antenna
anténna [Lat. antenna, lunga e sottile asta di legno, di uso marinaresco] [EMG] [ELT] Nella radiotecnica, il dispositivo per irradiare (a. trasmittente) o captare (a. ricevente) onde radio: v. [...] antenna. Tale signif. del termine deriva dal fatto che molti dei primi esperimenti di radiocomunicazione a grande distanza, a opera di G. Marconi e di altri, furono effettuati con apparati su navi, cosicché i conduttori irradianti o captanti erano ...
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Tecnica
Nelle costruzioni edilizie, elemento verticale portante dei ponteggi provvisori (per es., ponti da muratori), o d’incastellature per sollevamento di pesi. Le a. di legname sono formate da sostacchine appaiate o riunite, quando il carico lo richiede, in numero di quattro o più, con ganasce chiodate ... ...
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Massimo Bonavita
Insieme di emettitori elettromagnetici che per la loro posizione relativa o per le differenze di fase dei relativi segnali (array di fase) riesce a produrre un fascio di radiazione con caratteristiche direzionali precise. La tecnologia dell’antenna ad array ebbe origine durante la ... ...
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Nicola Nosengo
Far viaggiare i segnali senza cavi
L'antenna è presente in tutti gli apparecchi che emettono o ricevono segnali attraverso lo spazio senza utilizzare cavi: dalla radio alla TV a Internet. A seconda del tipo di segnale per cui sono impiegate, le antenne possono avere forme e dimensioni ... ...
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(App. II, I, p. 188; III, I, p. 103; IV, I, p. 130)
Negli anni Ottanta l'importanza dell'a. nel sistema radar e di comunicazione è andata via via aumentando, passando, in termini di costo, dal 10% della fine degli anni Settanta all'attuale 50÷60%, con più che un raddoppio in termini di peso. Ciò è dovuto ... ...
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I più importanti progressi realizzati nel campo delle a. durante gli ultimi anni riguardano probabilmente le a. a variazione di fase (Phased-array antennas): tali a. hanno la caratteristica di variare la direzione di massima irradiazione o ricezione, in modo puramente elettronico, ossia senza modificare ... ...
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I progressi più importanti recentemente realizzati nel campo delle a. riguardano le a. a larga banda per onde ultracorte. Tra esse la più interessante è l'a. a spirale equiangola, con la quale è possibile ottenere diagrammi di radiazione ed impedenze d'entrata praticamente costanti su bande con rapporto ... ...
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La maggior parte degli studî e delle ricerche recenti, nel campo delle antenne o aerei (v. aereo, I, p. 568), e dei relativi sistemi per la trasmissione di energia, riguarda quasi esclusivamente la tecnica delle onde ultracorte, che, com'è noto, ha trovato interessanti e originalissime applicazioni, ... ...
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Calzecchi Onesti Temistocle
Calzécchi Onèsti Temistocle [STF] (Lapedona 1853 - Monterubbiano 1922) Prof. di fisica in vari licei. ◆ [EMG] Tubo di C.: rivelatore di radioonde a limatura metallica realizzato [...] 1884 (da lui chiamato tubetto a limatura) e usato subito con grande successo come rilevatore di radioonde in esperienze di radiocomunicazione, in partic. da G. Marconi, nella versione normalizzata e perfezionata da O. Lodge, che lo chiamò coherer. ...
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hertziano
hertziano 〈herziano〉 [agg. Der. del cognome di H.R. Hertz] [ELT] Dipolo h.: nella radiotecnica, l'antenna a dipolo in mezz'onda, derivata dal-l'oscillatore usato da H.R. Hertz nelle sue esperienze [...] Rudolf). ◆ [EMG] [ELT] Onde h.: (a) le onde elettromagnetiche generate artificialmente che sono usate nei sistemi di radiocomunicazione, e quindi, attualmente, nel campo di frequenze sino a qualche centinaio di GHz; (b) generic., lo stesso che onde ...
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guida
guida [Der. di una voce franca] [LSF] Dispositivo atto a far descrivere a un corpo mobile una traiettoria assegnata (g. di moto rettilineo, di moto circolare, ecc. in vari meccanismi) oppure a [...] da equivalenti strutture integrate, mentre quelle per radioonde di piccola lunghezza d'onda (microonde) utilizzate in sistemi di radiocomunicazione, radar, ecc. sono costituite da un conduttore cavo (v. microonde, circuiti a: III 825 d) oppure anch ...
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Hertz Heinrich Rudolf
Hertz 〈hèrz〉 Heinrich Rudolf [STF] (Amburgo 1857 - Bonn 1894) Prof. di fisica nel politecnico di Karlsruhe (1885) e poi (1889) nell'univ. di Bonn; socio straniero dei Lincei (1892). [...] delle equazioni di Maxwell dell'elettromagnetismo e, al tempo stesso, il punto di partenza della radiotecnica e delle radiocomunicazioni. Il dispositivo sperimentale, schematizzato nella fig. (fu usata la lunga sala d'armi di una caserma di Karlsruhe ...
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Con riferimento a un dato mezzo fisico (acqua, aria ecc.), perturbazione determinatasi in un punto del mezzo che si propaga nello spazio trasportando energia ma non materia.
Fisica
Propagazione per onde
Si [...] (cavi coassiali, guide d’o.), così da poter essere usate in sistemi di telecomunicazione (propriamente, sistemi di radiocomunicazione). La loro esistenza, teoricamente prevista da J.C. Maxwell, fu sperimentalmente dimostrata da H. Hertz (1887); lo ...
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propagazione
propagazióne [Der. del lat. propagatio -onis, da propagatus (→ propagatore)] [LSF] L'estendersi, l'avanzare di una grandezza fisica nello spazio o nel tempo o in ambedue; è detta spec. del-l'energia [...] con frequenza circa non maggiore di 1012 Hz) e in partic. di quelle, prodotte artificialmente, usate nei sistemi di radiocomunicazione (di frequenza convenz. tra 3 103 e 3 1011 Hz): v. radiopropagazione. ◆ [ELT] Costante di p.: (a) v. sopra ...
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radiocomunicazione
radiocomunicazióne s. f. [comp. di radio- (nel sign. c) e comunicazione]. – Telecomunicazione che utilizza come mezzo di trasmissione radioonde, cioè onde elettromagnetiche di frequenza compresa tra qualche kHz e circa 300...
radiocanalizzazione
radiocanaliżżazióne s. f. [der. di radiocanale]. – In elettronica, suddivisione in radiocanali dello spettro di frequenze utilizzato nelle radiocomunicazioni. L’intervallo di frequenze (larghezza di banda) occupato da un...