Anatomista, vissuto probabilmente ad Alessandria verso il 130 d. C. È lodato da Galeno perché i suoi libri sono fondati su osservazioni minuziose, anche se non sono molto chiari. Le sue opere principali, [...] attraverso citazioni, sono: un testo propedeutico ᾿Ανατομικαὶ ἐγχειρήσεις; un trattato di anatomia in venti volumi; un'opera sulle radici nervose e un'altra sull'anatomia dei muscoli e infine un commento agli Aforismi di Ippocrate. La sua attività di ...
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Grammatico indiano (sec. 4º a. C., al più tardi), nativo dell'India nord-occidentale, il più antico grammatico di cui ci sia pervenuta l'opera. La sua grammatica sanscrita (Aṣṭādhyāyī "Gli otto capitoli"), [...] stile conciso, rappresenta un notevole approfondimento della dottrina grammaticale precedente; l'analisi delle parole, dagli elementi componenti (radici, suffissi, desinenze) ai procedimenti formativi, è stata di modello per la glottologia moderna. ...
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Gitai, Amos (propr. Gitai Weinraub, Amos)
Daniela Turco
Regista cinematografico israeliano, nato a Haifa l'11 ottobre 1950. Regista anomalo, inquieto, apolide per necessità e per vocazione, G. ha fatto [...] Rabin; mentre Tsion, autoemancipatcie (1999), attraverso un meticoloso lavoro di ricerca, testimonianze e riscoperta di testi, risale fino alle radici del sogno sionista, là dove nacque l'idea stessa dello Stato di Israele. Nel 1995 G. ha dato inizio ...
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Filosofo statunitense (South Hadley, Massachusetts, 1863 - Chicago 1931), uno dei maggiori esponenti del pragmatismo americano. Allievo di James e Royce, dal 1888 al 1891 studiò psicologia e filosofia [...] 'univ. di Chicago. La filosofia di M., che va sotto il nome di "behaviorismo sociale", affonda le sue radici in quel nuovo ambiente culturale statunitense che sul finire dell'800 aveva profondamente risentito l'influsso dell'evoluzionismo darwiniano ...
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Chimico italiano (Genova 1852 - Pisa 1920), prof. di chimica agraria (1876) a Napoli (Portici) e a Pisa; socio corrispondente dei Lincei (1906). Si occupò di diversi problemi di agricoltura (coltura del [...] , delle leguminose, degli alberi da canfora) e di chimica applicata alla agricoltura (azione dell'ossigeno sullo sviluppo delle radici, dei sali di manganese sui vegetali, ecc.). Si è anche occupato di problemi di economia agraria (Malessere agrario ...
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Agronomo (n. Winchester, Virginia, 1839 - m. 1912); contribuì molto allo sviluppo dell'arboricoltura e dell'orticoltura negli USA; tra le varie operazioni di agraria da lui escogitate è da segnalare il [...] di alberi da frutto, che consiste nel ridurre l'alberetto da trapiantare a una specie di talea, togliendogli tutte le radici e la chioma; è sistema scarsamente applicato, ma dimostratosi utile nei terreni sabbiosi delle regioni meridionali degli USA. ...
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Poeta, filosofo e drammaturgo romeno (Lancrǎm 1895 - Cluj 1961). Nei sette volumi di versi che vanno da Poemele luminii ("I poemi della luce", 1919) a Nebănuitele trepte ("Gli insospettati gradini", 1943), [...] , che, facendo tesoro delle esperienze poetiche contemporanee e in primo luogo dell'espressionismo tedesco, tiene ferme le radici nelle tradizioni romene. Caratteri e problemi non dissimili nei suoi drammi lirici Zamolxis, Meşterul Manole ("Mastro ...
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Marley, Bob (propr. Robert Nesta)
Marta Tedeschini Lalli
Cantante, chitarrista e compositore giamaicano, nato a Rhoden Hall (distretto di Saint Ann) il 6 febbraio 1945 e morto a Miami l'11 maggio 1981. [...] un concerto elettorale.
M. fu uno degli esponenti di maggior rilievo della musica reggae, sviluppatasi nel crogiolo musicale caribico dalle radici del mento, del rythm and blues, del rock steady e infine dello ska, e contribuì in modo determinante a ...
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Ripstein, Arturo
Grazia Paganelli
Regista cinematografico messicano, nato a Città di Messico il 13 dicembre 1943. Ha fondato, con Felipe Cazals e Rafael Castanedo, il gruppo Cine Indipendente de México [...] di cinema indirizzata soprattutto verso la sperimentazione. È autore di un cinema inquieto e doloroso, che affonda le radici nella tragedia popolare e in un antico sentimento di sofferenza che il regista concretizza trasformandolo nel suo particolare ...
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Scrittrice ucraina di lingua francese (Kiev 1903 - Auschwitz 1942), tra le più significative del periodo tra le due guerre. La vita di N. è stata segnata da un profondo senso di inappartenenza e di eterna [...] , in cui solamente la scrittura appare luogo privilegiato entro cui la scrittrice ha potuto fondere armoniosamente le sue radici affettive e culturali. Con la pubblicazione postuma di Suite française (2004; trad. it. 2005), quadro di una collettività ...
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radica
ràdica s. f. [lat. *ràdica, estratto da *radicla (class. radicŭla), dim. di radix «radice»]. – Forma region. per radice, in senso proprio, usata, spec. a Roma, soprattutto nella denominazione di alcuni ortaggi: r. gialla, la carota,...
radicamento
radicaménto s. m. [der. di radicare]. – Il mettere radici, il fatto di radicarsi: r. di una pianta; in senso fig.: r. di una persona, di una famiglia, in un nuovo ambiente; mutamenti di costume che rivelano il r. di nuove concezioni...