Intendiamo con repertorio linguistico l’insieme delle risorse linguistiche a disposizione di una comunità linguistica o di un parlante; nel primo caso si parla di repertorio comunitario, nel secondo di [...] ’uso medio» (Sabatini 1985: 171-177) o «neostandard» (Berruto 1987: 23-24). Queste e altre proposte cercano di rendere ragione delle tendenze di ristandardizzazione in atto nell’italiano attuale, divenuto lingua d’uso e normalmente parlata, e che si ...
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BIONDELLI, Bernardino
Tullio De Mauro
Nacque a Verona il 14 marzo 1804. Dopo avere insegnato matematica, storia e geografia nelle scuole di Verona e di altre città del Veneto, si stabilì nel 1839 a [...] ricordare nel suo saggio L'Italia dialettale (in Arch. glott. ital., VIII [1882-85], p. 127). E del resto c'è ragione di credere che l'Ascoli intendesse riferirsi tanto agli studi del Cattaneo quanto a quelli del B. quando, scrivendo nel 1870 il ...
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BIADENE, Leandro
Aldo Menichetti
Nato a Treviso il 23 apr. 1859 da Alberico ed Amalia Mercato, compì gli studi superiori a Bologna, dove ebbe a maestro G. Carducci; conseguì nel 1883 la libera docenza [...] nelle Memorie dell'Acc. di scienze, lettere ed arti di Padova,LIV(1937-38), pp. 17-29. Nella prospettiva bonvesiniana per ragioni linguistiche debbono esser poste anche l'edizione di una Canzone d'amore di messer Nicolò Querini ("Amor, se eo falisse ...
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Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.222 km2, 404 Comuni e una popolazione di 1.894.110 ab. nel 2020; densità 124 ab./km². [...] sulla capacità competitiva delle aziende locali: da parte di queste ultime è fortissimo il ricorso al lavoro sommerso, in ragione di oltre il 45% dell’attività del settore industriale. Il terziario, che assorbe oltre il 68% della popolazione attiva ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] italianista di Trissino è comunque cosa diversa da quella cortigiana con cui si misurò Bembo, la quale traeva le sue ragioni dalla situazione delle corti tra Quattrocento e Cinquecento.
L’altra tesi con cui si confrontò Bembo è quella secondo la ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] edificare, ecc.; ➔ Chiesa e lingua), del diritto (legista, statuto, codicillo, ecc.), della filosofia (coscienza, ragione, dottrina, sostanza, causa, razionale, formale, ecc.).
Molti latinismi giungono attraverso il linguaggio delle scienze, spesso ...
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Con lingua dello sport o linguaggio sportivo (locuzione, quest’ultima diffusa dall’ultimo decennio del XIX secolo e poi utilizzata da Bertolini 1923), si indicano sia le ➔ terminologie tecniche e specifiche [...] originali stranieri, erano fondate o animate da dilettanti stranieri residenti in Italia. Tale prevalenza si rifletteva sin nella ragione sociale dei club (come, oltre al ricordato Genoa Cricket and Football Club, nel Lawn Tennis Club di Bordighera ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] per es., quando la prima sia tonica (nel verso di Petrarca: «Ma pur sì aspre vie né sì selvagge», Canz. XXXV, 12, per ragioni ritmiche si ha dialefe tra sì e aspre e sineresi in vie). La dieresi può essere segnalata mediante due punti sovrascritti al ...
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Le frasi oggettive (dette anche semplicemente oggettive) sono frasi subordinate di tipo argomentale (➔ sintassi, ➔ subordinate, frasi) corrispondenti al complemento oggetto (1) del verbo della frase reggente [...] forme sia per evitare di esprimere il pronome soggetto. In altri termini, le frasi in (27):
(27) a. credo che abbia ragione
b. credo che sappia tutto
sono usate per la terza persona, mentre per la seconda si preferisce l’indicativo:
(28) a. credo ...
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Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] fosse illegittimo negare il rinvio poiché il difensore era impedito da una comprovata ragione professionale»).
Su un piano più circoscritto, vengono motivati da ragioni di sinteticità costrutti come l’enclisi del clitico al verbo reggente (trattasi ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...