SOLDATI, Mario
Raffaele Manica
– Nacque a Torino, in via Ospedale 20 (oggi via Giolitti), all’una di notte del 17 novembre 1906 da Umberto e da Barbara Bargilli. Ebbe una sorella minore, Dolores, sempre [...] me è Benedetto Croce. Anzi, nell’ordine prima c’è stato De Sanctis, poi Croce, della famiglia del quale sono anche stato amico. i due volumi nei Classici contemporanei Rizzoli a cura di Cesare Garboli, citati nel testo. Di rilievo le ristampe negli ...
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VINCENZO II Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato
Raffaele Tamalio
VINCENZO II Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato. – Nacque a Mantova la notte tra il 6 e il 7 gennaio 1594, terzogenito del [...] ’occasione furono risparmiate le nove grandi tele dei Trionfi di Cesare di Mantegna, vendute in seguito dal successore Carlo I Gonzaga de Mantoue pour servir à l’histoire de la vente et de la dispersion de la célèbre galerie de la maison de Gonzague ...
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Siena
Irene Fosi
All’inizio del Quattrocento S. usciva da una profonda crisi politica e istituzionale causata dal fallimento della politica oligarchica dei Nove (la fazione di governo guidata dal Monte [...] accordo con Vitellozzo Vitelli, alleato di Cesare Borgia, Pandolfo aveva contribuito a suscitare è bene ingannare costoro che sono suti maestri de li inganni. Li ambasciadori di Siena che sono ’Angelo. Alla morte di Raffaele, l’altro figlio di Pandolfo ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] con una mano, mangia sempre, è buono (Edmondo De Amicis). Adoperato da solo, ha il significato di « Casca ebbe il braccio ferito da Cesare; il direttore vuole il lavoro / possibele che fosse potuta foíre (Raffaele Capozzoli); nun è bbolutu venire / ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] Unione Tipografica Cooperativa, 1906 (estratto).
Vecellio, Cesare (1590), De gli habiti antichi, et moderni di diuerse saggi di cultura filosofica, Milano, Longanesi, 1985).
Simone, Raffaele (dir.) (2003), Sinonimi e contrari, Roma, Istituto della ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] decisivo con l’edizione veneziana del De Aetna (1496) di ➔ Pietro molto usato la chitarra in quei mesi (Cesare Pavese, Il compagno)
Le virgole correlative scritti, Bologna, il Mulino.
Simone, Raffaele (1991), Riflessioni sulla virgola, in La ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] una doppia vita, visto per esempio che l’attività di Giulio Cesare Cortese si colloca in parte dopo la data della sua presunta morte a rappresentazioni verosimili (nei napoletani Raffaele Viviani e Eduardo De Filippo), oppure a uno sperimentalismo ...
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BECCUTI, Francesco, detto il Coppetta
Claudio Mutini
Nacque a Perugia il venerdì santo del 1509 (come egli stesso dichiara nel sonetto "Oggi s'io ben raccolgo il giorno e l'ora") da Giovanni e da Vincenza [...] sonetto in occasione della morte, di Ippolito de' Medici ove il B. maledice l'avvelenatore per lungo tempo radicato alla corte romana, Cesare Caporali, al quale non dispiacerà l'impennata virtù militari (che il cronista Raffaele Sozi - citato da A. ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] le opere teatrali (di Eduardo De Filippo, Raffaele Viviani, Annibale Ruccello: cfr. De Blasi 2009a), i dialoghi (1882), Napoli descritta ne’ principi del secolo XVII da Giulio Cesare Capaccio, «Archivio storico per le province napoletane» 7, pp. 537 ...
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FERRARA, Franco
Giuseppe Rossi
FERRARA, Franco (all’anagrafe Francesco)
Nacque a Palermo il 4 luglio 1911 da Giovanni e Marianna Pagano, entrambi di origine siciliana, terzo di quattro figli. Il padre, [...] affiancò quello della composizione con Cesare Nordio, cominciando anche a presentarsi l’Italia (1961) con arrangiamenti di Raffaele Gervasio cantati da Mario Del Monaco, Virginia per La porta del cielo di Vittorio De Sica, l’ultimo nel 1967 con la ...
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agg. e s. f. e m. Che, chi si rifiuta di scegliere tra due alternative opposte, ritenendole entrambe insoddisfacenti. ♦ Ebbene, io sono un neneista. Non vedo perché, se mi fa schifo quello che hanno fatto i kamikaze alle Torri Gemelle, debba...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...