CENNINI, Bartolommeo
Bruno Santi
Figlio del fonditore fiorentino Giovanni Battista, si ignora quando egli sia nato, e non si conoscono neanche i termini cronologici della sua prima attività. Il fatto [...] e un bassorilievo (oggi perduto) raffigurante l'Arcangelo Raffaele con Tobia sul prospetto della chiesa del convento dell'Arcangelo Raffaello (Richa). Il 3 ag. 1669 l'artista iniziò il suo capolavoro, cioè il Crocifisso bronzeo che doveva sostituire ...
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BOSCOLI (dal o del Bosco), Tommaso (Maso)
Giancarlo Bojani
Nacque nel 1501 o 1503 a Fiesole da Pietro figlio di Maso d'Antonio da Settignano (Milanesi, in Vasari, 1879). Il Vasari lo dice "creato" di [...] . L'8 marzo 1552 il B. intervenne, per la parte dei Chigi, a un lodo con gli eredi di Lorenzetto, rappresentati da Raffaello da Montelupo, per le tombe Chigi in S. Maria del Popolo (Gnoli). Il libro dei conti della fabbrica di S. Pietro registra ...
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FIDANZA, Raffaele
Federica Bocci
Nacque a Matelica (prov. di Macerata) il 10 dic. 1797 da Giuseppe, titolare delle più importanti fabbriche di pannilana della cittadina, e Petronilla Conti. Dopo i primi [...] Zingara" del Murillo, Madonna, Bambino e s. Anna di A. Carracci, Disputa di Nostro Signore di L. Carracci, Ebe di Raffaello, Gesù nel sepolcro del Veronese e S. Francesco d'Assisi di T. Minardi.
Secondo le testimonianze dell'Angelucci (1890, p. 136 ...
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ALOISI (Alvisi, Aloisi Galanini, Gailanino, ecc.), Baldassarre, detto il Galanino
Rezio Buscaroli
Pittore e incisore nato a Bologna il 22 nov. 1577 da Sebastiano Galanini e da Elena Zenzanini.
Secondo [...] e ripetuto, in ambedue diversi, anche da altri intagliatori, e la serie di 50 stampe della cosiddetta "Bibbia di Raffaello" in Vaticano, disegnata dal vero ed incisa sette anni prima da Sisto Badalocchio e Giovanni Lanfranco.
Ebbe tre figli (Damiano ...
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CRESTADORO (Cristadoro), Giuseppe
Elvira Natoli
Figlio di un orefice, Gerolamo, e di Damiana Caruso, palermitani (Grosso Cacopardo, 1821), nacque probabilmente a Palermo intorno al 1725-30.
La conoscenza [...] nella volta della chiesa madre (1793) una Trasfigurazione, nella quale si volge ancora una volta alla "imitazione" del celebre modello di Raffaello. Una tela con la Gloria di S. Pietro (1794) si conserva nella chiesa di S. Pietro di Agrigento, e lo ...
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BOSELLI (Bosselli, Boscelli, Busello, Buselli, Basselli), Orfeo
Giovanna Casadei
Nacque a Roma nel 1600 c.; le notizie sulla sua vita si ricavano principalmente dal suo trattato inedito: Osservationi [...] con A. Sacchi e con il pittore francese P. Mignard, l'amore, quasi il fanatismo, per l'arte antica e per Raffaello sono i temi più ricorrenti nelle sue Osservationi, interessanti, oltre che per la vastità e puntualità della materia trattata (dalla ...
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FANCIULLACCI
Chiara Briganti
Famiglia operosa per oltre cent'anni alle dipendenze dei marchesi Ginori nella manifattura di Doccia situata nei pressi di Sesto Fiorentino. Capostipite fu Iacopo, detto [...] miniature che riproducono fedelmente, in piccolissime dimensioni, capolavori di grande formato, tra i quali vanno ricordate opere di Raffaello e di Rubens: si ha notizia a questo proposito che nel 1821 Constantin e Giovanni Crisostomo si recarono a ...
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Vitruvio Pollione, Marco
Fabrizio Di Marco
La nascita dell’architettura
Marco Vitruvio Pollione fu architetto e ingegnere dell’epoca di Cesare e di Augusto. È noto soprattutto per il trattato L’architettura, [...] dei rapporti proporzionali tra le parti di un edificio e il suo insieme saranno al centro del metodo progettuale di Bramante, Raffaello e Palladio. Quest’ultimo, tra l’altro, realizzò i disegni della edizione del trattato curata da Daniele Barbaro a ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] della cultura classica e quindi di R. sul suolo italiano si origina nelle fonti e nella trattatistica contemporanea, da Raffaello – nella sua lettera a Leone X – a G. Vasari, che ne traccia un percorso eminentemente fiorentino. In realtà, in ...
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Vedi FIDIA dell'anno: 1960 - 1994
FIDIA (Φειδίας, Phidias)
G. Becatti
Scultore ateniese, figlio di Carmide, fratello (Plin., Nat. hist., xxxv, 54 e xxxvi, 177) o zio (Strabo, viii, 354) del pittore Panainos. [...] in Acaia, forse la prima formulazione di questo soggetto, che sarà uno dei più cari al maestro, come la Madonna per un Raffaello. Pausania (vii, 27,2) dice infatti questa statua di Atena anteriore a quella dell'Acropoli, cioè la Pròmachos, e a quella ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...