PATRIZI, Francesco
Margherita Palumbo
PATRIZI, Francesco. – Nacque il 25 aprile 1529 a Cherso (l’attuale Cres) in Dalmazia, allora territorio della Repubblica di Venezia, da Stefano, appartenente alla [...] (Lettere ed opuscoli inediti, 1975, p. 48), ed ebbe infine l’opposizione del Consiglio cittadino al tentativo di ottenere un beneficio ecclesiastico, ragione per cui si recò nel 1556 a Roma. Tra il 1556 e il 1557 si stabilì a Venezia, alla ricerca di ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] del suono ha origine in Aristotele. Egli non aveva seguito Platone e Pitagora nella deduzione dei fenomeni musicali da premesse matematiche. La ragione pura non è per lui l'unica chiave della verità, e, per il ruolo assegnato all'udito, il suo nome è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] e nell’idealismo tedesco, quando si affermano la «potenza e il valore infinito dell’uomo», la libertà e l’autonomia della ragione, si abbattono la feudalità, i privilegi di nascita e le corporazioni.
Il Rinascimento è dunque il momento più alto della ...
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ANASSIMANDRO (᾿Αναξίμανδρος)
P. Orlandini
Filosofo ionico, vissuto nella prima metà del VI sec. a. C. L'iconografia di A. si basa su un frammento di rilievo del Museo Naz. Romano della prima età imperiale, [...] Treviri rappresentante un sapiente con una meridiana, il Krüger ha voluto riconoscere A., inventore della meridiana. Per la stessa ragione il Lippold e il Brendel hanno creduto di riconoscere A. fra i sette sapienti del noto mosaico di Napoli.
Bibl ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] aristoteliche è la più originale. Da una parte, infatti, essa tende, con motivo immanentistico e antiplatonico, a rendere ragione della realtà individuale, e teorizza il metodo "induttivo" o "epagogico" che, accostando casi simili, trae da essi il ...
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possibilità La caratteristica di ciò che può esistere, realizzarsi, avvenire. Il concetto filosofico della p. ha una storia assai complessa, che si riconnette strettamente a quella del più generale concetto [...] età moderna B. Spinoza e G.W. von Leibniz si ripropongono il problema, l’uno risolvendo sostanzialmente il posse nell’esse per la stessa ragione per cui risolve la libertà dell’azione nella razionalità della causa, l’altro concependo invece la divina ...
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sublime In estetica, concetto elaborato in ambiente neoplatonico tra il 1° e il 2° sec. a.C., allo scopo di definire la proprietà dell’arte di indurre, per le sue connotazioni di mistero e di ineffabilità, [...] (1757) E. Burke considera fonte di s. in arte tutto ciò che può destare idea di dolore e di pericolo, e indica le ragioni del piacere che si prova di fronte al s. (il «dilettoso orrore») nel trionfo dell’istinto di conservazione di fronte a una ...
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Logica e processi cognitivi
Carlo Cellucci
Sarebbe difficile comprendere l'attuale stato dei rapporti tra l. e p. c. senza riferirsi a tre fattori che li hanno influenzati profondamente. Il primo fattore [...] suoi continuatori, come G. Gentzen, secondo cui le regole di inferenza della logica presentano una stretta affinità con il ragionamento effettivo. Ma questo non ha avuto alcuna reale incidenza su un serio approfondimento dei rapporti tra la logica e ...
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HARTMANN, Nicolai
Filosofo, nato a Riga il 20 febbraio 1882, morto a Gottinga il 9 ottobre 1950. Insegnò nelle univ. di Marburgo (dal 1922), Colonia (dal 1925), Berlino (dal 1931), Gottinga (dal 1946).
H. [...] , post., ivi 1953; Kleinere Schriften, 2 voll, post., ivi 1955-57.
Bibl.: P. Martinetti, La filosofia morale di N. H., in Ragione e fede, Torino 1942; Studi filosofici, 1943, n. 2-4, dedicato a H., con scritti di varî autori; T. Ballauff e altri ...
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CARDANO, Gerolamo
Giuliano Gliozzi
Nacque a Pavia il 24 sett. 1501 da Fazio e Chiara Micheri.
Fazio (1445-1524), di famiglia originaria di Cardano (oggi Cardano al Campo, vicino a Gallarate), che vantava [...] la littér. française de la Renaissance(1533-1601), Paris 1957, pp. 212-20; A. Corsano, Il "Liber de ludo aleae" di G. C.: ragione e fortuna, in Giorn. crit. della filos. ital., XL (1961), pp. 87-91; Id., La "dialectica" di G. C., ibid., pp. 175-80 ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...