DINO da Radicofani
Daniela Stiaffini
Nacque alla fine del sec. XIII a Radicofani (prov. Siena), dove risiedeva la famiglia. Era nipote di Simone Albo, conte di Radicofani e di Acquapendente, e zio di [...] traeva il cognome dal luogo stesso su cui aveva la signoria. Il diritto signorile della famiglia di D. sul castello di Radicofani è testimoniato da una bolla di papa Innocenzo III dell'8 maggio 1200, ma fu sempre contrastato dai monaci del convento ...
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Architetto militare (Urbino 1510 circa - Firenze 1571); fu allievo di Girolamo Genga; lavorò a Urbino, a Lucca (1544), ad Ancona, nei pressi di Roma (1559). Fu poi al servizio di Cosimo I de' Medici, per [...] il quale creò (1562 circa) i progetti della fortezza di Siena. Operò, sempre per fortificazioni, anche a Grosseto, a Radicofani, a Lucca, a Terra del Sole, dove eresse il palazzo del Capitano di piazza, di rude imponenza, e il Palazzo Pretorio. Nel ...
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BENINCASA d'Arezzo
Gianfranco Orlandelli
Nacque a Laterina, castello del territorio aretino, nella prima metà del sec. XIII. Laureato in diritto civile, esercitò le funzioni di giudice del podestà presso [...] ebbe occasione di condannare a morte un parente di Ghino di Tacco, bandito senese che aveva occupato il castello di Radicofani e che di là aveva preso ad esercitare il brigantaggio assumendo atteggiamenti signorili. La giudicatura senese fu fatale a ...
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BARTOLI, Carlo di Angiolino
Giulio Prunai
Nato in, Siena nella prima metà del sec. XIV da nobile famiglia appartenente all'Ordine dei XII, vestì per tempo l'abito ecclesiastico, laureandosi poi in diritto [...] , come tale, venne creato cavaliere da Luigi II d'Angiò; rinnovò i capitoli dello spedale senese, a questo sottoponendo gli ospedali di Radicofani nel 1412, di Todi nel 1417 e di Buonconvento nel 1421. Il 27 sett. 1427 venne eletto vescovo di Siena e ...
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GENGA, Simone
Irene Cotta
Nacque a Urbino nel 1530 da Andrea, maggiordomo e agente di Guidubaldo II della Rovere, e da Caterina Bavieri. Era il primo di undici fratelli, di cui sono noti solo Fulvio, [...] il figlio Marino e, a partire dal 1577, come risulta dalle sue lettere, di dirigere i lavori della fortezza di Radicofani, al confine con lo Stato pontificio; alla fine dell'anno tali lavori risultavano già sostanzialmente terminati.
Nel 1584 il G ...
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DOVERI, Alessandro
Mario Bencivenni
Nacque a Siena nel 1771 da Matteo, "fattore e bravo agricolo" (Romagnoli, 1835, c. 539). Ancora giovane "vestì l'abito ecclesiastico ma lasciato quello" fu mandato [...] , di San Casciano dei Bagni e di Pitigliano; sulle poste dei cavalli di Radicofani e della Poderina, sull'edificio dei cacciatori di Radicofani e sui casotti del passo alle Querce e di Beccati Questo presso Chiusi (Archivio di Stato di Firenze ...
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BELLARMATI, Ippolito
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Nacque a Siena nel 1465, da una famiglia, tra le principali della città, appartenente al Monte dei Nove e legata da vincoli di parentela ai Piccolomini, ai Borghese e ai Petrucci. [...] congiunti e clienti: comunque, il solo ufficio che risulti da lui esercitato in questo periodo fu quello di capitano del castello di Radicofani, nel 1499.
Dopo la morte di Pandolfo il B. fu tra i partigiani del figlio di lui, Borghese, e quindi tra ...
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DELLA ROBBIA, Andrea
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 20 ott. 1435, quartogenito di Marco di Simone lanaiolo, e di una monna Antonia (1413-14 maggio 1444).
Da tempo i Della Robbia avevano rag [...] D. durante il primo decennio, ma con più largo intervento di collaboratori, sono: la Madonna e santi in S. Pietro a Radicofani, con stemmi dell'arcivescovo Dino e della famiglia Muta (1507c.); l'Assunta di S. Giovanni a Città di Castello, ora nella ...
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GUGLIELMI, Alessandro
Mario De Gregorio
Nato a Siena nel 1501 da Giovanni Battista, dedicò la prima parte della sua vita alle lettere e allo studio della storia della sua città.
Il 23 giugno 1530 gli [...] mandato di commissario del Magistrato di guardia, affidatogli nel 1537, fece giustiziare Mariano di Pier Alessandro da Radicofani, pluriomicida più volte bandito da Siena e dal suo dominio. Accusato di avere agito abusando dell'autorità concessagli ...
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LIVI, Carlo
Giuseppe Armocida
Nacque a Prato l'8 sett. 1823 da una famiglia di commercianti. Completò gli studi superiori nella città natale, dapprima presso il collegio Cicognini, poi al seminario, [...] pratico della professione come medico condotto, nel 1855 il L. fu inviato a prestare servizio a Barberino di Mugello, a Radicofani e in Maremma, dove era in corso un'epidemia di colera: di tale esperienza fornì un'attenta descrizione in Il cholera ...
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ribellare
(ant. rebellare e rubellare) v. tr. [dal lat. rebellare, intr., comp. di re- e bellare «far guerra»; propr. «rinnovare la guerra»] (io ribèllo, ecc.). – Indurre a rifiutare obbedienza allo stato, al governo o alle leggi, e intraprendere...