Processo civile e stabilità della giurisprudenza
Paolo Vittoria
In sede di esercizio della giurisdizione in materia di diritto processuale le Sezioni Unite hanno avuto occasione di affrontare aspetti [...] uno dei luoghi indicati dall’art. 330, co. 1, seconda parte, c.p.c. Di questo principio di diritto la Corte ha indicato la ragione in una interpretazione dell’art. 301, co. 1, c.p.c., in forza della quale la disposizione è da intendere nel senso, che ...
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Nullità del contratto e impugnative negoziali
Sergio Menchini
È esaminata la disciplina della nullità del contratto in presenza di azioni di impugnativa negoziale. In particolare, sono analizzati i [...] è questo l’oggetto della domanda dell’attore o dell’eccezione del convenuto, è permessa la rilevazione officiosa di una ragione di nullità totale del contratto, con l’avvertenza che, nel caso in cui nessuna delle parti formuli domanda di accertamento ...
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Cinzia Gamba
Abstract
La presente voce esamina le presunzioni quali istituti che si ricollegano all'ambito delle prove nel processo civile e sono disciplinati dagli artt. 2727, 2728 e 2729 c.c. Vengono [...] . 16728; Cass., 23.1.2006, n. 1216; Cass., 10.1.2006, n. 154).
Preasumptum de praesunto non admittitur
Nell’ambito del ragionamento presuntivo si può verificare il caso per cui il fatto noto, che si assume come premessa di un’inferenza presuntiva, è ...
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I provvedimenti previsti dagli art. 186 bis, ter, quater e 423 c.p.c. sono considerati paradigmatici della tutela anticipatoria. La caratteristica fondamentale di questi provvedimenti è stata individuata [...] per la pronuncia di una sentenza di primo grado. Quando allo stato degli atti l’attore risulti avere ragione o in parte ragione, l’obbligo di aspettare determinati tempi sembra aggiungere un ulteriore pregiudizio a quello già subito dall’attore ...
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Diritto
Esposizione delle ragioni che giustificano una determinata decisione del giudice.
Diritto amministrativo
Nel diritto amministrativo, la m. consiste nella enunciazione dei presupposti e dei motivi [...] attuazione del c.p.c., la m. della sentenza consiste nell’esposizione dei fatti rilevanti della causa e delle ragioni giuridiche della decisione. In essa debbono essere esposte concisamente e in ordine le questioni discusse e decise dal collegio ed ...
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Atto processuale di parte rivolto al giudice con funzione di impulso processuale.
In genere il ricorso rappresenta la forma delle istanze che la parte indirizza al giudice al di fuori dell’udienza. Ciò [...] risulta potenziata nel processo esecutivo in cui sovente l’intervento del giudice deve essere provocato dalla parte interessata. Per questa ragione il ricorso assume la forma tipica (art. 486 c.p.c.) che l’ordinamento prevede per la proposizione al ...
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Le modifiche alla responsabilità civile dei magistrati
Francesco Antonio Genovese
Il contributo si sofferma, in particolare, su alcune modifiche apportate dalla l. 27.2.2015, n. 18 al precedente assetto [...] mentre, in quella civile, esso potrebbe valere solo in «misura limitata e in casi eccezionali»17 e ciò per la ragione che, ai fini dell’accoglimento della domanda, influirà – secondo lo stesso dettato consolidato della legge (l’art. 4, in particolare ...
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Conciliazione e mediazione
Bryant G. Garth
Conciliazione e mediazione: definizione
Conciliazione e mediazione sono entrambe un modo di risoluzione delle controversie avente lo scopo di indurre le parti [...] , il giudice "[non] ha il compito di conciliare le parti, ma deve pervenire ad una decisione su quale di esse abbia ragione" (v. Eckhoff, 1966, p. 161).
Anche l'arbitrato, infine, porta a un risultato di tipo autoritativo imposto da un soggetto terzo ...
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Vedi Rapporto tra ricorso principale e ricorso incidentale dell'anno: 2014 - 2015
Rapporto tra ricorso principale e ricorso incidentale
Riccardo Villata
Luca Bertonazzi
Premessa una ricognizione della [...] ancora l’effetto di paralisi del ricorso principale, coerente con la fondatezza sia di un’eccezione, sia di un’azione.
Forse in ragione del divieto per il g.a. di disapplicare provvedimenti, l’art. 42 c.p.a. esibisce taluni indici rivelatori della ...
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Maria Francesca Ghirga
Abstract
Viene trattato il tema dell’interesse ad agire quale requisito della domanda giudiziale previsto dall’art. 100 del c.p.c. e implicato dal bisogno di tutela che condiziona [...] così al giudice di negare l’ingresso nel processo a un fatto oggetto di eccezione per difetto del diritto a contraddire in ragione di un giudizio di irrilevanza (Andrioli, V., op. cit., 279; Proto Pisani, A., Sub art. 100, in Comm. c.p.c. Allorio ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...