Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] -segno), dall’altro trascrivere una lingua implica anche una scelta in un certo senso stilistica che spesso si discosta dalle ragioni della praticità. Sotto la spinta alternata dell’uno o dell’altro fattore sono fiorite, nel corso della storia della ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] sono chiari e facilmente spiegabili: i suoni ‛stranieri’ sono generalmente sostituiti con (sequenze di) suoni percepiti come simili o per qualche ragione suggeriti dalla grafia. Ad es., /y/→/u/ in brochure, /ã/→/an/ in coll[an]t, /ɪ/→/i/ in cl[i]p ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] . L’uso di un solo grafema ha di certo contribuito a rendere la pronuncia di questi suoni poco trasparente, ragione per cui /s z/ mostrano precipui condizionamenti geografici.
La fricativa /ʃ/ è resa nella grafia dal digramma ‹sc›: scena, nascita ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] criterio ecclesiologico, che esclude i membri delle comunità cristiane non cattoliche) che godano di sufficiente uso di ragione (cosiddetto criterio psicologico) e abbiano compiuto il settimo anno di età (criterio cronologico). Di norma, non si ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] riprodotta fedelmente nella versione di Giuseppe Huzaya, dovette essere modificata dalla tradizione grammaticale siriaca posteriore in ragione delle differenze morfosintattiche tra il greco e il siriaco: l'articolo, categoria irrilevante in aramaico ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] : Maria ha spedito il pacco a Roma. Anche la storia della costruzione, derivata dalla forma latina ad + accusativo, darebbe ragione a questa interpretazione.
Ma non sempre è questo il caso, visto che ritroviamo la stessa struttura anche «con verbi ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] a evitare lo scontro accentuale nelle lingue naturali (Nespor & Vogel 1979). Tuttavia, se l’unica ragione del raddoppiamento sintattico fosse da individuarsi nella tendenza a evitare configurazioni ritmiche marcate, esso non dovrebbe applicarsi ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] è consueto trovarsi di fronte alla grafia mista 1 amica o 1amica (in scriptio continua!), in cui le ragioni del numero prevalgono su quelle dell’ortografia.
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apostrofo
Bartoli, Daniello (1844), Dell’ortografia italiana: trattato, Torino, Tip. di ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] : cercare moglie, prendere marito, cercare casa, trovare casa, avere fretta, prendere tempo, fare benzina, ottenere ragione, ecc.
Con la testa del sintagma nominale possono avere coreferenza vari modificatori: ➔ aggettivi, participi (➔ participio ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] purché sia presente la condizione vista sopra di una certa unitarietà ‘denotazionale’ dei soggetti coordinati:
(14) vedo che non v’è ragione né gentilezza a fare il cattivo con una signora (Giosuè Carducci, cit. in Serianni 1989: 462)
Si noti che in ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...