Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gaetano Filangieri
Adriano Giannola
Filangieri è una figura di primo piano nell’Europa della seconda metà del Settecento: riceve a più riprese Goethe e intrattiene rapporti con il fior fiore dell’intellettualità [...] di impronta fortemente fisiocratica, aperta alla concorrenza e al libero scambio, e individua per l’Europa e per Napoli l’urgenza di tranquillità e della ragione […] ma niuno ci ha dato ancora un sistema compiuto e ragionatodi legislazione, niuno ha ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Melchiorre Gioia
Francesca Sofia
Considerato ai suoi giorni il grande «restauratore» delle scienze economiche e l’«instauratore» di quelle statistiche, Melchiorre Gioia fu il principale interprete della [...] che quella, e nessun’altra, sarebbe stata la «ragione operativa» (A. Desrosières, La politique des grands nombres ), una volta prodotti, i beni circolano seguendo criteri discambio indipendentemente dal valore-sforzo necessario a produrli. Il prezzo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Geminiano Montanari
Marco Bianchini
Geminiano Montanari appartiene al novero dei matematici che nell’Europa del Seicento acquisirono vasta fama nel campo dell’astronomia, ma si occuparono, con competenza, [...] campo d’indagine, richiedono di essere continuamente interrogati, ragionando per differenza e per discambio puramente nazionale, interno, sottoposto a un rigido controllo sulle quantità. Trasformarle di fatto in uno strumento fiduciario, capace di ...
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CERQUOZZI, Michelangelo, detto Michelangelo delle Battaglie
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Roma il 18 febbr. 1602 da Marcello e da Lucia Vassalli, ambedue romani. Fu battezzato nella parrocchia di S. Lorenzo [...] moneta corrente discambio (le sue tele passan "di giorno in giorno, da una all'altra mano, facendosi di quelle bazzarri passi restituendo al C. i meriti ideali di una fama guadagnata sul campo, dando ragione ai molti ammiratori d'ogni tempo.
Fonti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il salto compiuto da Lodovico Barassi nel 1901 dall’esegesi delle norme locatizie al contratto di lavoro non passa inosservato, anche perché il fallimento della via legislativa attribuisce alla prima monografia [...] c. nella definizione generale del contratto di locazione delle opere, come contratto discambio (retribuzione-prestazione), nell’ambito dell categorie del diritto contrattuale individualistico. Le ragioni dell’autonomia individuale cedono il passo a ...
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LAMPRIDIO, Giovanni Benedetto
Stefano Benedetti
Nacque a Cremona nel 1478 dal notaio Leonardo Bellintendi, assumendo poi il cognome di Lampridio (forse coniato sul greco αῶ ἰδέα, "bell'intendere"; [...] L., poeta e precettore dei figli di Francesco Sforza). Anche in ragionedi tale retroterra familiare, comunque, il con il quale è pure attestata dal riferimento a essi in uno scambiodi lettere tra Francesco Bellini e Angelo Colocci, del 27 agosto e ...
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BAIAMONTI, Antonio
Angela Tamborra
Nato a Spalato in Dalmazia, il 3 sett. 1822, da nobile famiglia probabilmente originaria di Parenzo in Istria, e divenuta spalatina da oltre trecento anni, il B. ricevette [...] e l'ambiente cavouriano nel 1859-1861, i progetti di "scambio" fra la Bosnia Erzegovina e la Venezia del 1861- di sangue slavo", così che "a rispettare gli Italiani la ragione accennata è tanto più forte, quant'essi di numero sono minori"; di ...
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Feticcio
Enrico Comba e Salomon Resnik
Il termine feticcio (dal portoghese feitiço, "artificiale", a sua volta derivato del latino facticius, "fabbricato, costruito", e dunque anche "falso, finto") [...] la merce perde le qualità sensibili a favore del valore discambio, l'equivalente del mana che i primitivi attribuivano agli oggetti stessa ragione non sia altro che un feticcio, qualcosa di artificiale, di costruito, e quindi di transitorio, di ' ...
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CALDERONI, Mario
Fulvio Papi
Nato il 30 giugno 1879 a Ferrara da Carlo, studiò diritto a Firenze e a Pisa, dove si laureò. Nel 1909 conseguì la docenza in filosofia morale, che esercitò per due anni [...] noi siamo in grado di emettere "giudizi di esistenza". Tutta questa procedura non ha alcuna ragionedi essere quando ci si nell'economia viene usato per l'intellegibilità delle condizioni dello scambio. Le azioni morali sono quelle che sono utili per ...
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Competizione
Mauro Maldonato
Il termine competizione (dal latino tardo competitio, derivato da competere, "competere") designa la gara, la lotta, il misurarsi con qualcuno per la conquista di un primato. [...] per la conquista di territori di caccia e di raccolta, il principio secondo cui il comportamento umano sarebbe fondato sull'assunto di base dell'esclusiva sopravvivenza genetica e gli organismi agirebbero solo in ragionedi una tendenza egoistica ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...