LEVATI, Giuseppe
Ilaria Sgarbozza
Nacque a Concorezzo, piccolo borgo alle porte di Milano, il 19 marzo 1739. Cominciò a lavorare giovanissimo presso il padre, falegname, di cui si ignora il nome. Trasferitosi [...] degli arazzi con pitture a tempera improntate al recupero della grottesca, sul tipo, allora tornato in auge, delle logge vaticane di Raffaello. Il successo fu tale che giunse la nomina a "pittore generale dei palazzi di corte". Fu così impegnato nell ...
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LIBERI, Antonio (Antonio da Faenza, Antonio di Mazzone, Antonio Domenichi)
Vaima Gelli
Sono poche le notizie certe su questo pittore e architetto probabilmente originario di Faenza, attivo nella prima [...] ), opera non lontana dai modi di L. Signorelli, in cui si possono cogliere già riferimenti alle Stanze di Raffaello e alle architetture bramantesche (Battistini, p. 143).
Lasciata Loreto, si spostò a Montelupone, presso Macerata, dove dipinse due ...
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BUTTI, Enrico
Luciano Caramel
Figlio di Bernardo, intagliatore, e di Anna Maria Giudici, nacque a Viggiù il 3 apr. 1847, da una famiglia di artigiani che per tradizione si dedicavano alla lavorazione [...] 'era rivelata negli anni precedenti e che presto impose all'attenzione le sue prime opere accettate in pubbliche esposizioni: un Raffaello Sanzio adolescente, esposto alla Mostra nazionale del 1872, e la Eleonora d'Este che si reca a trovare T. Tasso ...
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DUPRÉ, Amalia (Maria Luisa Amalia)
Ettore Spalletti
Figlia dello scultore Giovanni e di Maria Mecocci, nacque a Firenze il 26 nov. 1842.
Fu educata al disegno e al modellato dal padre e ben presto cominciò [...] ; una S. Caterina in terracotta per la cappella del Pio Ricovero delle orfanelle a Siena; Le virtù teologali in marmo per Raffaello Agostini di Firenze; una Addolorata in terracotta per la chiesa di S. Emidio ad Agnone.
Il lavoro più impegnativo di ...
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CIAMBERLANO, Luca
Laura Tarditi
Nacque a Urbino probabilmente intorno al 1570-80: sono da ritenere erronee, perché non compatibili con la sua prima opera conosciuta, (1599), le date di nascita riportatp [...] , sono in genere tratte da disegni o da opere di grandi maestri (quali, ad esempio, I dodici apostoli di Raffaello, Noli me tangere del Barocci, S. Lucia di Agostino Carracci, il Silenoebbro di Annibale Carracci). Il Nagler, pur riconoscendo ...
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Complesso di concetti teorici e di norme pratiche desunti dagli antichi Greci e Romani e applicati alla composizione e al giudizio delle opere d’arte. Fu soprattutto il Rinascimento italiano che propose [...] in contrapposizione al barocco e al realismo caravaggesco, si configura una tendenza verso un c. idealistico, largamente ispirato a Raffaello e all’antico. Tale tendenza troverà in più riprese ampio spazio in Italia e in Europa, in particolare, nel ...
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LONGHI, Roberto
Simone Facchinetti
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 28 dic. 1890, da Giovanni e da Linda Battaglia, originari della provincia modenese: di Concordia sulla Secchia il primo, di Carpi [...] politica letteraria & artistica (1918) e L'Italia che scrive (1918-19). Anche la mostra del giocattolo - organizzata con Raffaello Giolli al Lyceum di Milano nel 1917 - si collocava nello sfondo di una carriera che faticava a trovare sbocchi ...
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D'ANGOLO (Dall'Angolo, Dell'Angolo), Battista, detto del Moro (dal Moro, Moro)
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Altobello "ab Angulo" o "de l'Angulo" (forma che più tardi, in documenti riguardanti [...] "La Perla", ora al Prado di Madrid, ma nel Cinquecento in casa Canossa a Verona e qui venerata come un autografo di Raffaello, copiata dal D. anche in pittura, come da molti altri. Anche il disegno conservato al Louvre in una montatura vasariana con ...
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LANDI, Gaspare
Stefano Grandesso
Nacque a Piacenza il 6 genn. 1756 da Ercole e da Maria Francesca Rizzi, secondo di cinque fratelli. Nonostante l'appartenenza del padre al nobile casato piacentino dei [...] modelli del passato, le "parti" della pittura più congeniali al suo talento, come l'espressione, che guardò in Leonardo e Raffaello, il chiaroscuro e il colore, approfonditi attraverso A. Allegri detto il Correggio e i veneti. Anche Boni, che il L ...
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LASINIO, Carlo
Valeria Di Piazza
Figlio di Gian Paolo, giureconsulto, nacque a Treviso il 15 febbr. 1759. Secondo quanto riferisce Federici, suo primo biografo, dopo aver studiato pittura all'Accademia [...] analitici e inventari ragionati delle opere d'arte raccolte ed esposte in Camposanto. Lavorò anche a Roma: dalle opere di Raffaello incise a bulino gli ornati delle logge vaticane, ripetendo in formato ridotto la famosa serie di G. Ottaviani e G ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...