connettivi generalizzati
Settimo Termini
John von Neumann aveva osservato già nel 1951 che la forma rigida della logica classica poneva una forte limitazione all’espressività di linguaggi di tipo logico [...] es., quanto scrive: «Chiunque abbia lavorato nella logica formale confermerà che essa è una delle parti più refrattarie della matematica. La ragione di ciò risiede nel fatto che essa ha a che fare con concetti rigidi, tutto-o-niente e ha molto poco ...
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Filosofo e sociologo tedesco (n. Düsseldorf 1929). Allacciandosi alle tesi della scuola di Francoforte e al pensiero di C. S. Peirce, ha dato risalto ai problemi della comunicazione e alla funzione dell'opinione [...] stati europei e gli USA; Dialektik der Säkularisierung. Über Vernunft und Religion (con J. Ratzinger, 2005; trad. it. Ragione e fede in dialogo, 2005), nato dalle riflessioni sulle interrelazioni tra democrazia e religione maturate in un incontro con ...
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Letterato e filosofo (Casarano 1742 - Napoli 1799). Avvocato a Napoli, nel 1799 si schierò con i sostenitori della Repubblica Napoletana, accettando varî incarichi e pubblicando un Catechismo repubblicano, [...] cittadini di G. B. de Mably, andata perduta. Per questo motivo durante la reazione fu impiccato. Delle sue opere, più importante è la Filosofia dell'eloquenza o sia l'eloquenza della ragione (1783), notevole per il calore della polemica antiretorica. ...
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Nella gnoseologia aristotelica, l’attività mentale che viene messa in atto dalla διάνοια, cioè dal pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto [...] , sono le virtù (arte, scienza, saggezza, sapienza, intelletto) che, a differenza di quelle etiche, attinenti più propriamente all’attività pratica, si riferiscono al retto comportamento della ragione conoscitiva, in ogni forma della vita. ...
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idealismo
Stefano De Luca
Il ruolo cruciale delle idee
Per idealismo, nel linguaggio corrente, si intende un modo di pensare e di agire basato sulle convinzioni ideali e non sulle convenienze pratiche. [...] idealisti tutta la realtà è espressione di un principio infinito, avente carattere ideale, che viene denominato in vario modo: Io, Idea, Spirito, Ragione e così via. L'uso della lettera maiuscola indica come non si tratti dell'io, delle idee o della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lo storicismo nel secondo dopoguerra
Marcello Mustè
Nella filosofia italiana del secondo dopoguerra, la riflessione sullo storicismo ha rappresentato un passaggio essenziale nel più ampio confronto [...] il reale e l’ideale, l’impulso a proporsi nuovi compiti, a preparare una nuova azione» (G. De Ruggiero, Il ritorno alla ragione, 1946, p. 19).
Se la critica di De Ruggiero cercava di svincolare l’idealismo di Croce dallo hegelismo aprendolo a temi ...
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GEYMONAT, Ludovico
Girolamo De Liguori
Nacque a Torino l'11 maggio 1908, da Giovanni, valdese, e da Teresa Scarfiott, cattolica, entrambi di famiglia piemontese. Conseguì la laurea in filosofia, presso [...] nella fedeltà critica alla prospettiva realistica e al valore della dialettica e, infine, nell'articolazione problematica di una teoria della ragione e della sua storicità.
Nel 1945, con la data simbolica del 25 aprile, il G. pubblicava a Torino gli ...
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Filosofo scolastico (m. dopo il 1322), insegnò a Parigi dove nel 1295 fu magister artium, poi doctor theologiae. Avversario dei templari, prese parte al processo contro di loro; lottò anche contro i privilegi [...] sue opere (Quodlibeta e Quaestiones ordinariae) si mostra seguace di Goffredo di Fontaines, del quale era stato discepolo, pur mostrando su molti dei massimi problemi un atteggiamento di sfiducia nella ragione umana a tutto vantaggio della fede. ...
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Biotecnologie, ecologia ed etica
Dietmar Mieth
(Zentrum für Ethik in den Wissenschaften, Tubinga, Germania)
In questo saggio discuteremo alcune importanti questioni attinenti l'ecologia e l'etica nel [...] vi era "un'ovvia base naturale dell'uomo, di cui si doveva tener conto e cui ci si poteva affidare [ ... ]. Per questa ragione l'idea che l'uomo è artefice di sé stesso, o che l'artificialità costituisce l' autentica natura dell'uomo, non conosceva ...
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GIOVANNI Italo
Antonio Rigo
I dati disponibili su G., ricavabili per lo più dal paragrafo consacratogli dall'Alessiade di Anna Comnena, sono scarsi e in sostanza ci informano soltanto sul breve arco [...] vozzrĕnija, osuždenija cerkvoju (G. I. e il suo pensiero filosofico-teologico e le condanne ecclesiastiche), in Vera i Razum (Fede e ragione), VII (1904), pp. 243-272; VIII (1904), pp. 305-336; X (1904), pp. 402-422; XI (1904), pp. 435-452; XIX ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...