Cantautore e scrittore italiano (n. Modena 1940). Uno dei maggiori cantautori italiani, saldamente ancorato alle proprie matrici culturali e con una vocazione di cantastorie che costituisce la sua cifra [...] è Folkbeat n. 1 (1967, che raccoglie brani degli anni precedenti, tra i quali Auschwitz); ricordiamo inoltre il già citato Radici, che comprende canzoni di grande successo come La locomotiva e Il vecchio e il bambino, Via Paolo Fabbri 43 (1976), Fra ...
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Allen, Geri. – Compositrice statunitense (Pontiac, Michigan, 1957 - Philadelphia 2017). Ultimati gli Jazz studies presso la Howard University (Washington DC) ha conseguito un master in Etnomusicologia [...] quali R. Carter, T. Williams e J. Cobb, è stata abile sperimentatrice di sonorità originali, sincretizzando le radici delle tradizioni afroamericane con le tendenze contemporanee. Della sua copiosa produzione discografica occorre citare tra gli altri ...
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Fisiologo (Faversham, Kent, 1816 - Ginevra 1870); insegnò nel Queen's College di Birmingham. Da lui prende nome la legge di W., secondo cui la recisione di una radice nervosa spinale di senso, praticata [...] walleriana) nelle fibre del moncone verso il midollo. Questa legge dimostra che il centro trofico delle fibre delle radici spinali sensitive è dislocato nel ganglio. La degenerazione colpisce solo il tratto di fibre separato dal corpo cellulare ...
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Scrittrice caribica di lingua inglese (n. Troy-Trelawny, Giamaica, 1941). Giornalista militante, ha esordito con una raccolta di poesie (Talking of trees, 1985), ma si è affermata come scrittrice di racconti [...] of the snake woman and other stories, 1989), in cui fa uso di un linguaggio immaginativo che affonda le radici nella tradizione popolare. Altre opere: Working miracles (1991); Gardening in the Tropics (1994); Encyclopedia of jamaican heritage (2003 ...
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GIBELLI, Giuseppe
Massimo Rossi
Nacque a Santa Cristina, presso Pavia, il 9 febbr. 1831 da Siro e Giuseppina Carnovali. Frequentò la facoltà di medicina dell'Università di Pavia, dove si laureò nel [...] la prima volta osservata e descritta dal G., fu definita dal botanico come "indigenato tollerato e tollerabile sulle radici del castagno sano" (Nuovi studi sulla malattia del castagno, detta dell'inchiostro…, Bologna 1882, p. 39).
Il G., analizzando ...
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Regista e drammaturgo giapponese (n. Shizuoka 1939). Tra i protagonisti del rinnovamento del teatro giapponese degli anni Sessanta, si è messo in luce con gli spettacoli realizzati con la sua compagnia [...] Betsuyaku Minoru, 1966, e Shōjo kamen "Maschera di fanciulla" di Kara Jūrō, 1969). Teorico e polemista, si è richiamato alle radici popolari del nō e del kabuki per restituire al teatro la bellezza stilizzata e l'aspetto rituale. Ha creato anche il ...
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Matematico (Sorau 1810 - Berlino 1893), prof. nelle univ. di Breslavia (1843) e Berlino (1856). Socio straniero dei Lincei (1883). I suoi lavori vertono su equazioni differenziali (equazione di Riccati), [...] (grande teorema di Fermat, legge di reciprocità dei residui di potenze). K. studiò infine i campi di integrità determinati dalle radici n-me dell'unità e i relativi corpi quozienti che egli chiamò corpi circolari; nei campi suddetti non valgono, in ...
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Sociologo italiano (Roma 1911 - ivi 1979), dal 1955 prof. nell'univ. di Buenos Aires, dal 1966 alla Harvard University, dal 1974 nell'univ. di Napoli. Esule antifascista in Argentina dal 1934, dovette [...] , della mobilitazione sociale e della modernizzazione, si è occupato anche dei problemi dell'avvento del peronismo, delle radici di classe dei regimi autoritarî e dei mutamenti nella stratificazione sociale. Tra le sue opere: Estructura social de ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Balbo
Maria Fubini Leuzzi
Tra le figure più note del 19° sec. in Italia, Cesare Balbo si distingue per la complessa personalità, poco riducibile a schemi: protagonista del Risorgimento, provvisto [...] umana a partire dagli inizi remoti equivale a conoscere le forme della politica nelle società organizzate per adattarle al presente.
Alle radici delle sue riflessioni c’è David Hume e c’è l’Inghilterra che, capace di correggere nel corso della storia ...
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Williams, John
Ermanno Comuzio
Compositore statunitense, nato a New York l'8 febbraio 1932. È il musicista cinematografico più famoso del suo Paese; ha scritto partiture di un'ampiezza epica, in cui [...] ma si è dimostrato anche capace di sperimentazioni audaci e di interventi sommessi, addirittura intimistici. Pur affondando le radici nel tardo romanticismo, il suo stile risulta contemperato da sollecitazioni moderniste, tanto che lo stesso W. lo ha ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...