Rappresentazione degli oggetti nello spazio (nel disegno, nella pittura ma anche nella scultura in bassorilievo o altorilievo), in modo da raggiungere l’effetto della terza dimensione su una superficie [...] A. Mantegna, utilizzando la p., nei diversi tipi di visione, con un fine dichiaratamente illusionistico. Nell’opera di Raffaello e della sua scuola si accentuano le applicazioni della p. architettonica dipinta che, affermatesi nel corso del 16° sec ...
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Comune dell’Umbria (449,5 km2 con 164.880 ab. nel 2020), capoluogo provinciale e regionale. È posta su un colle a 493 m s.l.m. nella Valle Tiberina, presso l’incrocio di importanti vie di comunicazione, [...] del 16° sec. sono edifici di G. Alessi (S. Angelo della Pace; villa di Colle del Cardinale) e un affresco di Raffaello in S. Severo (1505). Notevole edificio del 18° sec. è Palazzo Gallenga (F. Bianchi), sede dell’università per stranieri. Tra gli ...
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(fiamm. Brussel) Città capitale del Belgio (2.049.511 ab. nel 2018); la regione di B.-Capitale, una delle tre del Belgio, creata nel 1989, è divisa in 19 comuni o municipalità.
B. sorge in posizione centrale [...] celebri fin dal 15° sec., raggiunsero il primato assoluto verso la metà del 16° sec. conP. van Aelst (esecutore dei cartoni di Raffaello), P. e W. de Pannemaker, F. Geubles e A. Leyniers. B. è inoltre sede di una università libera, di un Ateneo reale ...
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FRANCESCHI, Piero
Ronald W. Lightbown
FRANCESCHI (Della Francesca), Piero (dei).- Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), primogenito di Benedetto di Piero e di Romana, figlia di Pierino di [...] (Bartolomeo Suardi), le cui date (1460-1536) escludono qualsiasi possibile collaborazione fra i due. Nella "vita" di Raffaello, infine, Vasari attesta che il F. e "Bramantino" lavorarono nelle stanze che diventarono successivamente le stanze di ...
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GANDOLFI, Gaetano
Donatella Biagi Maino
Nacque a San Matteo della Decima (San Giovanni in Persiceto, presso Bologna) il 30 ag. 1734 da Giuseppe Antonio e Francesca Maria Baldoni; adolescente, poté raggiungere [...] del giovane pittore, abile a tradurre in monocromo, attraverso la risaltata resa dei contrasti luministici, le magnifiche prove bolognesi di Raffaello, Girolamo da Carpi, le opere di A. e L. Carracci, G. Reni, G. Cavedoni, Guercino. Ancora il Dalton ...
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CIGNANI, Carlo
David Miller
Secondo le fonti (Frati, 1912, pp. 159-167), discendeva da nobile famiglia originaria della Toscana trasferitasi nel 1273 a Bologna, dove nacque il 15 maggio 1628 da Pompeo [...] apni (1662-65); Zanotti riferisce dell'incontro con il collega bolognese Lorenzo Pasinelli, e dei loro commenti davanti alla Trasfigurazione di Raffaello, allora in S. Pietro in Montono.
Nel 1665 il C. era di ritorno a Bologna, dove rimase sino a che ...
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FARUFFINI, Federico
Anna Finocchi
Nacque il 12 ag. 1833 a Sesto San Giovanni (Milano) da Paolo, farmacista, che vi si era stabilito dal 1822, e da Giuseppa Albini. Nel 1848 fu mandato dal padre a studiare [...] , F. S. Altamura - in particolare), rinsaldando le sue scelte antiaccademiche per una pittura tutta basata sui valori cromatici (Raffaello e la Fornarina, Perugia, coll. priv.). Inoltre fu attratto dalle esperienze puriste di A. Malatesta e del russo ...
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PACINI, Sante
Alessandra Baroni
PACINI, Sante (Santi). – Nacque nel 1734 a Firenze nella parrocchia di S. Lorenzo, da Giuseppe e Rosa (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Archivio capitolare [...] con cui partì, nel 1773 alla volta di Torino. Dalla raccolta privata del pittore boemo, che vantava anche studi di Raffaello, trasse il modello per le diverse tirature della Deposizione di Cristo.
Intorno al 1774, insieme al preferito entourage di ...
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CATENA, Vincenzo
Eduard A. Safarik
Nacque intorno al 1480, probabilmente a Venezia, da Biagio, dalmata oriundo di Perasto (Djuric, in Pignatti, 1955, p. 233). Non è controllabile (Robertson, 1954, p. [...] a Roma l'11 aprile e indirizzata all'amico del C., Antonio di Marsilio, a Venezia, Marcantonio Michiel, annunciando la morte di Raffaello e la malattia di Michelangelo, si raccomanda: "dite adunque al nostro C. che se guardi, poiché 'l tocha a li ...
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LOMBARDO (Solari), Girolamo
Vito Zani
Figlio dello scultore Antonio e di Adriana Vairà, fratello di Aurelio e Ludovico, nacque entro il primo decennio del XVI secolo a Ferrara, dove il padre fu scultore [...] , ferraresi ed alcuni altri del già Stato pontificio in Roma nei secoli XV, XVI e XVII, Bologna 1885, pp. 75 s.; F. Raffaelli, Il tabernacolo di bronzo e il ciborio in marmo nella chiesa metropolitana di Fermo, in Arte e storia, IV (1885), 2, pp ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...