conto (co; sost.)
Lucia Onder
Il termine, dal tardo latino computus, è presente soltanto in Fiore e Detto. Nel significato proprio di " calcolo ", " conteggio ", in Fiore VIII 3 fece a conto regole e [...] ragione. Con il valore di " computo ", " calcolo delle entrate e delle uscite ", è usato ironicamente e metaforicamente in Fiore CLIV 5 quel conto ho i' ben saldo, " ho chiuso quella partita ".
La forma tronca ‛ co ' per c., nel senso figurato di " ...
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In filosofia, termine usato specialmente da I. Kant per indicare ciò che non dipende dall’esperienza, opposto a ciò che si definisce a posteriori. Ha origine in Aristotele, che aveva distinto l’universale [...] la causa, come ‘primo per natura’ cioè per la ragione, dal particolare della percezione che, ‘primo per noi’, , o ne dipende). A priori quindi è ciò che la ragione ricava dalla propria interiorità, ha i caratteri dell’universalità e necessità ...
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TOLLERANZA
Felice BATTAGLIA
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. Questo termine si può definire solo in contrapposizione al suo opposto, l'intolleranza: è dunque l'astenersi, da parte d'individui, società religiose, stato, ecc., dall'osteggiare [...] o meno improntate a tali motivi, si possono citare la famosa legislazione epigrafica di Asoka, e anche, benché determinata da ragioni politiche e culminata in una vera e propria riforma religiosa, la politica religiosa di Akbar. Ma il motivo che la ...
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JACOBI, Friedrich Heinrich
Pantaleo Carabellese
Filosofo, fratello del poeta Johann Georg, nato a Düsseldorf il 25 gennaio 1743, morto a Monaco il 10 marzo 1819. Dal padre commerciante, fu anch'egli [...] ma che si annida proprio in questa. Il che sembra dar ragione a Hegel quando rimprovera a J. che così "il fondamento di è ridotto Dio, quando sia concepito solo come postulato della ragion pratica. È fede razionale quindi quella di J. come quella ...
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INTUIZIONE (lat. intuitio; ted. Anschauung)
Ferdinando D'Amato
È un atto conoscitivo semplice, istantaneo, sinottico; designa perciò una forma di conoscenza immediata, in contrapposto a ogni conoscenza [...] in sostanza, a siffatta concezione Spinoza e Locke. Per Leibniz sono oggetto d'intuizione tutte le verità primitive, sia di ragione sia di fatto. L'intuizione, insieme con la dimostrazione, della quale essa stessa è il fondamento, ci dà la conoscenza ...
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Quando si faccia attraversare da un fascio di luce bianca una soluzione colorata, non tutti i raggi costituenti tale luce vengono assorbiti, bensì, selettivamente, soltanto alcuni di determinata lunghezza [...] all'importazione. E si può dedurre che qualunque sia il grado di progresso dell'industria di un paese essa non ha ragione di sperare - e non le conviene - di poter saturare da sola il suo mercato interno.
Questo aiuta le industrie più raffinate ...
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TQ
s. m. e f. inv. Sigla di Trenta-quarantenni.
• [tit.] Scrivere sul web, confrontarsi e capire la realtà [testo] […] Dobbiamo imparare, e in questo gli autori del manifesto dei TQ hanno perfettamente [...] ragione, a essere coetanei. A pensarci come membri di una collettività, e non come preziosissimi singoli. Molti di noi lo fanno, peraltro: non credo che gli autori trenta-quarantenni siano soltanto pallidi intellettuali che scindono sdegnosamente la ...
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ALBERTI
Anita Mondolfo
Famiglia di tipografi che lavorò a Venezia dal principio del '500 ai primi decenni del '600; per primo compare un Giovanni nel 1507. Nel 1585 la famiglia stampava sotto la ragione [...] "Gli Alberti"; ma vari membri stampavano singolarmente: il più attivo, un altro Giovanni, alla fine del secolo aveva dato una ventina di edizioni. Nel 1596 era suo collaboratore P. Meietti. Ancora nel ...
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viziosamente
Alessandro Niccoli
Una sola volta nella Vita Nuova, nel senso di " in modo vizioso ", e cioè in un modo che, per eccesso o per difetto, si discosta dal ‛ giusto mezzo ' indicato dalla ragione [...] di volta in volta. Nel servire la seconda donna dello schermo D. si era spinto talmente oltre i termini della cortesia da dare origine a commenti malevoli e da indurre Beatrice a togliergli il saluto; ...
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"E per tutto il cielo". Dinamiche religiose di uno Stato nascente
Giorgio Cracco
La religione civica al bivio
Guardando indietro
La religione cristiana - secondo un'opinione corrente - non cessò mai, [...] i malvagi, anche se cristiani (19). Detta da un veneziano, ossia dal figlio di una tradizione che si ostinava a ragionare in termini di appartenenza (l'essere o meno cristiani, anzi cristiani di Venezia) piuttosto che di merito (vivere o meno ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...