Storico dell'arte (Kassel 1828 - Berlino 1901), figlio di Wilhelm Karl, prof. all'univ. di Berlino. Cultore di una critica concentrata sulla grande personalità nelle sue implicazioni psicologiche, noto [...] soprattutto per le biografie di Michelangelo, Raffaello e Goethe e per i numerosi volumi di Essays (1859, 1865, 1871, 1879, 1890) in cui sviluppa, in forme spesso brillanti, un tipo di discorso critico di marca decisamente antipositivistica. ...
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Incisore bolognese (sec. 16º); lavorò tra il 1530 e il 1574. Continuatore di Marcantonio Raimondi, oltre che soggetti di propria invenzione (Amori, sdegni et gielosie di Giunone, Amorosi diletti degli [...] Dei, Vita e passione di Gesù Cristo), incise temi tratti da Michelangelo, Raffaello, Primaticcio, Giulio Romano, ecc. Famosi i ritratti del Bembo (1542), di Michelangelo (1546), di Raffaello. ...
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Pittore (Firenze 1486 - ivi 1530), uno degli esponenti più eccelsi fra i protagonisti del pieno Rinascimento fiorentino. La sua arte risentì l'influsso di Piero di Cosimo, presso cui aveva svolto apprendistato, [...] Vergine) è datato 1514. Dal confronto fra le due opere risulta chiaramente il maturarsi dell'artista, non senza lo stimolo di Raffaello e lo studio di Leonardo e dello stesso Dürer. Gli affreschi del ciclo del Battista nel chiostro degli Scalzi sono ...
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Pittore (Firenze 1483 - ivi 1561), figlio di Domenico. Formatosi nella bottega paterna a fianco dello zio David, guardò inizialmente all'arte di Piero di Cosimo e di fra Bartolomeo. Fondamentale fu poi [...] l'ascendente di Raffaello, che lo portò a forme più bilanciate e classiche: Madonna in trono fra i ss. Francesco e Maria Maddalena (1503, Firenze, Accademia); Incoronazione della Vergine (1504, Parigi, Louvre); Andata al Calvario (Londra, National ...
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Pittore (Firenze 1515 circa - Roma 1598). Allievo di Andrea del Sarto, influenzato dal Pontormo, dal Rosso e da Michelangelo, si trasferì presto a Roma, dove ebbe contatti con Francesco Salviati e con [...] i seguaci di Raffaello, dei quali esasperò il gusto per le composizioni affollate e movimentate. Attivo a più riprese nell'Oratorio di S. Giovanni Decollato con gli affreschi: Annuncio a Zaccaria (1536 circa), Predica del Battista (1538) e Battesimo ...
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Architetto e scultore (Burgos 1495 circa - Granada 1563); figlio di Gil. Completò la sua formazione con un soggiorno in Italia, dove recepì, oltre ai modi della tradizione fiorentina quattrocentesca, le [...] novità emergenti dall'ambiente romano (Michelangelo, Raffaello). A Napoli, socio di B. Ordóñez, lavorò alla pala marmorea della cappella Caracciolo di Vico in S. Giovanni a Carbonara (1517) e di sua mano è il tondo con la Madonna col Bambino in S. ...
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Incisore e litografo (Messina 1809 - Roma 1875). Noto soprattutto per la sua attività didattica e amministrativa (a Messina, Napoli e Roma, dove fu condirettore della Calcografia nazionale). Eseguì specialmente [...] riproduzioni di opere di antichi maestri (per es., da Raffaello, la Madonna della Reggia di Napoli, 1868, medaglia d'oro all'Accademia di Berlino). ...
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Uomo d'arme (sec. 15º - 16º). Ribelle a Genova, col suocero Gian Paolo da Leca, dopo la sua capitolazione vendette la sua signoria all'Officio di S. Giorgio e passò in Sardegna. Si sottomise ai Genovesi, [...] recandosi con Raffaello Grimaldi a Genova, dove entrò nel vivo delle lotte politiche cittadine. In seguito, in Corsica, diresse i lavori della nuova città di Ajaccio e della Fortezza. Al seguito di Filippino Fieschi conquistò Foce d'Orto. ...
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Incisore (n. Ravenna poco prima del 1493 - m. Roma 1527). Frequentò la bottega di M. Raimondi e fu attivo a Roma, incidendo a bulino opere antiche (il Trono di Nettuno di Ravenna, il Laocoonte, ecc.) e [...] composizioni di Raffaello (Ratto di Elena; Trionfo di Bacco), Giulio Romano (Lotta di Darete ed Entello; Allegoria della forza d'animo), B. Bandinelli (Strage degli Innocenti), F. Salviati, ecc. ...
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Nome con cui è noto l'architetto Antonio di Bartolomeo Cordini (Firenze 1484 - Terni 1546). Formatosi come carpentiere e maestro di legname, seguì gli zii materni Giuliano e Antonio il Vecchio a Roma (1503 [...] Pietro, dal 1511; per il Cortile del Belvedere, dal 1510; per la rocca di Civitavecchia, intorno al 1513) e di Raffaello (coadiutore nella costruzione di S. Pietro, dal 1516; assistente a Villa Madama, 1517-18), rende difficile individuare per quegli ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...