diallele
diallele termine (dal greco diállelos, «ragionamento reciproco») usato in logica per indicare un circolo vizioso, cioè un ragionamento in cui le premesse si fondano sulle conseguenze e viceversa, [...] cosicché c’è solo una parvenza di dimostrazione. Secondo i filosofi scettici, il sillogismo stesso sarebbe un diallele, perché la premessa universale («tutti gli uomini sono mortali») presuppone accertata ...
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metodo induttivo
metodo induttivo modalità di ragionamento che procede da più casi particolari a una conclusione generale (→ induzione). In matematica non ha alcun valore dimostrativo, ma al più può [...] direzioni di ricerca o congetture che comunque dovranno essere dimostrate per via deduttiva. Il principio di → induzione matematica sembra mostrare analogie con un metodo di ragionamento induttivo, ma in realtà è un principio di tipo deduttivo. ...
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Termine filosofico che significa in genere ragionamento fallace. Viene di solito distinto dal sofisma, in quanto non gli è attribuito l’intento consapevole di ingannare argomentando che è invece considerato [...] così nelle contraddizioni della dialettica. In particolare I. Kant nella Critica della ragion pura esamina i quattro p. della psicologia razionale, e cioè i ragionamenti che dall’unità dell’Io deducono illecitamente la sua natura di anima sostanziale ...
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Nel linguaggio filosofico, errore, falsità di ragionamento in genere.
La parola latina fallacia fu usata dalla Scolastica per tradurre il termine greco σόϕισμα e in genere per indicare ogni «argomentazione [...] sofistica» anche non intenzionalmente fallace. Si distinse: la fallacia in dictione, quando l’errore è determinato dal linguaggio, la fallacia aequivocationis, quando deriva dall’equivocità dei termini, ...
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metodo deduttivo
metodo deduttivo modalità di ragionamento che procede dal generale al particolare, tipica del procedere matematico. Per esempio, dall’affermazione «se un triangolo ha due lati di uguale [...] abduttivo (→ abduzione). Ch.S. Peirce, che ha valorizzato e riformulato in epoca moderna quest’ultimo schema di ragionamento già teorizzato da Aristotele, ha messo in luce la differenza tra la procedura “naturale” del formarsi dei convincimenti ...
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inferènza Nel linguaggio filosofico, ogni forma di ragionamento deduttivo, che dimostra come una proposizione derivi logicamente da un'altra. In logica matematica, si dicono 'regole d'i.' l'insieme delle [...] regole in base alle quali in un sistema deduttivo possono essere derivati enunciati e teoremi a partire da assiomi o da altri enunciati ...
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MORFOLOGIA (dal gr. μορϕή "forma" e λόγος "ragionamento"
Giuseppe MONTALENTI
Giacomo DEVOTO
Giacinto Viola
Questo termine che secondo l'etimologia significa "studio delle forme" è usato per lo più [...] Così l'embriologia e la genetica non si esauriscono nel loro compito descrittivo, ma trovano ampio sviluppo e nuova ragione di vita nell'indagine causale, e da scienze eminentemente descrittive e storiche divengono scienze sperimentali.
Questi sono i ...
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dilemma
dilemma in logica, argomentazione che si basa sul ragionamento seguente: se da due premesse diverse A e B, almeno una delle quali è vera, si giunge alla stessa conclusione C, allora ciò comporta [...] la validità della conclusione C. Formalmente ciò equivale a dire che dalle premesse A ∨ B, A ⇒ C e B ⇒ C è possibile dedurre la formula C cioè A ∨ B, A ⇒ C, B ⇒ C ⊦ C ...
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tautologia
tautologia (dal greco tautós, «stesso, identico» e lógos, «ragionamento») in logica matematica, proposizione che risulta vera indipendentemente dal valore di verità delle singole parti che [...] la compongono. Tale è, per esempio, l’enunciato a ∨ ¬a, (da interpretarsi e leggere come «a o non a» come si evince dalla seguente tavola di verità:
La tautologia a ∨ ¬a è anche nota sotto il nome di ...
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deduzione, catena di
deduzione, catena di rappresentazione formale di un ragionamento consistente in una sequenza di formule ben formate (ƒbƒ), ognuna delle quali è legata alla successiva da determinate [...] regole, le regole di inferenza (o di deduzione). La struttura di una catena di deduzione è la seguente: si parte da una o più formule di base che sono gli assiomi del sistema formale considerato. Da tali ...
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ragionamento
ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi r. [con gli usurai] sian là corti (Dante); in r. piacevoli infino all’ora di poter cenare gli ritenne (Boccaccio); avere (oppure essere...
ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai dì festivi Ragionavan d’amore (Leopardi);...