandalo della ...
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Costantino e il monachesimo
Fabio Ruggiero
Lo scambio epistolare fra Costantino e Antonio
Nella Vita di Antonio, composta da Atanasio di Alessandria, si trova un breve capitolo dedicato alla relazione [...] le Muse e chiesto ai boschi e ai gioghi il dono della parola. Al maestro, che lo accusa indirettamente di avere perso la ragione e direttamente di avere cambiato i propri costumi, ricorda che «ora una forza altra smuove l’animo, un Dio più grande; e ...
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PIVIALE
A. Lauria
Sopravveste liturgica di forma semicircolare, lunga quasi sino ai piedi, aperta nella parte anteriore e corredata all'altezza del petto da un fermaglio (pectorale), spesso preziosamente [...] dalla pioggia, si spiega alla luce della presenza nel p. del cappuccio, che peraltro ben presto perse la sua ragione funzionale originaria, connessa probabilmente con l'uso - nel corso delle processioni svolte al di fuori della chiesa da parte ...
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doveri
Anna Lisa Schino
Quello che un'autorità o la nostra coscienza ci obbliga a fare
Ognuno di noi, nel corso della propria vita, si trova di fronte a tutta una serie di doveri: familiari, scolastici, [...] amare il prossimo come sé stessi.
Tra i pensatori moderni, in particolare Immanuel Kant (soprattutto nella Critica della ragion pratica, 1786) ha messo al centro della discussione sul dovere il tema della libertà morale intesa come autonomia, cioè ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] ). Lentamente si fece strada la cultura della tolleranza e, in un mondo che si preparava ad affermare il primato della pura ragione, andò prendendo piede l’idea che, in fondo, il c. vero era quello spoglio di aggiunte e cavilli teologici, mentre la ...
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arbìtrio, lìbero Espressione usata per indicare la libertà dell'uomo, i cui atti non sono determinati da forze superiori (di tipo soprannaturale o naturale), ma derivano da sue autonome scelte. Nata sul [...] viene a identificarsi con la volontà e la volontà libera non può non attenersi ai dettami della ragione. In antitesi all’intellettualismo tomistico una concezione volontaristica tende a ritrovare la libertà del volere nella totale indipendenza ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...