DANDINI, Vincenzo
Evelina Borea
Fratello del pittore Cesare, nacque a Firenze nel 1607.
Menzionato solo marginalmente nella biografia di quest'ultimo dettata da Filippo Baldinucci o citato occasionalmente [...] a proposito di un lungo esercizio di riflessione grafica sui celebri monumenti della scultura antica in Roma, e su Raffaello e su Michelangelo, è provato anche da disegni contrassegnati dalla sua sigla, oggi nella raccolta americana Held (cfr. il ...
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PAGNI, Ferruccio
Eugenia Querci
– Nacque a Livorno l’11 settembre 1866 da Domenico e da Regina Bini.
Seguì i corsi di Natale Betti presso la Scuola comunale di disegno, dove ebbe compagni Plinio Nomellini [...] tra falaschi, folaghe, boschi di pini e battute di caccia, molti altri artisti (Francesco Fanelli, Ludovico e Angiolo Tommasi, Raffaello Gambogi ) confluirono a Torre del Lago, finendo per creare insieme a Pagni e Puccini stesso, con tanto di statuto ...
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PUCCI, Camillo
Francesco Franco
PUCCI, Camillo. – Nacque a Sarzana (La Spezia) il 16 agosto 1802, da Giuseppe Vincenzo e da Nicoletta Botti. Si trasferì quindi a Firenze, dove, nei primi anni Venti, [...] i cartoni degli affreschi per il santuario di Nostra Signora dell’Orto a Chiavari, approfondendo lo studio delle Stanze di Raffaello e della Cappella Sistina. Nel 1840 portò a termine le Storie della Vergine e i Profeti nella cappella dell’Annunciata ...
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PIGNONI, Zanobi di Francesco
Sara Mori
PIGNONI, Zanobi di Francesco. – Stampatore, libraio e musico attivo in Firenze nella prima metà del Seicento; non si conosce né il luogo né la data di nascita [...] di Marco da Gagliano (Florentiae 1614), Le varie musiche a una due tre voci per cantare nel clavicembalo et chitarrone di Raffaello Rontani (Firenze 1614) e Il primo libro di madrigali a cinque voci di Domenico Visconti (Firenze 1615); almeno tre di ...
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DALLE CATENE, Gian Gheramo
Massimo Ferretti
Figlio di Antonio da Parma, ma residente a Modena "ab infantia", è documentato come pittore fra il 1520 e il 1533. Il 25 marzo 1520 "Zangirardo Cathena pictore [...] e sansoviniane. Il braccio levato del Battista dipende inequivocabilmente dalla specifica formula iconografica diffusa dalla bottega di Raffaello. La chiarezza stereometrica delle figure, e più in particolare il ritmo della Madonna col Bambino ...
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CARNOVALI, Giovanni, detto il Piccio
Marco Valsecchi
Nato a Montegrino, sopra Luino, il 29 settembre del 1804, e non del 1806 come hanno sostenuto molti biografi, era figlio di Giovan Battista, muratore. [...] ventitré anni, il C. si reca a Roma nel 1831. Non ha certamente studiato i marmi romani, ma piuttosto le pitture di Raffaello, in accordo con la sua vena romantica. Sulla strada del ritorno si sofferma difatti, a Parma, sulle pitture del Correggio e ...
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RASTELLI, Giacomo
Elisa Andretta
RASTELLI, Giacomo (Iacomo, Jacopo). – Nacque nel 1491 a Perugia da Matteo, chirurgo di origini riminesi che si trasferì in giovane età nella città umbra. Non si conosce [...] negli ambienti pontifici e alcuni anni prima Cellini aveva fatto appello alle qualità del chirurgo quando lavorava nella bottega di Raffaello del Moro. Quest’ultimo aveva infatti una figlia affetta da un’infermità alla mano destra che, secondo alcuni ...
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MENGARONI, Ferruccio
Emilia Capparelli
MENGARONI, Ferruccio. – Nacque a Pesaro nel 1875 da Romolo e da Teresina Giuliani.
La sua figura di ceramista è legata alla temperie culturale caratterizzata dal [...] eseguì anche La strage degli innocenti (collezione privata) dall’incisione di M. Raimondi, traduzione dell’affresco di Raffaello. Nel 1918 realizzò l’Anfora con Giudizio universale (Pesaro, Musei civici), tratta dal dipinto di Michelangelo, mentre ...
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BOSCHI, Giuseppe, detto il Carloncino
Ennio Golfieri
Nacque in Faenza il 1º febbr. 1732 da Giovanni Battista e da Giovanna Tomba.
Giovanni Battista, come il nonno del B., Antonio, fu uno dei più attivi [...] e forse anche dei gusti del tempo, che fra i tanti esempi tratti da costruzioni dei maggiori architetti operanti in Roma da Raffaello in poi, nessuno è tratto da opere del Borromini.
Il Carloncino - era certo un soprannome di famiglia perché lo si ...
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BARBETTI, Rinaldo
Dino Frosini
Nacque a Siena, da Angiolo, il 29 marzo 1830 e, giovinetto, si trasferì col padre in Firenze dove si applicò all'oreficeria. In seguito il padre, che aveva ampliato il [...] del Vecchio Testamento per la chiesa del Collegio di Nottingham (1875).
Morì a Firenze il 31 luglio 1904.
Anche il fratello RAFFAELLO, nato a Siena nel 1828, godette di una qualche notorietà, seppur minore di quella di Rinaldo; egli si presentò col ...
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raffaella
raffaèlla. – Nella locuz. agg. e avv. alla raffaella, alla maniera di Raffaello (v. raffaellesco): capelli alla r., tenuti lunghi fino alle spalle, come quelli che figurano nei ritratti di Raffaello giovane (analogam., pettinarsi...
raffaellesco
raffaellésco agg. (pl. m. -chi). – Di Raffaello Sanzio, il grande pittore e architetto di Urbino (1483-1520): dipinti, disegni r.; o che ricorda lo stile di Raffaello: una figura r.; una composizione r.; per estens., di persona,...