Strumento impiegato per la ricezione di radioonde (lunghezze d’onda da 1 cm a 30 m) provenienti da sorgenti astronomiche. È schematizzabile nell’unione di un sistema collettore di radiazione elettromagnetica [...] del lobo principale, che può essere calcolata come il rapporto tra la lunghezza d’onda di osservazione e il diametro del radiotelescopio. Questo significa che r. con diametri grandissimi, dell’ordine di decine di metri, non riescono a raggiungere una ...
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Località dell’Inghilterra, presso Manchester. È sede del più importante osservatorio radioastronomico britannico, equipaggiato, tra l’altro, dal 1955 con il radiotelescopio Lovell, a specchio metallico [...] orientabile (diametro 76 m), rimasto il più grande del mondo per oltre 30 anni ...
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Centro, nei pressi di San Pietroburgo, situato su una collina, sede del più importante osservatorio astronomico della Federazione Russa; dal 1958 vi è in funzione un radiotelescopio.
Nel 1839 vi fu eretto [...] un osservatorio astronomico nel quale è marcato un meridiano che fino al 1917 fu il meridiano fondamentale della cartografia russa ...
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Parte dell’astronomia che studia l’emissione di radioonde da parte dei corpi celesti, allo scopo di definirne la posizione e le caratteristiche fisiche. L’intervallo di lunghezze d’onda è limitato, a grandi [...] solo attraverso il momento di quadrupolo elettrico o attraverso il dipolo magnetico (transizioni proibite). La rivelazione al radiotelescopio di emissioni di riga a ben determinate frequenze permette quindi di evidenziare la presenza di particolari ...
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SOLARE, SISTEMA (XXXII, p. 39; App. II, 11, p. 856)
Ricerche radioastronomiche sui componenti del sistema solare. Radarastronomia. - Importanti risultati sono stati conseguiti negli ultimi anni nel campo [...] .
Misurazioni del genere furono effettuate per la prima volta nel 1946 su una lunghezza d'onda di 1,25 cm usando un radiotelescopio con specchio paraboloidico da un metro puntato sulla Luna; l'apertura dell'antenna era di circa ± 0,40 e lo strumento ...
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Radioastronomo inglese (Oldland Common, Gloucestershire, 1913 - Cheshire 2012). Collaboratore dal 1936 di P. M. Blackett all'univ. di Manchester, si occupò prima di ricerche sui raggi cosmici; durante [...] di fortuna, poi, dopo esser stato nominato (1951) prof. di radioastronomia nell'univ. di Manchester, con il grande radiotelescopio di Jodrell Bank (terminato nel 1957): in questa località egli ha creato un grande osservatorio radioastronomico (di cui ...
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Tecnica per le osservazioni astronomiche a radiofrequenze sviluppatasi, dopo la Seconda guerra mondiale, con l’intento di migliorare il basso potere risolutivo intrinseco dei radiotelescopi esistenti fino [...] di ricezione e la distanza fra le antenne. Un radiointerferometro ha quindi un potere risolutivo pari a quello di un radiotelescopio dotato di un riflettore di diametro uguale alla distanza fra le antenne, che in alcuni casi arriva sino a qualche ...
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progetto SETI
Claudio Censori
Denominazione di un insieme di programmi volti alla ricerca di intelligenze extraterrestri dall’analisi di segnali elettromagnetici provenienti dallo spazio, soprattutto [...] (Search for Extraterrestrial Intelligence) fu eseguito negli anni Sessanta del secolo scorso dall’astronomo Frank Drake, che puntò un radiotelescopio verso le due stelle Tau Ceti ed Epsilon Eridani, simili al Sole. Si sono poi susseguiti molti altri ...
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telescopio Qualsiasi strumento che consente di vedere oggetti distanti. In particolare, gli strumenti, in genere ottici, per l’osservazione (telescopia) dei corpi celesti.
Astronomia
Generalità
I t. si [...] dei t. riflettori, nella banda visibile si hanno diametri tra 5 e 10 m, nel lontano IR si è arrivati fino a 30 m; i radiotelescopi raggiungono i 100 m (e anche i 300).
Gli specchi per i t. di nuova generazione, nel visibile e nell’IR, sono a elementi ...
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TAYLOR, Joseph Hooton, Jr.
Pietro Salvini
Astrofisico statunitense, nato a Filadelfia il 29 marzo 1941. Ha conseguito il dottorato in astronomia ad Harvard (1968), dove ha svolto una breve attività [...] binaria avvenne durante il lavoro di ricerca per il Ph.D. di Hulse, eseguito sotto la guida di T. presso il radiotelescopio di Arecibo (Puerto Rico), e rivolto a una ricerca sistematica di nuove pulsar. Durante la loro ricerca, che aveva già portato ...
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radiotelescopio
radiotelescòpio s. m. [comp. di radio- (nel sign. c) e telescopio]. – In radioastronomia, strumento usato per raccogliere e registrare i segnali emessi da radiosorgenti stellari e costituito da un’antenna, per lo più orientabile...
radiointerferometro
radiointerferòmetro s. m. [comp. di radio- (nel sign. c) e interferometro]. – In radioastronomia, strumento che combina i radiosegnali raccolti da due o più radiotelescopî puntati sulla stessa sorgente, fornendo in uscita...