Fisico tedesco (Gleiwitz 1850 - Berlino 1930); lavorò negli osservatorî di Berlino e di Potsdam. Prof. a Berlino, nel corso di ricerche sulla scarica nei gas, scoprì nel 1886 i raggi canale (o raggi di [...] G. o raggi positivi). ...
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fluoroscopio
fluoroscòpio [Comp. di fluorescenza e -scopio] [OTT] Denomin. generica di ogni schermo o altro dispositivo fluorescente per rendere visibili radiazioni UV, X, gamma, raggi catodici: è tale, [...] per es., lo schermo di un oscilloscopio a raggi catodici o quello usato nella radioscopia. Ogni tecnica d'osservazione con un f. si dice fluoroscopica. ...
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Cauchois Yvette
Cauchois 〈koshuà〉 Yvette [STF] Membro dell'Istituto di chimica fisica dell'univ. di Parigi (1932). ◆ [FNC] Metodo di C.: v. raggi gamma: IV 727 c. ...
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Fisico norvegese (n. Vegardsheien 1880 - m. 1963), prof. di fisica all'univ. di Oslo (1918). Autore di ricerche sulle aurore polari, sui raggi canale e X, sulla radiazione cosmica, su questioni di cristallografia, [...] sulla luminescenza. n Bande di V.-Kaplan: bande nello spettro della molecola N2, tra 2300 e 3400 Å. n Legge di V.: in una lega, la distanza reticolare è una funzione lineare della composizione, risultando ...
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protonico
protònico [agg. (pl.m. -ci) Der. di protone] [FME] Radiografia p.: tecnica radiografica di diagnostica medica basata sull'uso non di raggi X ma di fasci di protoni accelerati a energie di 160÷200 [...] MeV ...
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WAXS
WAXS 〈uaks o, all'it., vaks〉 [FML] Sigla del-l'ingl. Wide Angle X-ray Scattering per indicare la diffusione di raggi X a grande angolo: v. polimero: IV 553 e. ...
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DX
DX 〈dé-éks o, all'it., di-iks〉 [LSF] Sigla talora usata, spec. in tecniche applicative, per indicare la diffusione dei raggi X. ◆ [ELT] Nella radiotecnica, sigla di "grande distanza", probab. dall'ingl. [...] Distant X, dove X sta per "generico posto" ...
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La grande scienza. Il laser
Orazio Svelto
Il laser
I laser sono dispositivi costruiti per emettere radiazione elettromagnetica, con caratteristiche particolari (monocromaticità, direzionalità, coerenza [...] allora che Ps risulta proporzionale a ν6; passando quindi, per esempio, dal centro del visibile (λ≅500 nm) all'inizio dei raggi X molli (λ=40 nm), la frequenza aumenta di oltre un ordine di grandezza e la potenza di eccitazione richiesta aumenta di ...
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aurorale
aurorale [Der. di aurora (polare)] [GFS] Qualifica di grandezze e fenomeni riguardanti le aurore polari. ◆ [GFS] Archi a.; macchie a. e raggi a.: manifestazioni luminose delle aurore polari: [...] v. aurora polare: I 326 c, d. ◆ [GFS] Zone a.: le due zone, dette anche ovali a., approssimativamente coincidenti con le basi delle due calotte polari, in cui la frequenza delle aurore polari è maggiore: ...
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indiretto
indirètto [agg. Comp. di in- neg. e diretto "che non è diretto", nei vari signif. del termine] [OTT] Illuminazione i.: quella prodotta non da raggi provenienti direttamente dalle sorgenti, [...] ma da raggi che pervengono sull'oggetto illuminato dopo avere subito riflessioni, rifrazioni e diffusione. ...
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ragghiare
v. intr. (io ràgghio, ecc.). – Variante, ant. o pop. tosc., di ragliare: sforzandosi ben di mostrarsi un gran maestro di canto, che pareva uno asino che ragghiasse (Boccaccio); sbadigliando urla o ragghia come un asino (Della Casa).