BOCCACCI (Boccaccino), Camillo
Alfredo Puerari
Figlio di Boccaccino e di Adriana di Farfengo, nacque a Cremona nel 1504 (nell'inventario dei beni ereditati dal padre, steso nel 1526, è dichiarato di [...] che il B. fu avviato alla pittura dal padre, e come questi aveva introdotto a Cremona le prime nozioni di Giorgione e Raffaello, così egli fu il primo dei cremonesi a orientarsi verso la pittura parmense volgendosi al Parmigianino e dando l'avvio al ...
Leggi Tutto
AQUILA, Pietro
Alfredo Petrucci
Nato, secondo alcuni a Marsala, secondo altri a Palermo, nella prima metà del sec. XVII. Si formò alla scuola del pittore e incisore palermitano Pietro del Po e operò, [...] fra l'altro un ritratto riccamente omato di Cristina di Svezia, cui essa è dedicata, e uno, condotto con estrema finezza, di Raffaello, con figura allegorica disegnata dal Maratta, fu edita da G. G. De Rossi, con l'intento di sostituire sul mercato ...
Leggi Tutto
Pittore e disegnatore (Düsseldorf 1783 - Berlino 1867). Più che l'educazione classicista ricevuta all'accademia di Düsseldorf, importanti per la sua formazione furono i contatti con l'ambiente romantico [...] Nazareni a Roma, l'adesione al Lukasbund (1812), l'ammirazione per Giotto, per la pittura del Quattrocento e per Raffaello, furono stimoli per un impegno profondo volto al rinnovamento della cultura figurativa tedesca, in un ideale che vedeva l'arte ...
Leggi Tutto
BALASSI, Mario
Renzo Chiarelli
Nacque a Firenze nel 1604, e fu affidato in giovane età, per la sua educazione artistica, a Iacopo Ligozzi, veronese attivo in Firenze. Morto il maestro, passò alla scuola [...] lodata dal Passignano e da Guido Reni, i quali dissero che "Mario non l'aveva copiata, ma staccata dal quadro di Raffaello" (cfr. Baldinucci). Entrato nelle grazie del duca Ottavio Piccolomini, il B. fu da questo condotto a Vienna, dove eseguì, fra l ...
Leggi Tutto
BARLACCHI, Tommaso
Alfredo Petrucci
Mancano del B. esatti dati biografici. Attivo a Roma dopo il Sacco del 1527, ènoto più che come incisore come editore-calcografo e mercante di stampe. Dopo che la [...] sua abilità, èuna copia in controparte della Lucrezia romana che Marcantonio Raimondi aveva incisa a suo tempo da un disegno di Raffaello e reca appunto l'indirizzo: "Tomasius Barl. excudebat 1541". Un altro rame di Enea Vico, e cioè uno dei ritratti ...
Leggi Tutto
Scultore e architetto (Monte San Savino, Arezzo, 1460 circa - ivi 1529). Per la sua formazione a Firenze, oltre all'apprendistato forse presso A. del Pollaiolo, rilevanti furono la persistente lezione [...] . Di nuovo a Firenze (1501-05), in un momento di grande vivacità per la presenza di Leonardo, Michelangelo e Raffaello, il S. affinò la sua sensibilità pittorica per la materia eseguendo opere come il fonte battesimale di Volterra, la Madonna ...
Leggi Tutto
Pittore, scultore e architetto (n. forse Treviso 1498 - m. Boulogne 1544), probabilmente appartenente alla famiglia di P. M. Pennacchi, benché non vada confuso con il pittore Girolamo Pennacchi, anch'egli [...] , la Presentazione al Tempio, in S. Salvatore, che rivelano spunti lombardo-emiliani e la conoscenza dei modi di Raffaello. Predilesse la pittura in chiaroscuro (grisaille): in questa tecnica è famosa la sua Allegoria antipapale (1543, Hampton Court ...
Leggi Tutto
Pittore (Nettuno 1599 - Roma 1661). Allievo, prima a Roma, poi a Bologna, di F. Albani, si stabilì a Roma dal 1621. Le prime opere, tra cui la Visione di s. Isidoro (1622, S. Isidoro), risentono ancora [...] e ricco di ascendenza veneta, tratto costante dello stile di S., è evidente un preciso riferimento a Raffaello e al classicismo cinquecentesco, nella semplicità compositiva e nell'essenzialità psicologica data dalla concentrazione dell'evento in ...
Leggi Tutto
Architettura
In senso generico, organismo architettonico aperto su uno o più lati, sorretto da pilastri o colonne. La l. è nota e usata in tutti i tempi (loggetta delle Cariatidi nell’Eretteo sull’Acropoli [...] o arcate che si svolgono sopra al pianterreno intorno ai cortili di complessi conventuali o nei palazzi (L. di Raffaello nei palazzi vaticani ecc.), e alcuni portici pubblici tradizionalmente destinati sia a uso civico, sia per attività produttive ...
Leggi Tutto
Pittore (n. Bruxelles 1488 circa - m. ivi 1541). Al servizio di Margherita d'Austria dal 1518 e poi, dal 1532, di Maria d'Ungheria, dipinse ritratti (Georges van Zelle, 1519, Bruxelles, Musées royaux des [...] des beaux-arts; Sacra famiglia, 1525, Madrid, Prado) che mostrano l'innesto della pittura italiana e in particolare di Raffaello (del quale ebbe modo di studiare i cartoni con gli Atti degli Apostoli presenti a Bruxelles dal 1516) sugli elementi ...
Leggi Tutto
raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...