Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] che formano il vocabolario di una lingua, i nomi propri tendono però a cambiare con maggiore lentezza e per tale ragione possono essere testimoni di forme antiche della lingua, utili per la grammatica storica. Ciò accade specialmente per i nomi meno ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] tutti i dialetti italoromanzi derivano dal latino volgare, che si è quindi differenziato da zona a zona in ragione di vari fatti (alcuni dei quali anteriori alla stessa latinizzazione), sia perché (come risulta dagli atlanti dialettali, nazionali ...
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Gli atlanti linguistici, strumento fondamentale e tradizionale della ➔ geografia linguistica, sono costituiti da una serie ordinata di carte, che riportano i diversi modi in cui si dice una certa cosa [...] . Infine, l’amplissimo indice alfabetico delle forme contenute nell’atlante (Jaberg & Jud 1960) può a ragione essere considerato il primo vocabolario generale dei dialetti italiani e contiene anche interessanti indicazioni etimologiche.
L’ALI ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] quanto, piuttosto, difendere la lingua dalle proprie, interne forze disgregatrici attraverso l'adozione di regole precise, "parte fondate sulla ragione, parte sopra l'antichità, parte sopra l'autorità e parte sopra l'uso" (op. cit., in C. R. Dati ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] comporta, da una parte, la drastica riduzione dell’apparato narrativo e scenografico del dialogo a tutto vantaggio dell’elemento ragionativo e filosofico-dottrinale; dall’altra, la scelta conseguente di una lingua e di uno stile concentrati meno sull ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] singoli episodi di contatto, gruppi ristretti, terminologie speciali, da dove le novità migliori, sentite per qualche ragione indispensabili, si diffondono nella lingua comune via via adeguandosi, anche nella semantica, al sistema lessicale.
Il ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] (e la campanella era suonata da un pezzo), l’attenzione dell’insegnante era rivolta altrove
(13) vedo che, pur avendo sicuramente ragione di abbattersi, Mario è disposto a cercare un nuovo lavoro
Se alla frase ospite si aggiunge una frase parentetica ...
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FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] ne ricevette insulti dall'accademico Donato Salvi, che lo appellò "azzeccaspropositi" e "arcifànfano", "gonzo" e "impostore". Ma ebbe ragione se nel 1852 l'Accademia rimuoveva il Salvi rigettando i fascicoli già editi. Uscita una parte della seconda ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] Ultimo viene il corvo, scritti un poco a imitazione di chi non parla l’italiano in casa (Calvino 19642). Ebbe ragione, Pavese, visto che Calvino si sarebbe occupato ben presto di fiabe italiane e avrebbe messo insieme la cosiddetta trilogia I nostri ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] valore spregiativo nei casi seguenti:
(3) a. lo ha detto quello là
b. questo qua pretende di avere ragione
I dimostrativi svolgono un ruolo essenziale dal punto di vista pragmatico: essi, come già accennato, contribuiscono alla costituzione di ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...