Criofisica
CCornelis J. Gorter e W. J. Huiskamp
D. de Klerk
H. C. Kramers
di Cornelis J. Gorter e W. J. Huiskamp, D. de Klerk, H. C. Kramers
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) la ‛preistoria'; [...] di apparecchi più perfezionati per il conteggio delle radiazioni. L'analisi teorica della radiazione gamma emessa dai nuclei radioattivi ha mostrato che, oltre alla ben nota radiazione elettrica di dipolo - impiegata nel classico esperimento di Hertz ...
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Andrea Turchi
L’anno di Marie Curie
Marie Curie fu la prima donna a essere insignita di un premio Nobel per meriti scientifici e il primo scienziato a ottenerlo due volte. Tutto ebbe inizio, nel 1898, [...]
Il Nobel per la chimica del 1911
Per le sue ricerche sul radio, che avevano aperto la strada allo studio degli elementi radioattivi, Marie Curie ottenne il secondo Nobel, questa volta per la chimica, nel 1911. E fu un premio non meno sofferto, per ...
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Biologia
Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine c. è stato introdotto in biologia nel 1665 [...] qualunque molecola in una cellula. Ogni molecola può essere infatti marcata mediante incorporazione di uno o più atomi radioattivi o di sostanze fluorescenti. L’emissione di radiazioni ionizzanti o di luce fluorescente permette di rivelare la ...
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Materia
Massimo Testa
Il termine materia, pur nella sua semplicità, non è ancora definibile in senso univoco. Esso trova una formale definizione nell'ambito delle tre grandi rivoluzioni scientifiche [...] di quello delle interazioni forti, dell'ordine di 10−18 m.
Le interazioni deboli furono osservate dapprima nei fenomeni radioattivi, quelli in cui il numero atomico di un elemento può mutare spontaneamente, trasformando così un atomo di un elemento ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] University of Chicago, si applica a resti di materiale organico (carbone, legno, ossa) ed è basata sul fatto che l'isotopo radioattivo 14C (indicato anche come C14) del carbonio cessa di prodursi con la morte dell'organismo che lo contiene e da quel ...
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La grande scienza. Energia
Sergio Carrà
Energia
Lo sviluppo tecnologico e la struttura dell'economia moderna sono profondamente connessi alle questioni energetiche, con ricadute così ampie e diversificate [...] di combustibili fossili e le ricadute che i residui dei processi di produzione dell'energia, in particolare le scorie radioattive per il nucleare e l'anidride carbonica per i combustibili fossili, possono produrre sull'ambiente, e altri ancora. All ...
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energia e lavoro
Giuditta Parolini
Compagni inseparabili, preziosi per gli esseri umani
La conquista dell'energia ha condizionato lo sviluppo delle civiltà passate e presenti. Gli esseri umani hanno [...] essere incidenti o guasti degli impianti, la reazione può diventare incontrollata ‒ e di smaltimento dei materiali di rifiuto radioattivi.
Una forma di energia nucleare che invece non presenta questi problemi è la fusione. È il processo inverso alla ...
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relatività, teoria della
Valeria Ferrari
Giuditta Parolini
Dal tempo assoluto di Galilei allo spazio-tempo di Einstein
La teoria della relatività formulata da Albert Einstein, prima nella sua versione [...] quantità E /c2, quindi massa ed energia possono trasformarsi l’una nell’altra. Questo avviene per esempio nei decadimenti radioattivi o nelle reazioni nucleari. L’equazione E = mc2 dice anche che una piccolissima massa può trasformarsi in una enorme ...
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BRUNETTI, Rita
Tommaso D'Alessio
Nacque a Milano il 23 giugno 1890 da Gaetano e da Edvige Longhi. Conseguita la maturità classica presso il liceo Beccaria di Milano, frequentò i corsi della scuola normale [...] promezia) l'elemento 61come prodotto di reazioni di fissione nucleare. Il fatto che tutti gli isotopi del promezio siano radioattivi, e quindi non stabili, rende poco probabile (pur non potendosi escludere) che esso possa essere presente in natura in ...
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Nome usato dagli antichi per indicare gli oggetti celesti da essi conosciuti (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno) che non occupassero una posizione fissa sulla sfera celeste. Attualmente [...] sono il calore sviluppato dagli urti fra i planetesimi, nella fase di accrescimento, e quello prodotto dal decadimento degli elementi radioattivi. Un altro è il riscaldamento elettromagnetico. Quest’ultimo dipende dal fatto che il Sole, come già si è ...
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radioattivo
agg. [comp. di radio- (nel sign. a) e attivo, sul modello del fr. radioactif, ingl. radioactive]. – In fisica, di elemento o sostanza che presenti radioattività: sostanze r.; isotopi r.; minerali r.; per estens., fuga r., emissione...
nube
s. f. [dal lat. nūbes]. – 1. Ammasso di goccioline d’acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell’aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo, che si forma negli strati alti dell’atmosfera...