Branca della radiologia medica che si occupa dell’uso terapeutico delle radiazioni ionizzanti (alfa, beta, gamma, raggi X).
Generalità
La r. trova fondamento nell’assorbimento delle radiazioni da parte [...] loro uso è limitato a centri specializzati. Analoga è la situazione di altre applicazioni più recenti delle metodiche radioterapiche come la radiochirurgia stereotassica con acceleratore lineare, la Gamma-knife, tecniche nate per la cura dei tumori ...
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Metodo di radioterapia basato sull’impiego di brevi distanze focali e di tensioni relativamente basse, per avere una rapida caduta della dose in profondità e verso la periferia del campo d’irradiazione. [...] Offre la possibilità di trattare lesioni di estensione limitata con dosi elevate, senza produrre lesioni dei tessuti sani circostanti ...
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teleröntgenterapia Forma di radioterapia con raggi X, effettuata a distanza relativamente grande (0,5-4 m) fra la sorgente e la zona irradiata; ha lo scopo di sfruttare le radiazioni più dure e penetranti, [...] per ridurre la reazione cutanea e distribuire la dose su una superficie ampia ...
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Metodo di radioterapia basato sull’utilizzazione delle radiazioni beta, dotate di piccola penetrazione e intensa azione citocaustica, emesse da preparati radioattivi con filtro di 0,2 mm di platino. Si [...] distingue una b. superficiale, per mezzo di placche, che trova impiego in malattie cutanee (lupus vulgaris, lesioni precancerose, epiteliomi iniziali, angiomi piani), e una b. interstiziale realizzata ...
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telecobaltoterapia In radiologia, forma di radioterapia esterna nella quale sono impiegate le radiazioni gamma emesse da una sorgente di cobalto radioattivo (60Co), contenuta in un involucro metallico [...] protettivo e posta a una distanza dalla cute di circa 1 m. Il fascio di radiazioni possiede un alto potere di penetrazione in profondità nei tessuti, dovuto all’elevata energia dei fotoni gamma del 60Co. ...
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Medico (Parigi 1856 - ivi 1939), pioniere della radiologia e della radioterapia, dal 1928 presidente dell'Accademia medica di Francia. Per primo realizzò lo studio radiologico, elaborandone i metodi, di [...] varî organi e apparati, in condizioni sia normali sia patologiche. Notevoli tra i numerosi studî quelli sulla radioterapia di alcune ghiandole endocrine. ...
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Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle [...] il seminoma del testicolo; per il resto il suo impiego era complementare dell’intervento chirurgico. L’efficacia della radioterapia è nettamente migliorata grazie ai progressi della fisica nucleare, delle conoscenze di radiologia e delle più efficaci ...
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Chirurgo e patologo austriaco (Vienna 1879 - m. 1943), prof. (1905) di chirurgia urologica nella Scuola medica del Policlinico di New York. Compì ricerche, tra l'altro, sulle arteriopatie e in campo urologico [...] (specialmente sulla radioterapia dei tumori maligni della vescica). ...
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Settore della fisica che sviluppa la ricerca relativa ai problemi della salute dell’uomo valendosi dei principi e dei metodi propri della fisica. Essa utilizza in vario modo le conoscenze acquisite sia [...] e nuclei, prodotte da macchine acceleratrici come il sincrotrone. Il vantaggio principale di questo particolare tipo di radioterapia è che essa, oltre a consentire una migliore distribuzione della radiazione, dovrebbe permettere di aumentarne la dose ...
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radioterapia
radioterapìa s. f. [comp. di radio- (nel sign. a) e terapia]. – 1. Branca della radiologia medica che si occupa della cura di determinate malattie (spec. neoplastiche) con radiazioni ionizzanti, le quali determinano sui distretti...
radioterapico
radioteràpico (o radioterapèutico) agg. [der. di radioterapia] (pl. m. -ci). – Di radioterapia, che concerne la radioterapia: gabinetto r.; metodica, tecnica r.; trattamento r. dei tumori superficiali.