Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] altra; come si ha da usar la h; e come a raddoppiare esse consonanti; sì ne’ nomi, come ne i verbi, con ragioni facili et agevoli da intendersi per ciascuno (ivi, p. 424)
Non sfugge l’attualità del passo, se si considera che le problematiche grafiche ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] da sequenze continue di suoni, che non contengono pause o separazioni tra i singoli suoni o tra le parole. Per questa ragione la definizione di parola fonologica non può basarsi su indici sonori che ne contrassegnano l’inizio e la fine, ma deve ...
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CONGIUNTIVO
Il congiuntivo è un modo finito del verbo che ha quattro tempi: presente, imperfetto, passato, trapassato (i primi due sono tempi semplici, gli altri due tempi composti).
Presente: Può [...] 2o e 3o tipo per esprimere un fatto o una situazione possibile ma poco probabile, o impossibile
Se Giorgio avesse ragione, sarebbe un bel problema
Se l’uomo fosse arrivato su Marte, la Terra sarebbe meno inquinata.
VEDI ANCHE consecutio temporum ...
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È detto imperfetto storico (o imperfetto narrativo) l’➔imperfetto indicativo usato in un contesto che richiederebbe l’uso di un tempo perfettivo (➔ aspetto), come il ➔ passato remoto. Il brano seguente, [...] l’istante terminale dei singoli eventi, dando così l’impressione che questi siano colti nel loro svolgersi.
Per questa ragione l’imperfetto storico è stato definito una «metafora aspettuale», che costringe il destinatario ad «assumere un punto di ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] (e non prima) per enfatizzarne, ad es., il significato o per attivare una lettura non letterale del medesimo. La ragione della natura ‘anomala’ di questi costrutti andrà quindi ricercata altrove.
L’ipotesi che meglio dà conto di simili situazioni è ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] che il motorino si sia rotto) e di comando (esigo che il colpevole si faccia avanti) selezionano il congiuntivo.
Altre ragioni influiscono sulla scelta del modo della completiva. Per es., la modalità dell’azione:
(29) a. dicono che è arrivata una ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] per diventare interprete
(4) se Laura volesse diventare interprete si iscriverebbe a lingue
Anche i motivi del dire possono dar luogo a ragionamenti condizionali: è il caso dell’es. (5), che si interpreta come «se hai fame, ti comunico che c’è un bar ...
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Il valore iterativo (o frequentativo) esprime, in genere rispetto a un verbo (ma anche a nomi o aggettivi deverbali; ➔ deverbali, nomi), un’azione o un processo che si attua in modo ripetuto. Il valore [...] morire determina l’annullamento dell’entità interessata, e di conseguenza l’impossibilità della ripetizione dell’azione. Per la stessa ragione, nota Montermini (2002: 157), il prefisso ri- non si combina con forme derivate unendo il prefisso in- a ...
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Le locuzioni verbali (dette anche perifrasi verbali: Dardano & Trifone 1983: 364) sono costruzioni perifrastiche (➔ perifrastiche, strutture; ➔ locuzioni) formate da un verbo (➔ verbi) e da almeno [...] ; essere di ingegno vivace, essere di larghe vedute); avere + complemento oggetto astratto (avere paura, avere sete, avere ragione); avere + complemento oggetto + complemento predicativo (avere le mani legate, avere la bocca cucita, avere le idee ...
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COMPARATIVE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni comparative sono proposizioni ➔ subordinate che introducono una comparazione con la proposizione reggente (➔principali, proposizioni).
Le [...] . Possono essere esplicite o implicite:
– quando sono esplicite sono introdotte da come se, quasi, quasi che, come; il verbo è al congiuntivo
Se n’è andato come se avesse ragione
Fa caldo quasi fosse primavera
Non accettare era come dargli torto. ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...