Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Petrarca
Domenico Ferraro
La riflessione di Francesco Petrarca si svolge all’interno di una tradizione insolitamente estesa per gli orizzonti del tempo e rivisitata alla luce di una programmatica [...] emerse nel dialogo con Agostino. Avviato nel 1354 ma concluso nel 1366, il De remediis ha un’impostazione dialogica che vede la Ragione intrattenersi, nel primo libro, con la Gioia e la Speranza e, nel secondo, con il Dolore e il Timore al fine di ...
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Previsione
Italo Scardovi
di Italo Scardovi
Previsione
La previsione nella scienza
Da sempre l'uomo s'interroga sul futuro. Da sempre cerca nei dati del mondo i segni di ciò che l'aspetta. Tra intuizioni [...] che si fa contingenza.Il canone di lettura meccanicistico, che ha sorretto per secoli le scienze della natura, conserva tuttavia una sua ragion d'essere strumentale, nei limiti di un proprio dominio di validità. Non al di là di quei limiti: non nella ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] invece, non compariva in quel testo, anche se Villari ne aveva parlato ai suoi studenti; e non vi compariva a ragion veduta. L’asprezza delle polemiche che avevano accompagnato, anche a Firenze, la prima circolazione delle teorie darwiniane e, più in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Rosmini-Serbati
Luciano Malusa
Antonio Rosmini-Serbati viene considerato il maggior filosofo italiano dell’Ottocento. Quale che sia il giudizio sul richiamarsi del suo sistema filosofico alla [...] e quindi presentano la materia del conoscere, cioè la realtà del mondo conosciuto e del soggetto che conosce. Le scienze di ragionamento, infine, per via di raziocinio, uniscono i vari dati percettivi e deducono da essi gli oggetti di diverse scienze ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Idealismo e non idealismo
Michele Ciliberto
Sulla filosofia italiana dall’inizio del 20° sec. al 1945 pesano tre pregiudizi di cui occorre liberarsi: la contrapposizione frontale tra Ottocento e Novecento, [...] distanza che lo separava da Croce a fargli vedere con distacco, e a consentirgli di capire. In ogni caso, aveva ragione: con gli anni Dieci inizia per Croce una situazione di solitudine alla quale non si sottrarrà mai più completamente. Durante il ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Definizione
Il termine 'secolarizzazione' nella sua accezione più generale riassume due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita [...] per dominare o per ingraziarsi gli spiriti, come fa il selvaggio per il quale esistono simili potenze. A ciò sopperiscono la ragione e i mezzi tecnici" (v. Weber, 1919; tr. it., p. 20). Negli scritti di Sociologia della religione sotto il segno del ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] come leggi immutabili. L'uso della lingua si definisce secondo la razionalità intrinseca al mondo e alla vita umana: tale ragione è una vis animae che permette agli uomini di riconoscere gli universalia nelle cose e dunque, come nella grammatica, i ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] si muta, si comunica, e il nuovo reggimento delle forze pubbliche, e la nuova libertà tra mansueta e terribile sotto l'impero della Ragione" (ibid., pp. 7, 19, 7-8, 30-31).
Non sorprende, perciò, che il C. subito divenisse un entusiasta di Pio IX e s ...
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CAPONE BRAGA, Gaetano
Sergio Chiogna
Nacque a Giulianova (prov. di Teramo) il 4 maggio del 1889 da Gaetano e da Elisa Di Giacinto. Laureatosi in filosofia nel 1912 presso l'istituto di studi superiori [...] Quest'ultimo appare sempre come "rapporto" tra "soggetto" e "dato". Ma lo spirito umano "finito" non può essere "ragione appieno sufficiente" della realtà, ovvero del carattere di esteriorità con cui appare pur all'interno dell'atto del pensiero, del ...
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La nozione di comprensione (Verstehen) risale alla tradizione dello storicismo tedesco. In misura non trascurabile, essa è stata utilizzata anche dalla filosofia ermeneutica, che riprendeva, oltre ai temi [...] epistemica naturale con cui correntemente e, spesso, inconsciamente attribuiamo credenze, desideri e percezioni; essa è anzi "la ragione per cui si attribuiscono enunciati di contenuto" (Quine 1992, p. 68), in altre parole enunciati di atteggiamento ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...