Pittore francese (Montauban 1780 - Parigi 1867). Direttore dell'Accademia di Francia a Roma (1834-41), esercitò, anche attraverso il suo frequentatissimo studio, una profonda influenza sulla pittura francese [...] ma si recò in Italia, dove visse 18 anni, solo nel 1806. A Roma guardò soprattutto ai quattrocentisti e a Raffaello, mirando a raggiungere una suprema purezza formale piuttosto che la grandiosità di effetto. Sono di questo periodo molti ritratti, tra ...
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Pittore (Siena 1563 circa - ivi 1610). Formatosi nell'ambiente manierista senese (A. Salimbeni) e romano (G. de Vecchi), risentì dei Carracci e, soprattutto nel colore ricco e cangiante, di F. Barocci [...] (Immacolata Concezione, 1588, Montalcino, duomo; Annunciazione, 1589, Siena, S. Maria dei Servi). Il figlio Raffaello (Siena 1587 - ivi 1673) fu attivo a Roma dal 1610. Di formazione classicista, fu sensibile al barocco romano di metà secolo. Dipinti ...
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Pittore (n. Pistoia 1483 circa - m. dopo il 1518). Le sue opere firmate: Madonna e santi (1516, Pistoia, Museo Civico), Madonna col Bambino (1516, Münster, Museo, prestito della Gemäldegalerie di Berlino) [...] e Madonna e santi (chiesa di San Pietro in Casalguidi, Pistoia), lo rivelano seguace di Raffaello e di fra Bartolomeo. ...
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Pittore (Modena tra il 1463 e il 1465 - ivi 1523). Formatosi nell'ambiente di Ercole de' Roberti e di L. Costa (pala per S. Maria dei Battuti a Modena, 1509, ora a Ferrara, Pinacoteca), fu a Roma tra il [...] 1513 e il 1520 nella cerchia di Raffaello. Del periodo romano rimangono gli affreschi in S. Giacomo degli Spagnoli e quelli (attribuiti) di S. Maria Assunta a Trevignano Romano. ...
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LUTERI, Battista, detto Battista Dossi
Alessandro Serafini
Figlio di Nicolò di Alberto di Costantino e fratello minore di Giovanni, il famoso pittore Dosso Dossi, da cui prese il soprannome, nacque [...] aver dipinto tre maschere (Venturi, 1892, p. 441 doc. 2). Nel gennaio 1520 il L. è attestato a Roma presso la bottega di Raffaello; qui, infatti, lo ricorda una lettera di Alfonso Paolucci, agente del duca Alfonso I d'Este, in cui si accenna anche al ...
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Orefice e spadaio (Sesso, Reggio nell'Emilia, 1465 - Ferrara 1521). Ebbe bottega di spadaio a Ferrara, ove divenne orefice del duca Ercole d'Este. Eseguì un gran numero di armi, tra cui una celebre daga [...] di Cesare Borgia (Roma, palazzo Caetani), erroneamente attribuita anche a Michelangelo, a Raffaello o al Pollaiolo. ...
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Il primo documento sul F. risale al 25 nov. 1508, quando è citato l'"Egregio viro magistro Cola Petri Gentilis de Amatrice" come testimone in un atto stipulato nell'abbazia di Farfa (Archivio abbaziale, [...] ), Roma 1983, pp. 152-157; M.R. Valazzi, N. F. detto Cola dell'Amatrice, in Urbino e le Marche prima e dopo Raffaello (catal., Urbino), Firenze 1983, pp. 346-354; C. Volpe, Un momento bolognese e raffaellesco di Cola dell'Amatrice, in Studi di storia ...
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Incisore di gemme e di cristalli, e medaglista (Vicenza 1468 - ivi 1546), massimo rappresentante della glittica italiana del Rinascimento. Lavorò specialmente per i Medici e i Farnese. Dopo un lungo soggiorno [...] a Venezia, si recò a Roma (1520-30), dove strinse rapporti di amicizia con Michelangelo e Raffaello, e Clemente VII gli commissionò le sue opere maggiori, tutte caratterizzate da un raffinato manierismo di origine raffaellesca: una croce e tre ovali ...
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Famiglia, originaria probabilmente di Barberino in Val d'Elsa, stabilitasi sin dal sec. 13º a Firenze (partecipò attivamente alla vita politica e fu della fazione antimedicea) e nel 1530 trasferitasi a [...] Roma con Antonio, strenuo difensore dell'ultima repubblica. A Roma i B. seppero assumere, con Raffaello e segnatamente con Francesco, posizione così eminente da portare alla tiara, col nome di Urbano VIII, il loro congiunto Maffeo. Ma la rapacità dei ...
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Regista teatrale (n. Cesena 1960). Autore tra i più significativi del teatro contemporaneo, diplomato in pittura e scenografia all’Accademia di belle arti di Bologna, nel 1981 insieme a Claudia Castellucci [...] (n. 1958), Chiara Guidi (n. 1960) e Paolo Guidi (n. 1962) ha fondato la Socìetas Raffaello Sanzio, che negli anni Novanta ha portato in scena spettacoli quali Amleto. La veemente esteriorità della morte di un mollusco (1992), Masoch. I trionfi del ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...