L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] una festa in Ca' Ariani, nella zona dell'Angelo Raffaele, alla quale partecipa Angelo Beolco, detto Ruzante, che presso Giovan Battista Pulciani nel 1611, con dedica al marchese Riario Flavio. A proposito dei canovacci dell'Arte, diffusi a Venezia ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] una festa in Ca’ Ariani, nella zona dell’Angelo Raffaele, alla quale partecipa Angelo Beolco, detto Ruzante, che presso Giovan Battista Pulciani nel 1611, con dedica al marchese Riario Flavio. A proposito dei canovacci dell’Arte, diffusi a Venezia ...
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Vescovi/1: dal 1848 alla fine del secolo
Maria Lupi
I vescovi negli Stati preunitari
Le diocesi italiane
L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento, priva quindi dei territori del Trentino Alto Adige [...] Scalabrini, fondatore della Società S. Raffaele, costituita da sacerdoti che intendevano dedicarsi (1851-1866), cit., pp. 70-81; Id., Alcuni aspetti dell’episcopato di Sisto Riario Sforza, cit., pp. 9-44; B. Pellegrino, Vescovi “borbonici” e Stato “ ...
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POMICELLI, Mariano
Daniela Gionta
POMICELLI, Mariano (Mariano da Genazzano). – Nacque a Genazzano, nei dintorni di Roma, nel 1450; il cognome Pomicelli è testimoniato dall’intestazione di un epigramma [...] di Lombardia reagirono, protetti da Ludovico il Moro e dal cardinale Riario, che stilò un secondo breve con il quale il papa OSA, ms. Cc 37, f. 116).
Nei Commentaria urbana Raffaele Maffei sostiene che Pomicelli morì a Tivoli di crepacuore per l ...
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GUALTERIO, Filippo Antonio
Giuseppe Monsagrati
Secondogenito di cinque figli, nacque il 6 ag. 1819 a Orvieto, nella settecentesca villa di famiglia, dal marchese Ludovico e da Maria Guerrieri Gonzaga. [...] quest'anno, infatti, che la morte del fratello primogenito, Raffaele, sopraggiunta dopo la scomparsa precoce degli altri tre, indusse decisione di richiamare in città l'arcivescovo S. Riario Sforza, per portare l'elettorato sia legittimista sia ...
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GONZAGA, Francesco
Isabella Lazzarini
Secondogenito di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 15 marzo 1444. Destinato sin dalla nascita alla carriera [...] relativa al controllo di Imola (finita poi a Girolamo Riario, nipote del nuovo papa Sisto IV), sia in occasione ) e facendo in modo che gli fosse conferito il titolo di cavaliere.
Raffaele Maffei nel 1506 dipinse il G. come un "vir iocis et ocio ...
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GADDI, Francesco
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 9 febbr. 1441 da Angelo di Zanobi e da Maddalena Ridolfi.
La famiglia, che annoverava tra i suoi membri ben tre pittori di una certa notorietà, come [...] di Napoli e la Repubblica di Siena) per convincere Lorenzo de' Medici a liberare il giovane cardinale Raffaele Sansoni, nipote di Girolamo Riario, trattenuto dai Fiorentini come complice della congiura.
Per portare a termine l'incarico egli fece più ...
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SODERINI, Francesco
Francesco Salvestrini
– Nacque a Firenze il 10 giugno 1453, terzo figlio (dopo Paolantonio e Piero, prima di Giovan Vettorio) di Tommaso di Lorenzo e di Dianora di Francesco Tornabuoni, [...] Pisa Francesco Salviati e all’arresto del cardinale Sansone Riario. I rapporti stretti in tale occasione col papa fecero una nuova congiura contro il regime senese del filomediceo Raffaele Petrucci, e contemporaneamente una sedizione in Firenze che ...
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LAURETI, Tommaso, detto il Siciliano
Monica Grasso
Nacque a Palermo, presumibilmente intorno al 1530. L'anno di nascita, oggi prevalentemente accolto, si desume da un documento che lo dice settantaduenne [...] bolognese di S. Giacomo Maggiore, il monumentale trittico per l'altar maggiore. Commissionato dal cardinale Alessandro Riario e dai suoi fratelli Ercole e Raffaele, il trittico è oggi collocato nel fondo del coro; probabilmente il L. ne disegnò anche ...
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COMI, Vincenzo
Vincenzo Clemente
Nato a Torano Nuovo (nella, provincia di Teramo) il 3 novembre del 1765 da Alessio e da Rosaria Cascioli, la sua formazione, avvenuta a Teramo, risentì del clima culturale [...] epistolare del Prof. V. Comi diretta al sig.r duca Riario (in Commercio scientifico, marzo-aprile 1792, pp. 168- sullo stesso impianto dell'opificio teramano, che affiderà al figlio Raffaele. Estenderà poi nelle Marche anche la fabbricazione ed il ...
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