Ionosfera
Pietro Dominici
(App. II, ii, p. 56)
Uno degli effetti delle radiazioni, sia elettromagnetiche sia corpuscolari (cosiddetto vento solare), con cui il Sole investe la Terra, è di ionizzare [...] ma non solare (i cosiddetti raggi cosmici), e, ancora meno, di origine terrestre, prevalentemente radiazioni da isotopi radioattivi presenti in rocce e acque. Con riferimento all'agente ionizzante di gran lunga più importante e quasi esclusivo, cioè ...
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Fisico (Ostrava, Moravia, 1895 - Klosterneuburg 1976). Professore (1937) all'univ. di Vienna, poi (1940) all'univ. di Berlino. Nel 1943 fu nominato direttore dell'Istituto Max Planck per la chimica; poi [...] sia di velocità sia di direzione. Pubblicò nel 1942 Kernphysikalische Tabellen, in cui sono riportati tutti gli isotopi, stabili e radioattivi, degli elementi, con le reazioni nucleari da cui essi hanno origine e a cui danno luogo in seguito a ...
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medicina
medicina [Lat. medicina (sottinteso ars) "l'arte del curare", da medicus "chi cura", a sua volta dal tema di mederi "curare"] [FME] La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la [...] ricerca; può considerarsi iniziata, negli anni '30, con l'uso di aeroplani a scopi di ricerca. ◆ [FME] [FNC] M. nucleare: la parte della m. che si vale di isotopi radioattivi a fini diagnostici, terapeutici e di ricerca: v. fisica medica: II 610 d. ...
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ISOTOPISMO (XIX, p. 656)
Emilio Segré
Le ricerche sull'isotopismo hanno compiuto negli ultimi anni sostanziali progressi; che, se non mutano le grandi linee di quanto si è precedentemente esposto, le [...] si possono controllare i risultati ottenuti con lo spettrografo di massa. In alcuni casi, p. es. in quello di nuclei radioattivi di cui non si abbiano quantità sufficienti per poter usare metodi diretti, questo metodo è anzi l'unico con cui si possa ...
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Fisico (Vienna 1878 - Cambridge, Inghilterra, 1968). Dopo aver conseguito nel 1905 il dottorato a Vienna, dal 1926 al 1933 fu docente nell'univ. di Berlino, dove lavorò sotto la guida di M. Planck, e successivamente [...] diseccitazione del nucleo che a seguito di un decadimento α o β è rimasto eccitato. Confermò l'esistenza di nuclidi radioattivi artificiali da lei detti isomeri, di eguale massa e numero atomico, ma di vita media differente, e scoprì isomeri dell ...
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La grande scienza. Gli acceleratori di particelle
Emilio Picasso
Francesco Ruggiero
Gli acceleratori di particelle
Gli acceleratori di particelle sono strumenti che permettono di studiare le proprietà [...] e di altre proprietà cinematiche e dinamiche permettono di studiare gli stati eccitati del nucleo.
Gli isotopi radioattivi prodotti negli acceleratori sono stati usati come traccianti per studiare le proprietà chimiche di diverse sostanze; sono ...
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Fisico (Budapest 1898 - La Jolla, California, 1964), naturalizzato statunitense (dal 1943). Prof. di fisica, alla sua attività di ricerca in collaborazione con T. A. Chalmers si deve la scoperta (1934) [...] questo stesso anno si deve l'individuazione dell'effetto S.-Chalmers, fenomeno, consistente nel fatto che un atomo divenuto radioattivo per bombardamento di neutroni si libera dai legami molecolari, e del connesso il metodo di S.-Chalmers, metodo di ...
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elio
èlio [Lat. scient. Helium, dal gr. hélios "Sole"] [CHF] Elemento chimico, di simb. He, numero atomico 2, peso atomico 4.003 e raggio atomico 1.23 Å, scoperto nel 1868 da J.N. Lockyer nella fotosfera [...] gruppo zero (gas nobili), primo periodo piccolo del Sistema periodico degli elementi e si rinviene in alcuni minerali radioattivi (uraninite, cleveite) come sottoprodotto di decadimento, nelle acque minerali e nei gas naturali (5÷8 %). Gas incolore ...
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neutrinico
neutrìnico [agg. Der. di neutrino] [FSN] Componente n.: la parte di raggi cosmici costituita da neutrini: v. radiazione cosmica: IV 656 c. neutrino [Der. di neutro] [FSN] Particella elementare [...] III 397 Tab. 1. Postulato nel 1931 da W. Pauli per giustificare lo spettro energetico degli elettroni nei decadimenti radioattivi beta, il n. elettronico fu osservato sperimentalmente solo nel 1955, in quanto, non risentendo né dell'interazione forte ...
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rubidio
rubìdio [Lat. scient. Rubidium, da rubidus "rossiccio"] [CHF] Elemento chimico, appartenente alla colonna a del I gruppo, 2° periodo, grande, del Sistema periodico degli elementi, di simb. Rb, [...] dei metalli alcalini e, come questi, nei suoi composti è monovalente. ◆ [GFS] Metodo r.-stronzio: uno dei metodi radioattivi di cronologia geologica: v. geocronologia radiometrica: III 11 a.
Principali proprietà del rubidio
Calore spec. [103 J kg-1 ...
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radioattivo
agg. [comp. di radio- (nel sign. a) e attivo, sul modello del fr. radioactif, ingl. radioactive]. – In fisica, di elemento o sostanza che presenti radioattività: sostanze r.; isotopi r.; minerali r.; per estens., fuga r., emissione...
nube
s. f. [dal lat. nūbes]. – 1. Ammasso di goccioline d’acqua o di minuscoli cristalli di ghiaccio in sospensione nell’aria, di spessore e densità tali da impedire più o meno la vista del cielo, che si forma negli strati alti dell’atmosfera...