FONDULO (Fonduli), Giovan Paolo
Francesca Campagna Cicala
Nacque intorno alla metà del sec. XVI nel Cremonese, forse a Castelleone, dove si era stabilita la famiglia - discendente da Cabrino Fondulo, [...] ., Vincenzo da Pavia, detto il Romano, pittore in Palermo nel Cinquecento, Palermo 1916, pp. 109 s.; G.B. Ferrigno, Lo Spasimo di Raffaello e il pittore cremonese G.P. F., in Il Vomere (Marsala), 9e 16ag. 1936; S. Bottari, L'arte in Sicilia, Messina ...
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BUTI (Butti), Lodovico
Silvia Meloni Trkulja
Pittore fiorentino, nato verosimilmente tra il 1550 e il 1560, morto il 9 ag. 1611. Sono documentate sue cariche nell'Accademia del disegno dal 1582 al 1610, [...] sicurezza non sono molte. Intorno al 1585 fornì un'effigie di Leone X (Firenze, Museo Mediceo), derivandola da quella di Raffaello, per la serie aulica dei ritratti medicei; nel 1586 siglò e datò una pala d'altare (Annunciazione)con predella nella ...
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AGOSTINO Milanese (Agostino di Bramantino)
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Pittore, attivo in Milano nella seconda metà del sec. XV, è ricordato da G. P. Lomazzo nel suo Trattato dell'arte de la pittura per aver dipinto, con abile [...] Bramante, affrescando, per ordine di Niccolò V, quelle stanze vaticane, che furon poi "gettate a terra" da Giulio II perché Raffaello vi dipingesse la prigionia di s. Pietro ed il miracolo del corporale di Bolsena. Per il Vasari, cioè, il Bramantino ...
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CERASOLI, Domenico
Nato a Roma nel 1739, lavorò come mosaicista nello Studio del mosaico della Reverenda Fabbrica di S. Pietro per tutta la seconda metà del sec. XVIII e per il primo decennio del successivo.
Da [...] che risana lo storpio, tratto dal dipinto di Francesco Mancini.
Nel 1761 cominciò a porsi in mosaico la Trasfigurazione di Raffaello, da una copia eseguita nell'anno 1758 dal pittore Stefano Pozzi. Attendevano al lavoro il C., Giuseppe Ottaviani ...
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AZANI, Vincenzo degli (detto comunemente Vincenzo da Pavia o il Romano)
Maria Grazia Paolini
Da testimonianze di contemporanei risulta nato a Pavia, dove abitava prima di andare a Palermo. Il cognome [...] di certi moduli di B. Suardi, si sovrappose in modo discontinuo la conoscenza di sigle e schemi compositivi dei seguaci di Raffaello, tra cui Cesare da Sesto. La risultante fu un'arte talvolta macchinosa nelle grandi pale, ma immediata nel segno e di ...
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Urbino Comune delle Marche (226 km2 con 13.929 ab. nel 2020, detti Urbinati), capoluogo, insieme a Pesaro, della prov. di Pesaro e Urbino (➔ Pesaro). La cittadina è situata a 485 m s.l.m. sopra un colle [...] raccolte. Nei pressi di U., S. Bernardino è attribuita a F. di G. Martini. Nella casa di Raffaello è un affresco del padre, G. Santi. Il monumento a Raffaello è di L. Belli (1897). Notevoli, inoltre, le opere (dal 1963) dell’architetto G. De Carlo ...
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Grèco, Il (sp. El Greco). - Soprannome con cui è conosciuto Domìnikos Theotokòpulos, pittore cretese trapiantato in Spagna (Creta 1541 - Toledo 1614). Discepolo di Tiziano, subì l'influsso del Tintoretto, [...] , collezione Thyssen-Bornemizsa), mentre la sua cultura si arricchiva di elementi del Correggio, del Parmigianino e anche di Michelangelo, Raffaello e Dürer. A Roma (1570-72) fu in contatto con la cerchia del cardinale A. Farnese, sebbene si sentisse ...
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MORA, Paolo
Giovanna Mencarelli
Restauratore d'arte, nato a Roma il 22 maggio 1921, morto ivi il 26 marzo 1998. Nel 1944 entrò come allievo all'Istituto centrale del restauro (ICR), dove dal 1950 svolse [...] della Fondazione Mondralisca; a Piacenza, Collegio Alberoni; a Reggio Calabria, Museo della Magna Grecia), della Deposizione di Raffaello (Roma, Galleria Borghese), de Il cesto di frutta di Caravaggio (Milano, Galleria Ambrosiana), risolvendo anche ...
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FERRARI, Carlo, detto il Ferrarin
Giorgio Marini
Terzogenito di Francesco (1786-1852)., stampatore di stoffe, e di Elisabetta Marziali, nacque a Verona nella parrocchia di S. Silvestro il 30 sett. 1813.
All'errore [...] a tema sacro (Adorazione nell'orto, in collezione Camuzzoni, o il paliotto per l'altare della Madonna in S. Luca) o storico (Raffaello si congeda dai familiari partendo per Roma, e l'Incontro tra s. Antonio da Padova e Ezzelino da Romano). Dopo la ...
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MANTOVANI, Alessandro
Sara Parca
Nacque nel 1811 da Giacomo e da Rosa Reali a Ferrara, dove iniziò giovanissimo l'apprendistato come decoratore sotto la guida dell'ornatista e scenografo F. Migliari, [...] l'altro lato della loggia, a ponente, su un progetto che Minardi concepì come continuazione, ideale e reale, delle logge di Raffaello, affidando a N. Consoni la parte figurativa e a Galli l'esecuzione degli ornati in stucco.
Tra il 1859 e il 1867 ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...