In fisica, spettro di emissione di una sorgente che emette radiazioni elettromagnetiche a radiofrequenza. Radiospettrografo Strumento per registrare l’intensità di emissione di una radiosorgente in funzione [...] un certo campo di frequenze, e da un registratore dell’ampiezza del segnale rivelato dal ricevitore.
In radioastronomia, il radiospettrografo è un particolare tipo di radiotelescopio (➔) a sintonia variabile in un campo relativamente ristretto, cioè ...
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radiorumore
radiorumóre [Comp. di radio- nel signif. c e rumore] [ELT] (a) Lo stesso che rumore radio(elettrico), l'insieme delle componenti a radiofrequenza del rumore elettrico che si genera in un [...] di radiocomunicazione, sinon. di radiodisturbo. ◆ [ASF] R. cosmico: r. di origine stellare. ◆ [ASF] R. galattico: v. radioastronomia: IV 687 e. ◆ [ASF] R. solari: radiosegnali incorenti e irregolari che fanno parte della radioemissione solare, partic ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La scienza del macromondo
Norriss S. Hetherington
La scienza del macromondo
Nella seconda metà del XX sec. l'attività scientifica è stata caratterizzata [...] il quale lavoravano quattro astronomi, e anche lì la radarastronomia si aggrappava a uno spazio in contrazione all'interno della radioastronomia, che si occupava sempre di più di ricerche cosmologiche, al di là del Sistema solare e della Galassia. La ...
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ricevitore
ricevitóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. di ricevere, dal lat. recipere, comp. di re- e capere "prendere"] [LSF] Nome di vari apparecchi o dispositivi che hanno in genere la funzione di ricevere [...] [ACS] R. acustico: v. suono: V 704 b. ◆ [ASF] R. di un radiotelescopio, a maser e a transistori: v. radioastronomia: IV 691 d. ◆ [GFS] R. solare: denomin. generica di qualunque dispositivo atto a captare energia radiante solare per scopi applicativi ...
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servizio
servìzio [Der. del lat. servitium "condizione di schiavo", da servus "schiavo"] [LSF] (a) Attività o insieme di attività volte a un determinato scopo, spec. di osservazione scientifica o tecnico: [...] attività, svolte da enti pubblici e privati, in cui si usano onde radio (radiocomunicazioni, radiodiffusione, radioaiuti alla navigazione, radioastronomia, ecc.); per una classificazione di essi, v. bande di frequenze: I 335 f. ◆ [ELT] Tempo di s.: v ...
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Onda elettromagnetica con frequenza f maggiore di 1 GHz, cioè con lunghezza d’onda λ minore di 0,3 m; il limite superiore della banda di frequenze delle m. arriva fino al limite inferiore dell’infrarosso [...] di emissione stimolata da radiazioni), trovano applicazioni in amplificatori e rivelatori a m. a basso rumore, utili in radioastronomia, in radiometria a m. e in comunicazioni a grande distanza.
Un cenno particolare meritano i circuiti integrati a ...
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radioricevitore
radioricevitóre [Comp. di radio- nel signif. c e ricevitore] [ELT] Ricevitore di onde radio, modulate o no, che è collegato all'entrata a un'antenna ricevente e dà un segnale d'uscita [...] . I r. sono classificati in base al servizio cui sono adibiti (r. telegrafici, telefonici, televisivi, per radiodiffusione, per radioastronomia, per telecomandi, per telemisurazioni, ecc.), al campo di lunghezza d'onda nel quale operano (r. per onde ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Cosmologie
Norriss S. Hetherington
Cosmologie
All'inizio del XX sec. vi era un accordo generale sul fatto che l'Universo fosse statico; per descriverlo [...] sul radar; i programmi di ricerca sviluppati a Cambridge, a Manchester, ma anche a Sidney dominarono il campo della radioastronomia per il decennio successivo. Il progetto di Cambridge era guidato da Martin Ryle (1918-1984), che ricevette il premio ...
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cosmico
còsmico [agg. (pl.m. -ci) Der. di Cosmo] [ASF] Che si riferisce o appartiene al Cosmo, cioè all'U-niverso. ◆ [ASF] Anno c.: il periodo di rotazione della Galassia, pari a circa 220 milioni di [...] dallo spazio esterno sull'atmosfera terrestre: v. radiazione cosmica. ◆ [ASF] [ELT] Rumore c.: nella radioastronomia, radiazione elettromagnetica caotica e diffusa estendentesi dalle microonde alle onde decametriche e proveniente da sorgenti così ...
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Astrofisico (Varna, Bulgaria, 1898 - Pasadena, California, 1974). Iniziò la sua carriera scientifica in Svizzera, a Zurigo, ma nel 1925 passò negli USA, e fu prof. di fisica teorica (1929-41) e quindi [...] , deducendo (1934) la presenza della materia oscura. I suoi studi pionieristici sono stati confermati da quelli successivi . Predisse l'esistenza delle stelle di neutroni (1934). Scoprì anche numerose supernovae e si occupò di radioastronomia. ...
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radioastronomia
radioastronomìa s. f. [comp. di radio- (nel sign. c) e astronomia]. – Settore dell’astronomia che studia le radioonde emesse da alcuni corpi celesti (radiosorgenti), le quali, raccolte da radiotelescopî, forniscono informazioni...