Sedi di istituti di ricerca dedicati a studi astronomici, prevalentemente tramite osservazioni ai telescopi ed elaborazione dei dati così ottenuti, ma anche per mezzo di ricerche teoriche. L’insieme [...] risoluzione; per l’astrofisica stellare ed extragalattica si usano telescopi riflettori e camere Schmidt; per la radioastronomia si usano radiotelescopi e interferometri.
Osservatori a bordo di aerei
Allo scopo di evitare il disturbo atmosferico ...
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osservatorio
osservatòrio [Der. del lat. observatorium, da observare: → osservazione; nell'uso scient. è spesso sentito come nome proprio e quindi con l'iniziale maiusc.] [LSF] Luogo di osservazione, [...] Texas è situato l'O. McDonald, ben noto per le osservazioni e lo studio dei grandi pianeti. Tra i numerosi O. radioastronomici americani sono quello di Fort-Davis nel Texas, e l'O. McMath Hulbert nel Michigan, dediti più che altro alla misurazione e ...
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Strumento impiegato per la ricezione di radioonde (lunghezze d’onda da 1 cm a 30 m) provenienti da sorgenti astronomiche. È schematizzabile nell’unione di un sistema collettore di radiazione elettromagnetica [...] quella di modesti telescopi ottici. La tecnica della sintesi di apertura, risolvendo questo problema, ha dato un impulso determinante alla radioastronomia.
Il più grande r. del mondo è quello di Arecibo (Puerto Rico) con uno specchio sferico di 305 m ...
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I m. c. permettono di risolvere con calcolatori elettronici, all'interno delle scienze applicate, i problemi complessi che sono formulabili tramite il linguaggio della matematica. Tali problemi raramente [...] . Poiché le onde radio sono centinaia di migliaia di volte più lunghe delle onde luminose, le possibilità della radioastronomia sembrerebbero fortemente limitate, se non fosse per la tecnica dell'interferometria, di cui fu pioniere il fisico inglese ...
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ricerca, istituti pubblici di
Organismi di diritto pubblico deputati alla produzione e alla promozione della r. scientifica in svariati campi disciplinari. Sono spesso abbreviati collettivamente con [...] , con sede a Roma, ha il compito di promuovere, realizzare e coordinare r. nei campi dell’astronomia, della radioastronomia, dell’astrofisica spaziale e della fisica cosmica. ● L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), istituito nel 1951, con ...
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Fenomeno (detto anche stella cadente o stella filante), consistente in una intensa eccitazione luminosa, ionizzazione ecc., che può verificarsi nell’atmosfera per la caduta di un meteoroide, cioè di un [...] alla 15° magnitudine apparente, e su di essi si è sviluppato un settore ben definito dell’astronomia, la radioastronomia delle meteore.
Sciami meteorici
Oltre alle variazioni regolari dovute al moto terrestre, la frequenza oraria delle m. presenta ...
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SOLARE, SISTEMA (XXXII, p. 39; App. II, 11, p. 856)
Ricerche radioastronomiche sui componenti del sistema solare. Radarastronomia. - Importanti risultati sono stati conseguiti negli ultimi anni nel campo [...] da Giove furono captati a Washington nel 1955 e in seguito rilevati, anche su altre frequenze, in varî osservatorî radioastronomici. Segnali su 27 MHz provenienti da Venere furono identificati, sempre negli S. U. A., nel 1956.
Questi radiosegnali ...
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La grande scienza. L'astronomia multicanale
Lodewijk Woltjer
L'astronomia multicanale
Per lungo tempo le osservazioni astronomiche sono state effettuate soltanto nella parte visibile, od 'ottica', [...] ossia la capacità dello strumento di separare il segnale proveniente da due sorgenti celesti vicine. Lo sviluppo della radioastronomia svelò un Universo totalmente nuovo, nel quale, per importanza, il gas interstellare, gli elettroni di alta energia ...
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apertura
apertura [Lat. apertura, der. di aperire "aprire"] [LSF] (a) L'atto di aprire, interrompere la continuità e sim.: a. di un circuito elettrico, ecc.; (b) spazio vuoto, varco per l'ingresso di [...] all'a. assoluta, misurata però in distanze focali: v. fotografia: II 709 e. ◆ [OTT] Angolo di a.: v. sopra: A. angolare. ◆ [ASF] Sintesi di a.: il procedimento di realizzazione di un'antenna sintetizzata; per es., v. radioastronomia: IV 691 a. ...
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SOLE (XXXII, p. 47; App. II, 11, p. 858)
Guglielmo RIGHINI
I progressi compiuti nell'ambito della fisica solare negli ultimi anni sono stati notevolissimi, grazie ai perfezionamenti tecnici degli strumenti [...] corona, per la localizzazione delle quali viene proficuamente usato il radiointerferometro (v. radioastronomia, in questa Appendice).
Col radiospettrografo (v. radioastronomia) si è trovato che gli aumenti rapidi del flusso solare si verificano prima ...
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radioastronomia
radioastronomìa s. f. [comp. di radio- (nel sign. c) e astronomia]. – Settore dell’astronomia che studia le radioonde emesse da alcuni corpi celesti (radiosorgenti), le quali, raccolte da radiotelescopî, forniscono informazioni...