Mastrocinque, Camillo
Orio Caldiron
Regista cinematografico, nato a Roma l'11 maggio 1901 e morto ivi il 23 aprile 1969. Abile artigiano dalle sicure capacità tecniche, con sessanta film circa realizzati [...] cinematografico come aiuto di Augusto Genina. Ritornato in Italia, fu assistente di Carlo Ludovico Bragaglia, Marco Elter, Raffaello Matarazzo, Mario Mattoli, fino al debutto nella regia con il film musicale Regina della Scala (1937), in ...
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Gora, Claudio
Guglielmo Siniscalchi
Nome d'arte di Emilio Giordana, attore cinematografico e televisivo e regista cinematografico, nato a Genova il 27 luglio 1913 e morto a Rocca Priora (Roma) il 13 [...] alle attività del Cineguf e del Teatroguf di Genova), esordì nel cinema nel 1939 in Trappola d'amore di Raffaello Matarazzo. Raggiunse il successo, nel ruolo stereotipato del giovane affascinante, in commedie rosa come Torna, caro ideal! (1939) di ...
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De Filippo, Titina (propr. Annunziata)
Guglielmo Siniscalchi
Attrice teatrale e cinematografica, nata a Napoli il 23 marzo 1898 e morta a Roma il 26 dicembre 1963. Spesso ignorata dal cinema italiano [...] , la D. F. esordì nel cinema, dopo una lunga esperienza teatrale, solo nel 1937 in Sono stato io! di Raffaello Matarazzo, commedia degli equivoci che la vide recitare in compagnia dei fratelli. Partecipò poi a numerosi film comici come Frenesia (1939 ...
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De Concini, Ennio
Serafino Murri
Sceneggiatore, regista cinematografico, commediografo e giornalista, nato a Roma il 9 dicembre 1923. Autore versatile e prolifico, ha ideato storie di robusta e articolata [...] come Il tradimento (1951) di Riccardo Freda, e soprattutto Vortice (1953) e La risaia (1955), entrambi di Raffaello Matarazzo, nonché in molti film d'avventura (genere a lui particolarmente congeniale), che spaziano da ricostruzioni storiche come Il ...
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Martinelli, Elsa
Francesco Costa
Attrice cinematografica, nata a Grosseto il 13 gennaio 1935. Bruna, longilinea e con grandi occhi scuri, così da essere lanciata come la Audrey Hepburn italiana, la [...] né in teatro. Tornata in Italia, fu chiamata a lavorare in due film d'indubbio interesse, La risaia (1955) di Raffaello Matarazzo, che raffreddava i toni melodrammatici di Riso amaro (1949) di Giuseppe De Santis, e Donatella. Fu però Mauro Bolognini ...
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Lombardo, Goffredo
Monica Cardarilli
Produttore cinematografico, nato a Napoli il 15 maggio 1920. Alla guida della Titanus, L. si è distinto per una felice strategia di mercato tesa a incrementare ed [...] 'inizio fu ricco di notevoli lavori e poté fregiarsi dei nomi di grandi artisti. Realizzò melodrammi di successo con Raffaello Matarazzo (I figli di nessuno, 1951; Chi è senza peccato…, 1952; Angelo bianco, 1955; Malinconico autunno, 1958) e numerosi ...
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Critofilm
Paola Scremin
Termine coniato da Carlo Ludovico Ragghianti per indicare realizzazioni filmiche in cui l'interpretazione delle opere d'arte è proposta attraverso il movimento della macchina [...] macchina da presa. Come avrebbe fatto più tardi Ragghianti nel suo primo c. (La deposizione borghesiana di Raffaello, 1948), Heilbronner fece costruire dei carrelli per effettuare riprese più efficaci su alcuni edifici di architettura fiorentina del ...
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Valli, Alida
Stefania Carpiceci
Nome d'arte di Alida Maria Laura von Altenburger, attrice cinematografica e teatrale, nata a Pola (od. Pula, in Croazia) il 31 maggio 1921. Di rara bellezza (incarnato [...] Saladino (1937) di Mario Bonnard, dove usò per la prima volta il suo nome d'arte, Sono stato io! (1937) di Raffaello Matarazzo e L'amor mio non muore… (1938) di Peppino Amato. Raggiunse tuttavia la popolarità soltanto grazie a il regista Max Neufeuld ...
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De Matteis, Maria
Mario Verdone
Costumista teatrale e cinematografica, nata a Firenze il 6 marzo 1898 e morta a Roma il 9 dicembre 1988. Gli insegnamenti di Gino Carlo Sensani e le esperienze professionali [...] a lavorare per il cinema, convincendola a trasferirsi a Roma. Il suo primo film fu Il marchese di Ruvolito (1939) di Raffaello Matarazzo, dove la sua firma appare nei credits a fianco di quella del maestro. Seguirono Torna, caro ideal! (1939) di ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] sue stesse avventure, se a partire dal Rinascimento un pittore resisteva difficilmente alle lusinghe dell'autoritratto, come fecero Raffaello o Velázquez, anche il cinema, all'indomani della sua nascita, diede il via all'autocelebrazione. I metafilm ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...