FORTINI, Davide
Giuseppe La Tosa
Non si conosce la data di nascita di questo architetto, originario di San Casciano in Val di Pesa (Lamberini, 1990), esperto di ingegneria idraulica, attivo in Toscana [...] dal quinto decennio del Cinquecento alla fine del secolo. Figlio di un Raffaello, fu genero del Tribolo (Niccolò Pericoli), di cui sposò la figlia maggiore Dianora, e iniziò la sua carriera lavorando sotto la guida del suocero.
Con il Tribolo ...
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Pittore (n. Perugia 1465 circa - m. dopo il 1540); scolaro del Perugino che aiutò nell'esecuzione delle pale d'altare di S. Pietro (1495) e di S. Agostino (1520) in Perugia. Collaborò inoltre con il Pinturicchio [...] nella tavola di S. Andrea a Spello (1507). Fu vivamente impressionato dall'arte di Raffaello e divenne suo seguace. Le opere di E. più importanti sono l'Adorazione dei Magi (1505) e la Sacra Conversazione (1509) nella pinacoteca di Perugia. ...
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Famiglia di intagliatori senesi. Massimiliano (fine sec. 18º) fu il primo ad esercitare quest'arte, che trasmise al figlio Angiolo (Siena 1805 - Firenze 1873), il quale, a Firenze dal 1841, fu tra i primi [...] restauratori del gusto del mobile artistico ispirato alla tradizione toscana rinascimentale. Dei suoi figli, Egisto, Ottavio, Raffaello, Rinaldo, quest'ultimo (Siena 1830 - Firenze 1904), abile orafo e disegnatore, fu l'artista di maggior rilievo. ...
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Pittore ferrarese (n. 1474 - m. tra 1550 e 1560), fratello di Giovanni Luteri detto il Dosso. Allievo di L. Costa, ma vissuto sempre accanto al fratello, cercò, ma vanamente, di intenderne lo stile. Si [...] occupò specialmente di dettagli decorativi (stucchi, rilievi di bandiere, turbanti, ecc.). Fu a Roma (1517), dove avvicinò Raffaello. ...
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MALESCI, Giovannino (Giovanni)
Simona Sperindei
Figlio di Luigi e di Adele Mangani, nacque a Vicchio nel Mugello il 13 sett. 1884.
Fin dalla prima adolescenza mostrò una naturale inclinazione per il [...] disegno riproducendo immagini da giornali e fotografie; a quindici anni fu segnalato al pittore Raffaello Sorbi, che gli consigliò di perfezionarsi all'Accademia di belle arti di Firenze, ma le modeste condizioni familiari non gli permisero di ...
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GIROMETTI, Pietro
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Nacque a Roma il 20 sett. 1811 da Giuseppe e Luigia Albites. Apprese l'arte di incidere pietre dure e medaglie dal padre e frequentò i corsi dell'Accademia [...] di belle arti.
Nel 1831 eseguì una medaglia dedicata a Raffaello Sanzio, alla quale seguirono quelle per Ennio Quirino Visconti (1832) e per il cardinale Placido Zurla (1833).
Nel 1833 fu nominato membro ordinario dell'Accademia del disegno di New ...
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ARIOSTO, Galasso
Luisa Bertoni Argentini
Ottavo figlio del conte Niccolò e di Daria Malaguzzi VaIeri, nacque a Ferrara nel 1489. Venne avviato alla carriera ecclesiastica dal fratello Ludovico, che [...] gli dedicherà nel 1517 la II Satira. Trasferitosi a Roma, l'A. entrò al servizio dei cardinali Raffaello Riario, prima, e Innocenzo Cybo poi, cercando probabibnente di ottenere qualche prelatura, come si desume da alcuni versi della I Satira di ...
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Incisore, medaglista e intagliatore di pietre dure e cristalli (Verona circa 1505 - Cracovia 1565). Fu attivo a Roma e, dopo il 1527, a Venezia; nel 1539 si recò in Polonia, dove lavorò per il re Sigismondo. [...] Come incisore, seguace di M. Raimondi, riprodusse in una tecnica accurata e disinvolta composizioni di Raffaello, del Rosso Fiorentino, di Tiziano e del Parmigianino. Di grande finezza sono i pochi esemplari di gemme rimastici: Adorazione di pastori, ...
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Barberini
Famiglia, originaria probabilmente di Barberino in Val d’Elsa, stabilitasi sin dal sec. 13° a Firenze (dove partecipò attivamente alla vita politica e fu della fazione antimedicea) e nel 1530 [...] trasferitasi a Roma con Antonio, strenuo difensore dell’ultima Repubblica. A Roma i B. seppero assumere, con Raffaello e segnatamente con Francesco, posizione così eminente da portare alla tiara, col nome di Urbano VIII, il loro congiunto Maffeo. Ma ...
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Drammaturgo ceco (Dobruška, Boemia Orient., 1849 - Praga 1915); partecipò ai lavori per la fondazione del Teatro Nazionale, di cui divenne il primo direttore. Fu in seguito direttore anche del nuovo teatro [...] sue opere teatrali, incentrate su temi storici o sociali, ricordiamo: Jan Výrava (1886); Láska Raffaelova ("Un amore di Raffaello", 1888); Velkostatkář ("Il latifondista", 1890); Žně ("La messe", 1904). Raccolse in volumi i ricordi della sua attività ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...