Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] amo altrui»: Petrarca, Canz. CXXIV, 11) o indiretto (ad es. «piacere altrui»: Boccaccio, Dec. VII, 5; «dar [...] ragione altrui» sopravvive ancora nella ventisettana dei Promessi sposi, cap. I), oltre che di possessivo, come in italiano contemporaneo ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] sintattica che possono svolgere all’interno della frase. Questo criterio consente, più agevolmente, ad es., del criterio morfologico, di ragionare su lingue diverse, o anche molto diverse fra loro, perché, come scrive Jezek (2005: 140),
non vi è ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] compra il pane; in Vito ha mandato Guglielmo a comprare il pane, Guglielmo si sposta e compra il pane. Per una ragione simile, il soggetto della subordinata coincide con il soggetto della principale con i verbi che impegnano il soggetto a compiere un ...
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Gli scambi dialogici scritti mediante più computer collegati in rete (posta elettronica e chat) rientrano nel sistema dei nuovi media (➔ Internet, lingua di). Alcune caratteristiche della posta elettronica [...] componenti della desacralizzazione e della smaterializzazione della scrittura, tipiche della testualità del computer e a maggior ragione di Internet, rese ancor più evidenti nei testi dialogici: «il computer produce una doppia smaterializzazione, del ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] e la capacità di 'narrare' anche la filologia. Meglio pertanto una esposizione condotta, in linea di massima, secondo le ragioni della cronologia.
Il primato della filologia
Quelli dell’esilio argentino di Terracini furono per Corti anni di lavoro a ...
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Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] a livello del comportamento linguistico (Searle 1975).
I verdettivi consistono nell’emissione di un giudizio sulla base di prove o ragioni. Può trattarsi di giudizi ufficiali o informali, definitivi o provvisori, a proposito di fatti oppure di valori ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte [...] nato trent’anni fa sul tavolo di un’osteria della posta, o almeno così mi dissero quando fui in età di ragione. Mia madre era una commediante girovaga e passava di terra in terra (Gesualdo Bufalino, Le menzogne della notte, Milano, Bompiani, 1988 ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] il can per l’aia, alla bell’e meglio, all’acqua di rose, teste di cuoio.
Spesso lo spostamento semantico avviene in ragione di una metafora (patata bollente «situazione difficile da gestire») o di una metonimia (caschi blu) che si associa all’uso di ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] p. 573; G. M. Crescimbeni, Dell'istoria della volgar poesia, II, 3, Venezia 1730, p. 442; F. S. Quadrio, Della storia e della ragione di ogni poesia, I, Bologna 1739, p. 474; II, ibid. 1741, pp. 186, 267; L. A. Muratori, Della perfetta poesia, III, 4 ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] fuori dalle possibilità cognitive dei bambini e dei ragazzi, e dunque fuori dagli interessi della scuola di base.
La seconda ragione ha a che fare con lo stato della ricerca. Come scrive Graffi (1994: 141), «un preciso inventario dei ruoli tematici ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...