Ossiacido, di formula C6H4(OH)(COOH), derivabile dall’acido benzoico per sostituzione dell’idrogeno in posizione orto al carbossile con un gruppo ossidrilico; fu estratto nel 1830 dalla salicina ed è stato [...] profumi, il salicilato di benzile, usato nella confezione di creme che proteggono dai raggi solari per il suo elevato potere assorbente dei raggiultravioletti, il monosalicilato della glicerina, il salicilato di etile, di bornile ecc.
Il salicilismo ...
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Fabio Garbari
Botanico italiano (Spalato 1911 - Roma 1970). Figlio di Giovanni Martinolich e Caterina Morin, trascorsa l'infanzia a Lussino (isola del Quarnero) nel 1925 entrò in seminario a Zara, dove [...] del suo interesse per la flora di Sardegna. M. svolse ricerche anche sugli effetti mutageni dei raggiultravioletti e dei raggi X, in particolare sugli apici radicali. Autore di pubblicazioni riguardanti sei principali linee di ricerca (paleobotanica ...
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Lesione cutanea eritematosa, di solito localizzata al viso o alle parti superiori del tronco (cute fotoesposta). Viene classificata come l. discoide (papule rilevate irregolari che portano a ispessimenti, [...] , alterazioni immunitarie come deficit di apoptosi, iperattivazione delle cellule B ecc., fattori ambientali (infezioni), fisici (raggiultravioletti) e ormonali concorrono al determinismo della patologia che si manifesta di solito tra i 15 ed i 45 ...
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Nel linguaggio geografico indicazione generica di forme, processi, modellazioni legate ad ambienti di montagna alta e media.
Fauna a. Fauna che popola le zone montuose al di sopra del limite superiore [...] decisamente sulla vita vegetale di alta montagna sono: secchezza dell’aria, forte insolazione e ricchezza di raggiultravioletti, temperatura del terreno e dell’aria. I due primi fattori contribuiscono ad aumentare la traspirazione e quindi ...
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Botanica
Qualifica di organi appartenenti a uno stesso verticillo, più o meno fusi insieme. Sono c. (o coesi) i sepali dei calici gamosepali (Lamiacee) o i carpelli che costituiscono un ovario unico. Se [...] le onde luminose, sia pure monocromatiche, emesse da due sorgenti: la luce, il calore raggiante, i raggiultravioletti, i raggi X ecc. sono radiazioni intrinsecamente non coerenti. Va osservato, peraltro, che esiste la possibilità di realizzare, con ...
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Dermatosi di origine genetica, largamente diffusa, caratterizzata da chiazze circoscritte eritematosquamose, con squame spesse, biancastre o grigiastre, facilmente sanguinanti in seguito al grattamento [...] sia per via sistemica (corticosteroidi, citostatici, retinoidi aromatici) sia per via topica (corticosteroidi, acido salicilico, catrame ecc.). Infine, è praticata fotochemioterapia basata sull’impiego di psoralene e raggiultravioletti (PUVA). ...
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Composto chimico, C11H6O3, derivato furanico della cumarina, dotato di azione fotosensibilizzante e pigmentogena; in natura si trovano numerosi composti che possono essere considerati suoi derivati, quali, [...] nella sintesi del DNA e alla fotopigmentazione per induzione della melanogenesi. L’associazione tra p. e UVA (raggiultravioletti a maggiore lunghezza d’onda) è alla base della fotochemioterapia, nella quale si ottiene un marcato potenziamento ...
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Minerale costituito da una varietà di quarzo purissimo, perfettamente incolore e trasparente. Viene detto anche cristallo di monte o quarzo ialino. Trova svariate applicazioni: tagliato a brillante, [...] , diamante di Rennes ecc., secondo la provenienza), per la fabbricazione di lenti e apparecchi scientifici, per lampade a raggiultravioletti. In esemplari vistosi si trova nel San Gottardo, nel Delfinato (a Isère), nella Val Malenco, a Brusson; in ...
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Nome chimico della principale vitamina D (vitamina D2). Il c. appartiene al gruppo delle vitamine liposolubili e viene prodotto nei Mammiferi in seguito alle modificazioni indotte dalla luce del sole e [...] dai raggiultravioletti a carico del 7-deidrocolesterolo: l’apertura dell’anello B della molecola dà luogo alla formazione del c. (C28H44O) e del colecalciferolo (C27H44O), noto anche come vitamina D3. La funzione del c. e dei suoi metaboliti è di ...
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Qualunque alterazione cutanea causata da radiazioni luminose, naturali o artificiali, da raggiultravioletti ecc. Il termine è comprensivo sia degli effetti normalmente prodotti dall’esposizione prolungata [...] alla luce del sole (come il comune eritema solare), sia delle abnormi reazioni dovute a ipersensibilità ai raggi luminosi o a presenza nell’organismo e nella cute di sostanze sensibilizzanti verso la luce (porfirie, fagopirismo ecc.).
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ultravioletto
ultraviolétto agg. [comp. di ultra- e violetto]. – Di radiazione elettromagnetica avente lunghezza d’onda compresa tra quella minima della radiazione visibile (400 nm, corrispondente al colore violetto) e 2÷4 nm, valore oltre...
attinico
attìnico agg. [der. del gr. ἀκτίς -ῖνος «raggio»] (pl. m. -ci). – 1. Di radiazioni dotate di attinicità (per es., i raggi luminosi e, più ancora, quelli ultravioletti). In partic., in medicina, raggi a., i raggi ultravioletti solari....