Cellula gigante polinucleata, presente nel midollo osseo, a funzione osteoclastica e condroclastica. Tumore a m. Tumore, con decorso prevalentemente benigno, a presunta derivazione da elementi scheletrici [...] deputati al riassorbimento dell’osso e della cartilagine. Radiologicamente compare come una zona di rischiaramento a limiti netti, a struttura alveolare; istologicamente è costituito da cellule polinucleate, cellule fusate a nucleo ovalare e da una ...
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PERTOSSE (XXVI, p. 869)
Orazio MALAGUZZI VALERI
Sistematiche indagini radiologiche hanno messo in evidenza che anche nei casi non complicati sono molto frequenti addensamenti polmonari in sede parailare [...] o paracardiaca, rilevabili quindi solo radiologicamente e simili agli infiltrati tubercolari, dai quali possono essere discriminati solo con reazioni tubercoliniche. L'evoluzione è lenta ma benigna salvo se vi sono bronchiectasie. Notevoli progressi ...
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sinusite Infiammazione dei seni paranasali (frontali, mascellari ecc.). Può essere causata dalla propagazione per contiguità di affezioni batteriche o virali. I sintomi sono cefalea e dolore locale spontaneo, [...] acuito dalla pressione sui reperi anatomici corrispondenti, febbre, rinorrea. Radiologicamente si evidenzia una ridotta trasparenza delle cavità affette. Complicazioni sono la propagazione dell’infezione a meningi, encefalo, nervo ottico, o la ...
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enteroclisma
Introduzione di liquido di lavaggio o medicamentoso nell’intestino attraverso una sonda rettale. L’e. serve di pulizia dell’intestino crasso in caso di stipsi (ma devono essere escluse, [...] di praticarlo, malattie infiammatorie o diverticoli); si esegue prima di esami endoscopici o per evidenziare meglio, radiologicamente, organi retroperitoneali (reni). L’e. medicato può contenere emollienti, lassativi, o farmaci antinfiammatori: l’uso ...
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L'eritema essudativo polimorfo e l'eritema nodoso, che nelle loro forme tipiche rappresentano due quadri nettamente distinti l'uno dall'altro, possono presentare delle forme di passaggio ed essere contemporaneamente [...] presenti nello stesso soggetto. Le concomitanti alterazioni polmonari, clinicamente asintomatiche, ma rilevabili radiologicamente in parecchi casi, vengono oggi rapportate, oltreché alla tubercolosi, anche alle polmoniti atipiche da virus. D'altra ...
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Caffey, John
Medico statunitense (Castle Gate, Utah, 1895 - Pittsburgh 1978), prof. di clinica pediatrica (1928-53) e poi di radiologia (1953-61) alla Columbia University di New York. Sindrome di C.-Silverman: [...] corticale infantile, che insorge nel primo semestre di vita; gli individui colpiti presentano tumefazioni delle parti molli, febbre e anemia; radiologicamente risalta l’iperostosi corticale delle ossa lunghe; tende alla guarigione spontanea. ...
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tavolato anatomia T. osseo Il tessuto osseo compatto che costituisce le 2 superfici delle ossa piatte (scapola, ileo, ossa della volta cranica ecc.); tra di esse è compreso uno strato discontinuo, a struttura [...] piatte (frontale, parietale, squama del temporale e dell’occipitale) si distinguono un t. interno e uno esterno, radiologicamente apprezzabili come linee più o meno parallele, radioopache. geografia Terreno di elevazione intermedia (250 m s.l.m ...
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RESPIRATORIO, APPARATO (lat. sc. apparatus respiratorius; fr. appareil respiratoire; sp. aparato respiratorio; ted. Atmungsapparat; ingl. respiratory apparatus)
Primo DORELLO
Mario CAMIS
Giovanni CAGNETO
Alessandro [...] ombre ci permette di rilevare particolari preziosi per la diagnosi generica e perfino per la diagnosi di natura; ma la radiologia è essenzialmente semeiotica e la diagnosi sarà possibile solo quando si terrâ conto di tutti i dati ricavati dall'esame ...
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Nella diagnostica medica, il p. di prova è un p. rivolto a provocare e valutare una particolare risposta funzionale (secrezione, contrazione e svuotamento di un organo cavo, variazione di determinati valori [...] ., il p. di Bronner (somministrazione di due tuorli d’uovo nel corso della colecistografia, per provocare la contrazione della cistifellea).
P. radiologico Sospensione di sali di bario (opachi ai raggi X) che viene fatta ingerire per rendere visibili ...
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mieloplassi
Cellula gigante polinucleata, presente nel midollo osseo, che ha la funzione di distruggere le cellule ossee e quelle cartilaginee alla fine del loro ciclo vitale. Tumore a m. (detto anche [...] l’adulto, manifestandosi con dolori, tumefazioni dell’osso colpito, limitazione dei movimenti, fratture patologiche. Radiologicamente compare come una zona di rischiaramento a limiti netti, a struttura alveolare. Istologicamente è costituito da ...
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radiologia
radiologìa s. f. [comp. di radio- (nel sign. b) e -logia]. – La disciplina che si occupa dello studio e delle applicazioni delle radiazioni elettromagnetiche di piccolissima lunghezza d’onda, in particolare raggi X e γ, e delle...
radiologico
radiològico agg. [der. di radiologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla radiologia, e specificamente alla radiologia medica: gabinetto, laboratorio r.; apparecchi r.; tecnica r.; esame r. (v. radiodiagnostica). ◆ Avv. radiologicaménte,...