ragione
Marta Cristiani
Termine usato correntemente da D. con una serie di significati diversi, conformi ora al linguaggio comune, ora al linguaggio filosofico. Cfr. un'enumerazione dei significati [...] VIII 1 e 6, XI 5, XII 1, XIII 11, II I 15, VI 5, III IX 16, X 5; IV VIII 10 e la ragione mostrare intendo, per cui cioè D. vuoi dimostrare che, nonostante le apparenze, non parla, sul problema della nobiltà, contra la reverenza del Filosofo o contra ...
Leggi Tutto
Nel processo civile, ragione ostativa all’esame dell’atto introduttivo del giudizio da parte del magistrato, sia in primo grado (art. 5, 1° co., d.lgs. n. 28/2010), sia nelle fasi di gravame (artt. 348, [...] 369, 399 c.p.c.; Impugnazioni. Diritto processuale civile). Muovendo da tale ipotesi, si ritiene generalmente che la causa dell’improcedibilità sia sempre ascrivibile a un’omessa attività della parte istante, ...
Leggi Tutto
Espressione latina («ragione del domandare») con la quale si indica l’insieme dei fatti che, alla luce della norma di legge invocata, hanno l’effetto di costituire il diritto soggettivo fatto valere in [...] giudizio con la domanda proposta. I fatti che confluiscono nella causa petendi vengono pertanto detti costitutivi, per distinguerli da quelli posti a fondamento delle eccezioni di merito sollevate dal ...
Leggi Tutto
Nel diritto del lavoro e previdenziale, in ragione della peculiarità degli interessi tutelati, la legge riconosce determinati diritti di prelazione sui crediti derivanti dal rapporto di lavoro dipendente [...] e dal rapporto previdenziale a favore di determinate categorie di lavoratori. In particolare, l’art. 2751 bis c.c. riconosce un privilegio generale sui mobili per i crediti riguardanti le retribuzioni ...
Leggi Tutto
Questione di merito che nel processo civile, in ragione della sua astratta idoneità a definire il giudizio, consente al giudice di anticipare il passaggio alla fase decisoria.
Nel processo civile il giudice [...] giudice può senz’altro evitare di procedere all’istruzione se ritiene che il giudizio debba essere chiuso per ragioni di rito, cioè per ragioni attinenti alla giurisdizione, alla competenza o ad altre pregiudiziali (art. 187, 3° co., c.p.c.), oppure ...
Leggi Tutto
Il nome sociale è un segno distintivo, che si configura come ragione sociale quando è riferito a società di persone e di denominazione sociale quando è diretto a individuare una società di capitali o una [...] deve contenere il nome di almeno uno o più soci illimitatamente responsabili. Nelle società in accomandita semplice o per azioni la ragione sociale non può contenere il nome di un socio accomandante, a meno che questi non si opponga. In tal caso, il ...
Leggi Tutto
RAGIONERIA
Gino LUZZATTO
Pietro ONIDA
Ettore CAMBI
. Storia. - Derivato dal latino ratio (ragione, conto) il termine italiano, identico al francese comptabilité, corrisponde a quello che Tedeschi [...] , il nome, la causa, si è voluto dagli uni ravvisare il giornale, dagli altri il mastro; ma F. Besta, con piena ragione, ritiene che esso debba identificarsi col libro di cassa. Maggior luce potrà venire per il periodo di Roma imperiale dallo studio ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] rispondendo a un preciso intento ideologico di legittimazione del monarca aragonese. Il dissidio fra i due umanisti si acuì per varie ragioni, da una parte per le critiche rivolte da Facio all’opera storica di Valla, e per l’appoggio dato alle accuse ...
Leggi Tutto
In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] parte del conflitto, aggredito e aggressore) ed è inderogabile. Inoltre, non si occupa di ius ad bellum, ossia delle ragioni per cui ha inizio un determinato conflitto, ma solo dello ius in bello, ossia di regolamentare la condotta delle ostilità ...
Leggi Tutto
Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] giurista olandese U. Grozio, nel De iure belli ac pacis (1625), che pose a fondamento del diritto naturale la ragione umana intesa non come facoltà di attingere ai principi (cioè come logos), ma come facoltà calcolante, capace di stabilire relazioni ...
Leggi Tutto
ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...