CIERA, Paolo
Gino Benzoni
Nato nel 1575 a Venezia, discende probabilmente da una famiglia che ebbe, nel sec. XV, un certo peso (ne furono membri i banchieri Bernardo e Agostino).
Entrato nell'Ordine [...] sciorinava egualmente la sua oltranzistica adesione alle ragioni di Paolo V proponendosi, non senza ridicola "loro" intangibili "leggi" se lo Stato veneto stesso, di "ragione ... interdetto", hanno nel fra' Paolo servita il loro protervo fautore, ...
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BREVIO, Francesco
Roberto Zapperi
Di famiglia padovana, nacque in data non esattamente precisabile, verso la metà del sec. XV. Compì gli studi a Padova e si addottorò in diritto civile e canonico.
Successivamente [...] et scandalosum et infamatus de vitio sodomie... vilis et abiectus et iuravit falsum millies"). Ma di queste accuse ebbero facile ragione i suoi potenti protettori, visto che il 3 dicembre Sisto IV intimò agli auditori della Rota, a dispetto delle ...
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BUCCI, Antonio
Ugo Baldini
Nato a Faenza il 18 ag. 1727 da Filippo e da Lucrezia Gori, in una famiglia agiata, compì i primi studi nel seminario locale, ove discusse anche alcune tesi teologiche. Frequentò [...] si articola intorno a un tema centrale. La prima verte sulla possibilità stessa di una disciplina del retto uso della ragione, non in senso puramente formale né valido solo nell'ambito culturale (come la logica scolastica il cui uso tradizionale ...
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BAROCCI, Baroccino (Bocino)
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Eretico senese degli inizi del sec. XIV, appartenne a una di quelle famiglie dell'oligarchia popolare e mercantile, che deteneva il potere in Siena dal 1287 propugnando [...] , che v'erano di sagra teologia e d'Altre facultà, pregavano il detto Baroccino che si dovesse levare da quella resìa, mostrandoli co, ragioni e per iscritture, come lui era 1, resia". Così Agnolo di Tura del Grasso nella sua Cronaca. Ma il B., pur ...
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BRUNACCI, Nicola (Nicholaus Brunatii o Bramazzi)
Julius Kirshner
Nacque a Perugia intorno al1240 ed entrò nell'Ordine domenicano nel 1255. Dopo aver studiato nel convento di Perugia, ove ebbe occasione [...] fino al 1297-99, quando divenne lettore di teologia in S. Maria Novella. Sembra, pertanto, che si possa dar ragione alla maggior parte degli studiosi moderni i quali attribuiscono l'influenza del pensiero aristotelico-tomistico sugli scritti di Dante ...
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tabu Proibizione di carattere magico-religioso nei confronti di oggetti, persone, luoghi considerati di volta in volta sacri, oppure contaminanti, impuri e dunque potenzialmente pericolosi.
Un genere [...] contaminanti e impuri.
Nelle diverse aree dell’Oceania il concetto di t. presenta oggi significati variabili, in ragione sia di peculiarità locali sia di trasformazioni storiche. Al momento dell’incontro con gli occidentali, i capi videro ...
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Diritto
Diritto costituzionale
Diritto di voto In linea di massima, per diritto di v. si intende il diritto di partecipare a votazioni di tipo pubblicistico, siano esse di tipo deliberativo o elettivo [...] libera, o deliberata, fatta a Dio di un bene possibile o migliore, da parte di chi ha un adeguato uso di ragione. Il v. può essere soggetto all’istituto canonistico della dispensa e impegna solo ed esclusivamente il soggetto che lo ha emesso, il ...
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Ugo o Ugolino (n. Anagni - m. Roma 1241). Appartenente alla famiglia dei conti di Segni, venne creato cardinale (1198) da Innocenzo III, quindi fu eletto papa nel 1227. Preparato all'altissimo compito [...] con l'Impero: un primo motivo di contrasto fu l'improvviso ritorno di Federico dalla crociata col pretesto d'una pestilenza, ragione per la quale l'imperatore fu colpito dalla scomunica (1227); e il contrasto si aggravò più tardi quando un esercito ...
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Teologo modernista (Dublino 1861 - Storrington, Sussex, 1909). Reso famoso, tra l'altro, dalla sua adesione al movimento modernista, incentrò la sua speculazione sul senso della presenza di Dio nella "Chiesa" [...] ha posto tra religione e filosofia proviene lo smarrimento del senso dinamico della fede, e il suo conflitto con la ragione, alla quale invece T. preclude ogni possibilità di sapere metafisico.
Opere
Le idee fondamentali di T. sono raccolte nell ...
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eresie
Emanuela Prinzivalli
Dottrine che si contrappongono a quella ufficiale della Chiesa cattolica
Il termine eresia deriva dal greco e significa "scelta". Col tempo passò a indicare alcuni gruppi [...] in Oriente.
Altri sostenevano che Dio Padre per creare il mondo emette il suo Logos (termine greco che significa "parola" e "ragione" e che era già stato usato nel prologo del Vangelo di Giovanni), il quale poi si fa uomo per salvare il mondo ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...