PACIFICO, OCEANO (o Grahde Oceano; A. T., 1-2-3; 6-7-8 e 162-163)
Roberto ALMAGIA
Giovanni MERLA
Raffaele ISSEL
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Limiti, area, caratteri generali. - Il più grande dei tre oceani del nostro globo, [...] orientale, fra l'Equatore e il 20° lat. N., appare molto mescolata con resti organici, soprattutto di radiolarî (fango a radiolarî).
Geologia. - Il Pacifico è recinto da una cerchia di vecchi nuclei continentali, che ad esso si contrappongono ...
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OCEANO (lat. Oceanus; gr. 'Ωκεανός; fr. océan; ted. Ozean, ingl. ocean)
Roberto ALMAGIA
Giovanni NEGRI
Raffaele ISSEL
Il concetto di oceano. - Oceano è il termine usato per indicare le più vaste distese [...] Mediterraneo e Mar Rosso). I fondi a Diatomee occupano una larga fascia nei mari Artico e Antartico e quelli a Radiolarî zone staccate del Pacifico e dell'Indiano. Finalmente lo stato di aggregazione del fondo e il substrato vegetale (quando esiste ...
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Periodo (e sistema) più recente dell'era secondaria o mesozoica. Il nome deriva da creta (v.); sedimento marino che in Francia, Inghilterra e Germania ha grande sviluppo in estensione, costituendo una [...] in questi casi incerta. La scaglia è un sedimento di alto fondo; contiene una ricca fauna di piccole globigerine, e di radiolari dov'è selcifera: essa assume anche forma di calcari mandorlati, marmorei (p. es. marmo di Castellavazzo).
A sud di questa ...
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sedimentazione Processo, in certi casi naturale e in altri provocato artificialmente, per il quale si ha la separazione da un liquido di particelle solide sospese in esso, per effetto della gravità o di [...] microscopici sia bentonici sia planctonici, sebbene questi ultimi, rappresentati da foraminiferi, pteropodi, nano-plancton, radiolari, diatomee e silicoflagellati, siano rappresentati in misura percentualmente maggiore non solo negli ambienti attuali ...
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TRINIDAD (A. T., 153-154)
Herbert John Fleure
Isola dell'America Meridionale, situata tra 10° e 10° 50′ lat. N. e tra 60° 39′ e 62° long. O; scoperta da Colombo nel 1408, rimase in possesso della Spagna [...] del Terziario, quelli che si considerano appartenenti al Miocene sono di formazione d'acque profonde, con Globigerine, Radiolarî e Diatomee. Gli strati pliocenici e pleistocenici contengono bitume che si suppone formato dalla decomposizione della ...
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Roesel von Rosenhof scoprì nel 1755 un animaletto d'acqua dolce che chiamò proteo (dal nome della divinità marina ricordata nell'Odissea) perché di forma mutevole. Più tardi esso fu chiamato amiba (ameba) [...] Perciò i moderni autori pongono nella classificazione prima i Flagellati, e poi i Rizopodi (comprese le amebe), i Foraminiferi, Radiolarî, ecc. (v. anche: animale, protozoi).
Esempî di specie d'acqua dolce sono l'Amoeba proteus Pallas, grande 200-500 ...
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. Periodo della storia della terra (era paleozoica) successivo al Devonico e anteriore al Permico. L'appellativo di carbonifero fu applicato per la prima volta da W.D. Conybeare nel 1821 al complesso degli [...] e Crinoidi. Di mare più profondo sono marne e scisti a Goniatiti, e più ancora diaspri e ftaniti a Radiolari e Spugne silicee. Fra le rocce sedimentarie sono intruse e intercalate rocce eruttive acide e basiche.
La potenza massima complessiva ...
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HERTWIG, Oscar
Giuseppe Montalenti
Biologo, nato a Friedberg (Assia) il 21 aprile 1849, morto a Berlino il 25 ottobre 1922. Studiò a Jena insieme con il fratello Richard (v. appresso), sotto la direzione [...] e si occupò poi anche di altri argomenti.
Fondamentali sono le sue ricerche sulla citologia dei protozoi, particolarmente dei Radiolarî (1876-78) in cui poté studiare l'importanza del nucleo e il suo comportamento nei fenomeni vegetativi e ...
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. Sino a poco meno di un secolo fa era opinione generalmente diffusa tra i naturalisti che le profondità marine, la cui estensione, ancora indeterminata, si supponeva anche maggiore di quanto non sia, [...] furono trovati animali, e propriamente nell'Oceano Pacifico, fu estratto un foraminifero a guscio siliceo (Miliolina subrotunda). I Radiolarî sono specialmente abbondanti nel centro del Pacifico, alla profondità di circa 4000 m. e 7500 m.; in un solo ...
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FORMA
Federico *RAFFAELE
Enrico CARANO
. Zoologia e Botanica. - Forma degli animali. - "La forme des corps vivants", scrisse il Cuvier, "leur est plus essentielle que leur matière". È infatti la [...] in modo da ripetersi a distanze determinate ed eguali (assi scheletrici delle Acantometre, scheletri sferici di molti altri Radiolarî). Dalla simmetria sferica si passa facilmente a quella che più comunemente si dice raggiata, supponendo che la sfera ...
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radiolari
radiolarî s. m. pl. [lat. scient. Radiolaria, der. del lat. tardo radiŏlus, dim. di radius «raggio»]. – Ordine di protozoi rizopodi per la maggior parte planctonici, tutti marini, che vivono fino a 4600 m di profondità, solitarî...
radiolarite
s. f. [der. del nome dei radiolarî]. – Roccia sedimentaria silicea, policroma, dura e compatta, costituita principalmente da scheletri di radiolarî: ne sono esempî il diaspro e le liditi, tutti di origine marina.