Pittore (Firenze 1838 - Bolzano 1866). Allievo di A. Ciseri all'Accademia di Firenze, nel 1859 si arruolò volontario; tornato a Firenze si unì ai macchiaioli, in particolare al gruppo di Pergentina. Dipinse soprattutto paesaggi, vedute e ritratti pervasi da un senso di austera severità mitigata, nelle opere più mature, da liriche notazioni atmosferiche (Ritratto di Signora, 1859, Milano, Galleria d'arte ...
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Borrani, Odoardo
Pittore (Pisa 1833 - Firenze 1905). Figlio di un pittore paesaggista, trasferitosi con la famiglia a Firenze, nel 1849 lavorò ai restauri del Chiostro Verde di Santa Maria Novella e [...] Di Gesù, che si collocano tra gli esiti più limpidi della stagione della Macchia. Nel 1861, in compagnia di RaffaelloSernesi sulla montagna di San Marcello pistoiese, eseguì: Alture, Pascolo, La Raccolta del grano sull’Appennino. Con due di questi ...
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Lega, Silvestro
Pittore e patriota (Modigliana, Forlì, 1826 - Firenze 1895). L’ambiente in cui si svolse la sua infanzia e la sua adolescenza fu quello dell’Appennino tosco-emiliano, una realtà animata [...] Batelli, un ricco borghese fiorentino e formò con gli amici Telemaco Signorini, Giuseppe Abbati, Odoardo Borrani e RaffaelloSernesi, il cosiddetto gruppo di Pergentina, dal nome popolare di quella località. Sono di questo periodo le sue opere ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] che verranno raccolti di lì a poco da un nutrito numero di artisti: Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, RaffaelloSernesi, Giuseppe Abbati, Silvestro Lega, Adriano Cecioni, Odoardo Borrani, Vincenzo Cabianca, tutti intenti a un rinnovamento formale ...
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LIARDO, Filippo
Maria Viveros
Nacque a Leonforte, presso Castrogiovanni (l'odierna Enna) il 1° maggio 1834 da Salvatore, cardatore di lana, e Rosalia Pappalardo. In tenera età andò a vivere con la famiglia [...] assessorato delle Finanze, in deposito a Catania, Castello Ursino; Termini Imerese, Museo civico), oltre che dalla testimonianza di RaffaelloSernesi il quale, in una lettera scritta da San Felice del Benaco il 12 luglio di quell'anno e indirizzata a ...
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LUGLI, Albano
Ilaria Sgarbozza
Nacque a Carpi, presso Modena, il 13 nov. 1834, in una famiglia di umili origini, primogenito degli otto figli di Venanzio e di Quiteria Govi.
Quindicenne s'iscrisse all'Accademia [...] , ibid., nn. 56, 59, pp. 55, 57).
Nel genere paesaggistico trasse ispirazione dai modelli di Lega e di RaffaelloSernesi, adottando un formato ridotto e privilegiando la tecnica dell'olio su cartone. Essenzialità delle forme e audaci variazioni ...
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GELATI, Lorenzo
Emanuela Bianchi
Nacque a Firenze il 26 genn. 1824 da Giovanni e da Teresa Ciuti. Dall'atto di nascita si ricava che il padre era scultore mentre la madre lavorava come sarta.
Il G. [...] macchiaiola che, negli anni successivi alla morte dell'artista, ha spesso proposto suoi dipinti sotto i nomi di RaffaelloSernesi, Vincenzo Abbati o di Odoardo Borrani, depauperando in tal modo dei lavori migliori il catalogo - ancora in corso ...
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macchiaioli
Eugenia Querci
Luci e ombre della natura
Come per gli impressionisti, il termine macchiaioli viene adottato dalla critica dell’Ottocento con intenti ironici, per indicare un gruppo di artisti [...] ai temi di figura. In questo luogo di ritrovo ben presto confluiscono anche Borrani, Giuseppe Abbati e RaffaelloSernesi. Si forma la cosiddetta scuola di Piagentina, contemporanea a quella di Castiglioncello, località sulla costa livornese dove ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] ecc.) dei Sangallo, di Bramante e di Raffaello le testimonianze più significative. Bramante, operoso dapprima in S. de Tivoli, C. Banti, V. d’Ancona, O. Borrani, R. Sernesi, G. Abbati, V. Cabianca, e soprattutto G. Fattori; ne divenne figura eminente ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] poco scomparsa la moglie, incontrando l'Abbati e il Borrani (il Sernesi era caduto l'anno precedente nel corso della campagna del '66). grandezza. Richiestone via via da U. Ojetti (e per lui da C. Raffaelli e P. Bacci), da D. Angeli, da O. Roux, da ...
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