Moralista e scrittore francese (Aix-en-Provence 1715 - Parigi 1747). Si formò sullo studio dei classici, soprattutto Seneca e Plutarco, e proseguì le sue meditazioni morali mentre s'era avviato alla carriera [...] , combatte il pessimismo e celebra la dignità dell'uomo. Muove piuttosto dal sentimento che dalla ragione; combatte contro la ragione astratta, la ragione che, estranea alla vita, "illumina senza scaldare"; e la passione che egli difende è impeto ...
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Pensatore e letterato italiano (Palermo 1895 - Milano 1937). Fondò e diresse a Palermo La tradizione, battagliera rivista di filosofia e letteratura, che aveva intenti fondamentalmente cattolici e riconduceva [...] religioso. La sua copiosa produzione comprende opere di filosofia (Critica dell'identità, 1926; Conoscenza e trascendenza, 1927; Ragione e rivelazione, 1930; ecc.), di critica letteraria (L'eredità dell'Ottocento, 1925; La poesia italiana di questo ...
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Celebre donna russa del sec. 15º; dopo la morte del marito Isaak Boreckij, si mise a capo del partito antimoscovita della repubblica di Novgorod orientandola verso la Polonia (1471) e portandola a un'aperta [...] rottura con Mosca; Ivan III riuscì a sottomettere la repubblica, ma M. continuò la lotta, che condusse a un'insurrezione (1478). Ivan III ne ebbe ragione e nel febbr. 1479 M. fu rinchiusa nel monastero femminile di Nižnij-Novgorod. ...
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Scrittore e filosofo polacco (Poznań 1807 - Brdów, Łódź, 1875). Partecipò attivamente alla rivoluzione del 1830-31, ai moti politici del 1848 e al Congresso slavo di Praga di quell'anno, distinguendosi [...] anche come pubblicista (Rozprawa o odwadze cywilnej "Del coraggio civile", 1843). La sua opera principale è Filozofja i krytyka (6 voll., 1845-50), con la quale, negando alla ragione una vera forza creativa, ripone questa nell'immaginazione. ...
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Filosofo e letterato (Intra 1823 - ivi 1884); dedicatosi dapprima agli studî letterarî, scrisse romanzi e versi; si appassionò poi agli studî filosofici e particolarmente al sistema hegeliano, di cui si [...] propose di colmare le lacune. La sua opera principale, Pasaelogices specimen (3 voll., 1864-71), pubblicata sotto lo pseudonimo di Teofilo Eleutero, fu tradotta in italiano (Saggio circa la ragione logica di tutte le cose, 1888-1905). ...
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Xenofobia
Simonetta Tabboni
Definizione del concetto
Xenofobia (da ξένοϚ, straniero, e ϕόβοϚ, paura) significa paura dello straniero, paura che si manifesta attraverso comportamenti e atteggiamenti [...] le nazioni si sono costruite attraverso la guerra, ma anche perché lo straniero è stato confuso con tutto ciò che rifiuta la ragione. La donna e il bambino sono diventati stranieri per l'uomo, come l'operaio per il borghese e il 'selvaggio' per il ...
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Teologo puritano (Marland 1586 - Burnley, Lancashire, 1637). Ebbe subito, come predicatore, un grande successo; intorno a lui si raccolsero, autorizzati peraltro dalla sua liberalità teologica, un gruppo [...] Grindleton (Yorkshire) dove B. si fermò a predicare, furono detti grindletoniani. Ma nel corso d'un processo intentatogli (1628), l'accusa di eterodossia cadde. Altri avversarî, forse con più ragione, accusarono talune sue opinioni di socinianesimo. ...
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Costante II (Flavius Heraclius Constans)
Costante II
(Flavius Heraclius Constans) Imperatore d’Oriente (n. 630-m. 668). Figlio di Costantino III, alla morte del padre (641) fu escluso dal trono da [...] congiura militare ve lo riportò. Dopo aver guerreggiato contro gli arabi, con i quali nel 659 concluse una pace, ebbe ragione degli slavi insediati in Macedonia e in Tessaglia. Nel 663 passò in Italia per farne la base di una grande controffensiva ...
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Figlio (Vienna 1741 - ivi 1790) dell'imperatore Francesco I di Lorena-Toscana e dell'imperatrice Maria Teresa. Re dei Romani nel 1764, poi, alla morte di Francesco I (1765), imperatore e coreggente insieme [...] nel 1780. Fu animato fin dagli anni giovanili da una forte coscienza dell'autorità del sovrano, interprete della ragione contro ogni prerogativa aristocratica, ma il suo desiderio d'azione trovò spesso un ostacolo nelle persone dell'imperatrice e ...
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Martire e scrittore cristiano (n. Flavia Neapolis, od. Nabulus - m. Roma 165 circa). Ritenuto il maggiore apologista cristiano greco del II sec., fondò una scuola di dottrina cristiana e fu maestro itinerante [...] Socrate) accanto alla Rivelazione biblica. Ma il Logos disseminato negli uomini è imperfetto e limitato: è un mero riflesso della ragione divina, il Verbo che s'è incarnato e rivelato in Gesù Cristo. Questo Logos fu strumento e mezzo per la creazione ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...