siderostato Strumento, ideato da L. Foucault, per rinviare in una direzione fissa i raggi luminosi provenienti da un astro che si sposta per effetto del moto diurno della sfera celeste. Era sostanzialmente [...] costituito da uno specchio piano mosso da un motore a orologeria ...
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Apparecchio per la proiezione ottica di un oggetto opaco, illuminato davanti. I raggi emessi dalla sorgente a (v. fig.), resi paralleli da un condensatore ottico b e inviati sull’oggetto AB, generalmente [...] posto in un piano orizzontale, sono poi da esso diffusi, e quindi riflessi dallo specchio c: l’obiettivo d forma l’immagine ingrandita A′B′ proiettata su uno schermo. L’e. si usa, per es., per proiettare ...
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In generale, qualsiasi apparecchio, nella maggior parte dei casi privo di tubo a raggi catodici ma realizzato mediante dispositivi LCD, ELD ecc., sul cui schermo possono essere generate immagini bidimensionali [...] fisse o variabili, in bianco e nero o a colori, in relazione a vari tipi di informazioni e dati (➔ display). Può essere impiegato, per es., come terminale video nei calcolatori elettronici.
Apparecchiatura ...
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catodoluminescenza
catodoluminescènza [Comp. di catodo e luminescenza] [OTT] Luminescenza conseguente all'azione di raggi catodici, cioè al bombardamento da parte di elettroni accelerati: in partic., [...] fluorescenza oppure fosforescenza, per cui si parla di catodofluorescenza e catodofosforescenza: v. luminescenza: III 496 e ...
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In fisioterapia, il trattamento terapeutico di un paziente mediante una qualunque forma di energia raggiante (raggi X, infrarossi ecc.).
Nella tecnica nucleare, livello di i. (o resa energetica) di un [...] 19° sec., da A. Pacinotti e V. Porcelli, subito dopo la scoperta da parte di W.C. Röntgen e H. Becquerel dei raggi X e della radioattività, soltanto alla fine degli anni 1940 negli USA e in Gran Bretagna ne fu avviata una sperimentazione sistematica ...
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telerontgenterapia
teleröntgenterapìa (o teleroentgenterapìa) 〈telerentg✄enterapìa〉 [Comp. di röntgen e terapia] [FME] Terapia con raggi X effettuata ponendo il paziente a distanza relativ. grande (qualche [...] metro) dal tubo sorgente dei raggi, sia per sfruttare le radiazioni più penetranti, sia per irradiare una superficie più ampia. ...
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Fenomeno ottico atmosferico per cui, in particolari condizioni, a un oggetto lontano appare associata una sua immagine speculare posta inferiormente o superiormente a esso (rispettivamente m. inferiore [...] di rifrazione in questo strato, diventano minori che negli strati superiori, e decrescenti avvicinandosi al suolo, cosicché raggi provenienti da un oggetto e passanti attraverso questo strato saranno incurvati verso l’alto. Poiché un tale strato ...
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Materia e radiazione interstellare
JJan H. Oort e Stuart R. Pottasch
di Jan H. Oort e Stuart R. Pottasch
SOMMARIO: 1. Introduzione storica. □ 2. Metodi di osservazione del mezzo interstellare: a) la [...] di tutte, ma, d'altra parte, non siamo in grado di stabilire fino a che punto continui ad aumentare il numero di raggi cosmici che viene osservato quando si procede verso le più basse energie, poiché la sezione d'urto aumenta anch'essa al decrescere ...
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Rieder, Hermann
Medico tedesco (n. Rosenheim 1858 - m. 1932). Dedicatosi allo studio dei raggi X, nel 1900 fondò un Istituto statale di terapia fisica. Eseguì studi importanti sulla radiografia dello [...] stomaco e dell’intestino, e per primo applicò a essa la tecnica cinematografica. Cellule di R.: cellule leucocitarie patologiche, da alcuni considerate linfociti atipici, talora osservabili in alcune condizioni ...
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Quando si faccia attraversare da un fascio di luce bianca una soluzione colorata, non tutti i raggi costituenti tale luce vengono assorbiti, bensì, selettivamente, soltanto alcuni di determinata lunghezza [...] ed è costituito dalla miscela di tutte le luci dello spettro meno la rossa, la gialla o la blu. Ne deriva che, aggiungendo ai raggi blu verdi, blu o gialli quelli rossi, gialli o blu, si dovrà ricomporre la luce bianca, perciò queste luci o colori si ...
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ragghiare
v. intr. (io ràgghio, ecc.). – Variante, ant. o pop. tosc., di ragliare: sforzandosi ben di mostrarsi un gran maestro di canto, che pareva uno asino che ragghiasse (Boccaccio); sbadigliando urla o ragghia come un asino (Della Casa).