Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] e di mitologico, anche nell’opposizione ch’egli ne traccia con un preteso indebolimento dei moderni per effetto dello sviluppo della ragione e dei comodi della civiltà. È però anche vero che questa sua idea primordiale di vitalità a poco a poco gli ...
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ZUCCOLO, Ludovico
Scrittore politico, nato a Faenza il 18 settembre 1568, e morto nel 1630, chiamato il Picentino perché vissuto per nove anni alla corte d'Urbino.
Scrisse varie opere, fra le quali un [...] attraverso una perequata distribuzione della prima. Ma lo scritto più importante dello Z. è il breve trattato Della ragione di stato, compreso - come oracolo XI - nelle sue Considerazioni politiche e morali sopra cento oracoli d'illustri personaggi ...
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spleen Termine inglese (dal gr. σπλήν «milza», il cui umore nero, secondo la medicina ippocratica, causava l’ipocondria) che indica uno stato d’animo caratterizzato da malinconia, insoddisfazione, noia [...] e fastidio di tutto, senza una ragione precisa che lo provochi, proprio di molti scrittori romantici e decadenti, soprattutto inglesi e francesi. ...
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Saunders, George. ‒ Scrittore statunitense (n. Amarillo 1958). Narratore dai tratti stilistici insoliti e talora sovversivi, ha privilegiato la forma del racconto breve per costruire storie taglienti e [...] paradossali in cui sottopone al vaglio critico della ragione tratti costitutivi della modernità quali il consumismo, l’imperialismo culturale veicolato dai mezzi di comunicazione di massa e la globalizzazione, interpretandoli in quanto fenomeni di ...
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Scrittrice olandese (n. Amsterdam 1934). La sua poesia può essere considerata una ricerca sulla vita condotta con il linguaggio della quotidianità, in cui l'osservazione concreta si mescola alla riflessione: [...] la contrapposizione tra sentimento e ragione produce dilemmi e assurdità, a volte espressi con un graffiante umorismo. Ha pubblicato numerose raccolte poetiche, tra cui si ricordano Strijklicht ("Luce radente", 1971), Dagrest ("Residui diurni", 1984) ...
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Letterato e "libertino" (Parigi 1541 - ivi 1603). Sacerdote, predicò spesso dinanzi alla corte. Amico di Montaigne, è una delle personalità più singolari del Cinquecento francese. Il Traité de la sagesse [...] (1601), con il suo riconoscimento dell'incapacità della ragione a scoprire il vero, se si colora di accenti fideistici per quanto concerne la scelta religiosa, si propone anzitutto come polemica contro la teologia razionale della Scolastica, come ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Convivio - Introduzione
Cesare Vasoli
I. - L'opera che si ripresenta in questo volume, a conclusione dell'edizione ricciardiana dell'Alighieri, è forse quella che, nel [...] ma solo «quando Amore fa de la sua pace sentire»; e che, tra loro, soltanto pochi sono capaci di vivere secondo la ragione e non secondo il senso e d'innamorarsi della Filosofia. Non basta: la natura dell'uomo, quando non è assorbita nell'atto della ...
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Scrittore italiano (n. Atella, Potenza, 1963). Professore di Letteratura italiana contemporanea, presso l'Università Cattolica di Milano e Brescia, è autore di diversi saggi tra cui: Sinisgalli e la cultura [...] utopica degli anni Trenta (1996); Le utopie della ragione. Raffaele Crovi intellettuale e scrittore (2003), Vittorini politecnico (2011), La letteratura al tempo di Adriano Olivetti (2016). Ha esordito nella narrativa nel 2000 con il romanzo L' ...
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Detto d’Amore Poemetto di cui sono pervenuti 2 frammenti di 480 settenari, pubblicato per la prima volta, con questo titolo, nel 1888. Scritto sotto l’influsso del Roman de la Rose, è quasi certamente [...] opera dello stesso autore del Fiore, ragione per la quale chi attribuisce questo a Dante deve attribuirgli anche il Detto. E proprio le minori qualità artistiche di quest’ultimo sono il principale argomento di coloro che negano l’attribuzione. ...
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Erudito (Ponte in Valtellina 1695 - Milano 1756). Gesuita, lasciò nel 1746 la Compagnia col consenso del papa. È soprattutto noto per l'opera Della poesia italiana (con lo pseudonimo di G. M. Andreucci, [...] 1734), che poi, ampliata, divenne Della storia e della ragione d'ogni poesia (7 voll., 1739-52), primo tentativo di storia letteraria universale, non molto ordinato né preciso, ma contenente ricco materiale erudito. ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...