Nel processo civile, ragione ostativa all’esame dell’atto introduttivo del giudizio da parte del magistrato, sia in primo grado (art. 5, 1° co., d.lgs. n. 28/2010), sia nelle fasi di gravame (artt. 348, [...] 369, 399 c.p.c.; Impugnazioni. Diritto processuale civile). Muovendo da tale ipotesi, si ritiene generalmente che la causa dell’improcedibilità sia sempre ascrivibile a un’omessa attività della parte istante, ...
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Espressione latina («ragione del domandare») con la quale si indica l’insieme dei fatti che, alla luce della norma di legge invocata, hanno l’effetto di costituire il diritto soggettivo fatto valere in [...] giudizio con la domanda proposta. I fatti che confluiscono nella causa petendi vengono pertanto detti costitutivi, per distinguerli da quelli posti a fondamento delle eccezioni di merito sollevate dal ...
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Questione di merito che nel processo civile, in ragione della sua astratta idoneità a definire il giudizio, consente al giudice di anticipare il passaggio alla fase decisoria.
Nel processo civile il giudice [...] giudice può senz’altro evitare di procedere all’istruzione se ritiene che il giudizio debba essere chiuso per ragioni di rito, cioè per ragioni attinenti alla giurisdizione, alla competenza o ad altre pregiudiziali (art. 187, 3° co., c.p.c.), oppure ...
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Accessione di nuovi soggetti nel processo, accanto alle parti principali o originarie. L'istituto ha una essenziale ragione di economia processuale, dato che, con l'ingresso di nuove parti in un processo [...] ., c.p.c..: è l'antica interventio ad infringendum iura utriusque competitoris), adesivo, compiuto da chi vuol «sostenere le ragioni di alcune delle parti» in quanto «vi ha un proprio interesse» (art. 105, 2° co.), litisconsortile o adesivo autonomo ...
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Nesso di priorità logico-giuridica che intercorre tra le diverse questioni che il giudice deve risolvere nel giudizio. In ragione di tale rapporto di priorità in ragione del quale una certa questione, [...] detta «pregiudiziale», deve essere risolta prima di un’altra, detta «dipendente» (Questione pregiudiziale; Connessione. Diritto processuale civile; Questione preliminare).
Questa relazione logico-giuridica ...
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Provvedimento giurisdizionale con il quale il giudice civile, nel processo di cognizione, decide la causa, assolvendo il suo dovere di pronunciarsi sulle domande proposte e le eccezioni sollevate dalle [...] rapporto giuridico fatto valere dalle parti, chiudendo il giudizio davanti al giudice che l’ha pronunciata, e per tale ragione è detta sentenza definitiva di merito. Tuttavia, il giudizio può anche chiudersi in rito (per esempio, quando difetti la ...
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Riforma dell’art. 18 st. lav.: prime applicazioni
Giovanni Amoroso
Il contributo analizza i primi orientamenti giurisprudenziali sul rito speciale per le controversie in tema di licenziamenti, quale [...] regolate dall’articolo 18 della legge 20 maggio 1970, n. 300». Quindi è sufficiente che il ricorrente, a torto o a ragione, chieda una delle tutele dell’art. 18 che scatta la necessità – ove si disattenda la tesi della facoltatività – di proporre il ...
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Il giudice di pace è una tipica figura di giudice onorario, istituita definitivamente con la l. n. 274/2000. È dotato di competenza di primo grado, sia civile sia penale, in materie di minore valore economico [...] o allarme sociale, con sede in tutti i capoluoghi dei vecchi mandamenti di pretura. In ragione di questa competenza ‘minore’ il procedimento davanti al giudice di pace risulta semplificato rispetto a quello davanti al tribunale (per es., grazie alla ...
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Giorgetta Basilico
Abstract
Si esaminano la forma e la funzione dei provvedimenti giurisdizionali, con le necessarie differenziazioni dovute alla sede processuale nella quale il provvedimento viene emesso: [...] Cass., S.U., 27.10.1995, n. 11178) (Basilico, G., La revoca, cit., 298, testo e nt. 14, 301 s.).
In ragione di ciò, il legislatore ha ritenuto di dover disciplinare il regime di efficacia e di stabilità delle ordinanze del giudice dell’esecuzione ...
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La tutela dei diritti fondamentali e i crimini di guerra
Paolo Vittoria
La questione su cui ci si sofferma in questo scritto è se la Repubblica federale di Germania possa essere chiamata a rispondere [...] confronti di cittadini italiani dalle truppe del Terzo Reich negli anni dal ’43 al ’45, atti che per tale ragione si configurino come crimini di guerra.
La ricognizione. Immunità dello Stato e crimini di guerra
Sul tema della responsabilità della ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...