Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gaetano Filangieri
Adriano Giannola
Filangieri è una figura di primo piano nell’Europa della seconda metà del Settecento: riceve a più riprese Goethe e intrattiene rapporti con il fior fiore dell’intellettualità [...] alla tradizione del pensiero illuminista in generale, ma in particolare a quello napoletano e alle sue radici neoplatoniche. Coerentemente, il dettagliato progetto di dissoluzione del feudalesimo identificato nella Scienza rappresenta il percorso ...
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Nacque il 7 sett. 1810 a Cento (Ferrara) da Lazzaro, in antica famiglia della locale comunità ebraica. Nella città, che ospitava un antico ghetto, gli ebrei avevano goduto di particolari privilegi già [...] sostegno di una precisa tesi politica (dalla quale i commissari governativi vollero infatti dissociarsi): fenomeno dalle profonde radici, ma insieme conseguenza di un indirizzo politico, l'emigrazione italiana mette in evidenza insieme al gravissimo ...
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CHIESI, Gustavo
Bruno Di Porto
Nato il 26 febbr. 1855 a Modena da Guglielmo, capostazione, e da Isabella Marchi, lavorò dapprima come telegrafista nelle Ferrovie mediterranee, per dedicarsi ben presto [...] nero si risolveva ormai in proposte di potenziamento e razionalizzazione, sull'esempio delle nazioni che vi avevano più consolidate radici.
Agli atti dell'inchiesta, pubblicati nel 1904 a Milano col titolo La questione del Benadir, seguirono le Note ...
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GIULINI DELLA PORTA, Cesare
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 25 sett. 1815 dal conte Giorgio, membro della reggenza di governo alla caduta del Regno Italico nel 1814, commissario per la liquidazione [...] fila del partito moderato filocavouriano. Si deve a questa azione di coordinamento - capace di mettere insieme uomini dalle radici e dagli orientamenti politici assai diversi come Jacini o Prinetti da una parte, Correnti, Brioschi, Visconti Venosta ...
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Ezzelino II da Romano, il Monaco
Antonio Rigon
In una lettera spedita nel 1238 a Federico II, Ezzelino III da Romano, secondo il contemporaneo cronista Rolandino da Padova, avrebbe ricordato che, essendo [...] Romano non ha in realtà fondamento. Emersa negli ultimi decenni dell'XI sec. tra le casate eminenti della Marca veronese e radicata nei castelli di Onara e di Romano, la famiglia, che estendeva il proprio dominio in un'area relativamente ampia tra i ...
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EUSTACHI (Eustachio, Eustachius), Bartolomeo
Maria Muccillo
Nacque a San Severino Marche (prov. di Macerata), secondo alcuni storici nel 1510, secondo altri nel 1500 o nel 1507, da Mariano, esponente [...] capitoli nei quali, a partire dal nome, si esamina ogni aspetto dell'organo: sostanza, colore, figura, grandezza, numero, sede, radici e loro forma, proporzione e simmetria. L'E. non manca, da buon umanista, di riportare le opinioni dei vari autori ...
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BENELLI, Sem
Ferruccio Marotti
Nacque in località Filettole, a Prato, il 10 ag. 1877, da umile gente; contro la volontà del padre Raffaello e della madre Giovacchina Borri, volle intraprendere gli studi [...] senza dubbio Tignola e La cena delle beffe, cui alcuni critici aggiungono La maschera di Bruto e L'arzigogolo. Le radici crepuscolari della drammaturgia benelliana furono indicate acutamente da E. Cecchi (p. 152) fin dal 1912: l'amore è la corda ...
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ENRIQUES, Giovanni
Alessandra Cimmino
Nacque a Bologna il 24 genn. 1905 da Federigo e Luisa Miranda Coen, terzogenito, dopo le sorelle Alma e Adriana.
Il padre - appartenente ad una famiglia ebraica [...] con la Zanichelli - che sarà da allora al centro della sua attività lavorativa - si costitui in tempi lunghi, ma aveva radici ben lontane. Si può dire che la casa editrice bolognese aveva costantemente fatto parte dell'ambiente familiare dell'E., da ...
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DONZELLI, Giuseppe
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1596.
Laureatosi in medicina, intraprese la professione. In età già matura, però, decise di tornare sui libri per dedicarsi in particolare all'approfondimento [...] . Si noti infatti che sia l'esaltazione dell'indipendenza e della repubblica sia i temi della riforma hanno nel D. una radice comune. La sua fede repubblicana cerca la sua forza nella tradizione che voleva la città di Napoli essersi retta per tremila ...
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BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] perpetua insofferenza e la ricerca di un luogo ideale, meta dell'esilio. Il B. pregava fervidamente affinché Cristo strappasse dalle radici le discordie che dilaniavano la Chiesa, i falsi dogmi e le guerre crudeli. Nell'epigramma a Francesco Betti si ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...