leucemia. Fattori prognostici e terapia
Massimo Breccia
Claudio Cartoni
Vengono qui considerati tre tipi di leucemia: le leucemie acute mieloidi (LAM), la leucemia mieloide cronica (LMCr), la leucemia [...] dell’OMS ha definito 4 sottogruppi: con anomalie citogenetiche ricorrenti; con displasia multilineare; secondarie a chemioterapia e radioterapia; non classificabili. Nel primo gruppo rientrano le LAM con traslocazione (t) dei cromosomi 8 e 21 e ...
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geriatria
Silvio Monfardini
Oncologia geriatrica
Più del 70% delle morti attribuibili a tumori insorge in uomini e donne anziani: in partic., il 35% delle morti tra gli uomini ed il 46% tra le donne [...] che in passato, l’età avanzata non viene più considerata come ostacolo al trattamento chirurgico e alla radioterapia, mentre per la somministrazione della chemioterapia l’atteggiamento terapeutico deve tenere in maggiore considerazione lo stato ...
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linfoma. Fattori prognostici e terapia dei linfomi
Ilaria Del Giudice
Roberto Foà
Nel definire prognosi e impostazione della terapia dei linfomi, è fondamentale la stadiazione, cioè la valutazione [...] T, macrofagi, mastociti) presenti nel tessuto linfomatoso. I linfomi follicolari di stadio I sono potenzialmente eradicabili con la sola radioterapia locale. Per gli stadi II-IV si attende la comparsa di segni di progressione della malattia (per es ...
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Tac-simulatore
(tac simulatore), s. m. o f. Apparecchiatura sanitaria che offre immagini molto dettagliate del paziente e permette di simulare i campi di trattamento che verranno poi impiegati per la [...] l’Oncologico «ha con proprie risorse provveduto a dotarsi anche di un Tac-simulatore e di una apparecchiatura per la radioterapia intraoperatoria». Per la prima, però, c’è un contenzioso amministrativo che ha rallentato le operazioni di collaudo. (R ...
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MILANI, Eugenio
Mario Crespi
– Nacque a Roma il 17 sett. 1887, da Filippo e da Chiara Ossicini.
Superati gli studi classici, si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell’ateneo capitolino. [...] 1949, pp. 463-483; Atlante di morfostratigrafia e di osteoradiologia, ibid. 1951, in collab. con V. Virno); della radioterapia, con la messa a punto, in riferimento soprattutto al significato e all’importanza dei fattori distribuzione cronologica e ...
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cobalto
cobalto [Lat. Cobaltum, termine coniato da Paracelso dal ted. kobolet per alterazione di kobold "coboldo", spirito folletto della mitologia nordica] [CHF] Elemento chimico, di simb. Co, numero [...] da bivalente (composti cobaltosi) e trivalente (composti cobaltici), raram. da tetravalente. ◆ [FME] Bomba al c.: nella radioterapia, sorgente di radiazione beta di grande intensità, costituita da una certa quantità dell'isotopo instabile 60Co ...
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Wilms, Max
Chirurgo tedesco (Hünshoven 1867- Heidelberg 1918). Fu prof. di anatomia patologica a Lipsia (1904) e a Basilea (1907), infine preside all’univ. di Heidelberg (1910). Si dedicò allo studio [...] alla malattia, solo uno dei quali, WT1, è stato clonato. La diagnosi è basata sull’ecografia addominale, la TC e l’analisi citogenetica con FISH. Lo schema terapeutico comprende chirurgia (nefrectomia), radioterapia e cicli ripetuti di chemioterapia. ...
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microcitoma
Carcinoma polmonare a piccole cellule, che può essere in stadio limitato (confinato a un emitorace e con interessamento dei soli linfonodi regionali), oppure come malattia estesa, quando [...] m. al momento della diagnosi è generalmente già diffuso al di là delle possibilità di asportazione chirurgica, e viene trattato con chemioterapia e radioterapia, alle quali peraltro risponde meglio degli altri tipi istologici di carcinomi polmonari. ...
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CERESOLE, Giulio
Silvia Canestrelli
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Nacque a Venezia il 24 giugno 1878 da Sebastiano Vittorio e Laura Milesi. Dopo aver compiuto i primi studi nella città natale, frequentò l'università di Padova, [...] la relativa carriera specialistica presso lo stesso ospedale: subito gli venne affidata la direzione del servizio di radioterapia della divisione dermosifilopatica, che mantenne fino al 1914; nel 1912 fu nominato primario di terapia fisica; infine ...
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Disciplina che studia i metodi per salvaguardare l’uomo dai danni biologici che radiazioni di qualunque genere possono provocare. L’introduzione di norme protettive in ambienti in cui fossero presenti [...] (WR638) e l’amifostina (WR2721), data la loro bassa citotossicità, sono considerati particolarmente utilizzabili nella radioterapia.
Come radioprotettore assume un ruolo rilevante anche il metabolismo cellulare dell’ossigeno. L’abbassamento della ...
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radioterapia
radioterapìa s. f. [comp. di radio- (nel sign. a) e terapia]. – 1. Branca della radiologia medica che si occupa della cura di determinate malattie (spec. neoplastiche) con radiazioni ionizzanti, le quali determinano sui distretti...
radioterapico
radioteràpico (o radioterapèutico) agg. [der. di radioterapia] (pl. m. -ci). – Di radioterapia, che concerne la radioterapia: gabinetto r.; metodica, tecnica r.; trattamento r. dei tumori superficiali.